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Festa dell’Unità, Schlein a Meloni: “Vi batteremo, non ci divideremo”

Dal palco della Festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha rilanciato la sfida al governo per la costruzione di un’alternativa al centrodestra e per farlo si rivolge direttamente alla premier Giorgia Meloni. “Dico a Meloni: abituatevi, uniti e compatti vi batteremo, prima alle Regionali e poi alle Politiche, non ve lo faremo più il favore di dividerci”, ha detto la leader Dem nel discorso conclusivo della kermesse, dove ha ribadito l’importanza di “perseguire l’obiettivo “dell’unità” che ha portato “a chiudere la stessa alleanza progressista in tutte le regioni che andranno al voto come non succedeva da anni”. Poi attacca la destra. “Si nutre di un nemico al giorno per non dire che non hanno risposte ai problemi, sta a noi fare emergere queste contraddizioni divenute più evidenti con Trump”, dice. E non è mancata, a stretto giro, la replica della premier: “La differenza è semplice: noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall’ossessione di battere noi”, ha scritto sui social Giorgia Meloni.

Guerre, “insopportabile doppio standard Putin-Netanyahu”

Sul conflitto in Medio Oriente Schlein torna a chiedere al governo di riconoscere lo Stato di Palestina come annunciato da altri Paesi Ue, dall’Irlanda a Spagna e Francia: “In questi giorni abbiamo visto Trump negare i visti alla delegazione palestinese che voleva andare all’Onu a discutere di Palestina. Gaza è dei Palestinesi e deve rimanere dei palestinesi, non sarà mai un resort per super ricchi”, ha affermato la segretaria del Pd che definisce un “insopportabile doppio standard” il trattamento riservato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e chiede che ci sia una reazione ai “crimini di guerra” commessi, come avvenuto in passato nei confronti del russo Putin. “Non ci può essere libertà nè giustizia sociale senza la pace. Per questo diciamo che bisogna fermare adesso i criminali di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania”, ha aggiunto. Sulla pace in Ucraina Schlein ribadisce nuovamente la necessità di giungere a un tavolo di pace dove siedano anche Kiev e l’Europa, “non solo Putin e Trump”.

Dazi, “piano da 24 miliardi annunciato da Meloni sparito”

“Il governo con gli altri governi nazionalisti hanno tenuto una linea morbida davanti ai dazi di Trump. Ed è sparito il piano da 24 miliardi annunciato ad aprile”, ha attaccato Schlein che chiede al governo di “approvare subito una legge sul salario minimo, che rafforzi la contrattazione collettiva. Il salario minimo esiste in 22 paesi europei, aiutando i lavoratori poveri. Ne abbiamo bisogno anche qui”, sottolinea la leader Dem. E sull’abbattimento del costo dell’energia indica la necessità di disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quella del gas, “come hanno fatto altri paesi europei”.

“A novembre grande iniziativa nazionale con sindaci Pd”

“Da mesi, con spirito costruttivo, cerchiamo di raccogliere il grido dell’Italia che fa più fatica. L’anno scorso da questo palco ci siamo dati cinque prioritaà semplici per costruire l’alternativa. Fatele vostre e portatele tra la gente, siate voi a portare la speranza di una politica diversa. Su queste priorità abbiamo fatto le nostre iniziative in Parlamento e nei territori”, ha detto Elly Schlein che poi annuncia per il mese di novembre un’iniziativa con i sindaci Pd “per mettere a fuoco queste priorita’”.


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Centrosinistra, “non perdiamo tempo in competizioni”

In un passaggio del suo intervento, Schlein si dice convinta di riuscire a costruire un'”alleanza progressista che batterà le destre alle politiche”. “Abbiamo smentito chi guardava con diffidenza e sufficienza il nostro lavoro di ricucitura: oggi vediamo che l’alternativa comincia a essere concreta”, è il ragionamento della leader Dem che poi si rivolge direttamente agli alleati, da Movimento 5 Stelle ad Avs, Iv e +Europa. “La gente ci chiede unità e coerenza del progetto. Diamoci il tempo giusto per farlo maturare, non facciamo l’errore di arrivare all’ultimo. Non perdiamo tempo in competizioni fra di noi”, perché, afferma, “ogni minuto passato in polemiche al nostro interno è un minuto in meno speso a pungolare il governo sulle sue mancanze e sulle sue divisioni”. Poi invita il partito ad unire le forze con il “tessuto vitale della società, dai movimenti al mondo della cultura, dell’associazionismo e i corpi intermedi”. 


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