- A 40 anni si sente una ‘sopravvissuta’, anche al dolore per la perdita del padre Rosario
- “Ero arrabbiata perché se n’era andato senza aspettarmi. Quando sono arrivata da lui, gli ho pure detto: ‘Brutto stron*o!’”
Emma Marrone sceglie un look animalier aggressivo e sexy e sorride sulla cover di Vanity Fair. Al settimanale racconta la sua pausa dai concerti dopo quasi due anni di stop. La malattia non c’entra, ma nella lunga intervista ne parla. “Il cancro mi ha lasciato problemi ormonali, dopo la recidiva non potrò mai dirmi guarita”, sottolinea la cantante 40enne.
Si sente una sopravvissuta oltre che al tumore, anche al dolore, quello lancinante per la perdita del padre Rosario, morto a settembre 2022. Si è appoggiata alla madre Maria e al fratello Francesco: “Papà è mancato che stavo scrivendo un album. Ho mollato tutto e sono tornata in Puglia. Sono rimasta quattro mesi. Mi sono stretta a loro. Abbiamo parlato e siamo stati in silenzio. La disperazione di mia madre e le sue urla non le dimenticherò mai. Io invece all’inizio non riuscivo a piangere. Volevo essere lucida, per proteggere lei e mio fratello. E poi ero arrabbiata perché papà se n’era andato senza aspettarmi. Quando sono arrivata da lui, gli ho pure detto: ‘Brutto stronzo!’”. Ora versa lacrime più facilmente pensando a lui.
L’artista si piace: “Il mio è il corpo di una donna che ha combattuto battaglie tremende e che è sopravvissuta. Tante altre oggi sono sottoterra. Poi, sono consapevole che in alcuni momenti sono stata fuori forma, ma non mi sono mai nascosta dietro a palandrane. Mi sono esibita con la pancia e le braccia gonfie, con otto menti ben visibili. Per qualcuno sarà stato un pretesto per svilirmi, qualcun altro, però, avrà pensato: ‘Quella non si vergogna. Va sul palco, canta, si mostra. Se lo fa lei, posso farlo anch’io’”.
Emma spiega la ragione del suo non essere al top: “Non è un mistero: la malattia mi ha lasciato dei problemi ormonali che ogni tanto devo gestire”. Adesso sta bene: “Sì, anche se devo fare i controlli ogni anno”. Non potrà mai dirsi guarita: “Ho avuto un cancro recidivo. Vivrò per sempre con la spada di Damocle sulla testa”.
Quando si è ammalato il padre in famiglia lei e il fratello si sono sottoposti ad alcuni test genetici, per capire se ci fosse familiarità: “Pare non ci fosse una componente genetica. Anche se nella mia famiglia una qualche predisposizione c’è: mia nonna paterna ha avuto un cancro all’utero, papà la leucemia, mia madre un linfoma. Tra l’altro, io sono nata che lei era guarita da poco: le sconsigliavano tutti una gravidanza perché il suo corpo era pieno di sostanze da smaltire. Pensavano che sarei venuta fuori con tre teste, invece sono nata sana”.
“Forse proprio perché mia madre c’era passata prima di me, quando mi sono ammalata il mio corpo ha riconosciuto subito che c’era qualcosa che non andava, e ha reagito bene alle cure, tutte e tre le volte”, prosegue Emma. Non ha mai pensato di togliere l’utero per una ragione: “Non basterebbe. La recidiva potrebbe colpire un altro organo: ho tolto le ovaie ma l’utero l’ho tenuto”.
Al momento ha rinunciato all’idea di un figlio, la Marrone dice: “In Italia devo rinunciarci per forza. Dovrei sottopormi alla procreazione medicalmente assistita, ma non ho un compagno, e quindi non posso”. E sull’amore che manca da molto tempo svela: “Voglio la favola. Come Pretty Woman. Sogno ancora il grande amore, e me lo merito”.
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