Pasquale Tridico è pronto a correre per il centrosinistra in Calabria. Dopo alcuni giorni di riflessione, l’europarlamentare del M5s ha sciolto le riserve confermando la propria disponibilità alla coalizione, e l’ufficializzazione della candidatura alle Regionali potrebbe arrivare venerdì, quando si riunirà la direzione regionale del Pd.
Calenda minaccia uscita da campo largo
Nei prossimi giorni sono attese novità anche sui fronti di Campania (Roberto Fico è il candidato in pectore) e Puglia, dove proseguono le trattative per il disgelo fra Antonio Decaro e Michele Emiliano, ultimo ostacolo alla candidatura del primo. Mentre una minaccia di lasciare il campo largo in Toscana arriva da Carlo Calenda: “Giani ha firmato un accordo con il M5S che prevede assurdità, redditi di cittadinanza, no alle infrastrutture etc. Nessuno di questi punti è stato discusso o negoziato con Azione. Se il programma di governo della Regione lo decide la Taverna noi non ci saremo”. La svolta in Calabria è arrivata un paio d’ore dopo la nota con cui Giuseppe Conte ha chiarito che non era “fittizia” la proposta di mettere a disposizione Tridico, assieme ad altre due alternative “parimenti autorevoli”, Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico”.
Nel frattempo dalla Conferenza dei segretari provinciali calabresi del Pd era emersa la linea di “una proposta di governo credibile, forte e testardamente unitaria”. “Sì sono disponibile. Se tutte le forze progressiste ci sono, confermo la mia disponibilità”, ha comunicato all’ANSA l’ex presidente dell’Inps, che prima di quell’incarico, nel 2018, era stato uno dei padri del Reddito di cittadinanza in veste di coordinatore della squadra dei consiglieri economici dell’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Tra i primi a cui ha comunicato la decisione, Mimmo Lucano, l’europarlamentare di Avs e sindaco di Riace, secondo cui “Tridico è una speranza per la Calabria”. Resta da capire se il campo largo a suo sostegno comprenderà anche Italia viva. Cosentino, 50 anni, in un post sui social Tridico ha sottolineato che “è il tempo del coraggio. È il tempo della Calabria, la nostra terra, per riportarla a testa alta laddove merita di stare”. Alle elezioni del 5 e 6 ottobre si profila quindi la sfida con il governatore uscente Roberto Occhiuto, di Forza Italia.