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Ecco cosa è la Zes unica e come funzionano i crediti d’imposta

Per Zona economica speciale (Zes) si intende una zona geograficamente limitata e chiaramente identificata, nella quale le aziende già operative – e quelle che si insedieranno – possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo. Esistono quattro tipi di zone economiche speciali: le zone di libero scambio, le export processing zone, le zone speciali industriali e le zone economiche speciali vere e proprie. In quest’ultimo caso viene messo in campo un pacchetto di incentivi, agevolazioni e semplificazioni amministrative alle imprese che stabiliscono la propria sede in una determinata area geografica.

La Zes unica del Mezzogiorno

Il Governo ha allargato a Umbria e Marche la Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno creata a partire dal 2024 che coinvolge già Calabria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Sicilia e Sardegna. Una soluzione che aveva sostituito le otto zone economiche speciali istituite nel 2017 nelle medesime Regioni nell’ambito delle Politiche di Coesione. Si trattava tutte di aree cosiddette retroportuali, distribuite spesso a macchia di leopardo in ciascuna della Regione interessata. L’obiettivo primario era aumentare la loro attrattività. L’iniziativa, tuttavia, non aveva prodotto i risultati sperati. Le otto Zes si erano rivelate poco attrattive e, parallelamente, si era creata una sorta di concorrenza tra diversi Comuni del Sud per entrare a loro volto nel regime speciale.

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Il decreto aveva previsto l’introduzione di un nuovo sistema di governance. In particolare, è stata istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri una Struttura di missione per la Zes Unica, a supporto del nuovo modello organizzativo, con funzione, tra le altre cose, di rilascio dell’autorizzazione unica necessaria per l’attuazione dei progetti nella Zes Unica, precedentemente di pertinenza dei Commissari straordinari per le Zes.

Crediti di imposta per 2,551 miliardi

Sotto il profilo delle agevolazioni fiscali rivolte alle imprese, è stato introdotto un contributo sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese che effettuano l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno. Lo scorso anno sono stati 6.885 i soggetti che hanno richiesto il credito d’imposta per investimenti nella Zes unica, per un valore complessivo di 2,551 miliardi di euro, che verrà integralmente riconosciuto. Il credito è commisurato all’ammontare degli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia di importo inferiore a 200mila euro. La legge di bilancio 2025 ha esteso l’agevolazione agli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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