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Via libera della Camera al Ddl per la promozione delle aree montane: dai requisiti alle agevolazioni, tutte le novità

Passa alla Camera il Ddl sulle aree montane, con disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane nonché delega al Governo per l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici ambientali. Il decreto rappresenta un tentativo organico di rilanciare le aree montane italiane. Il provvedimento introduce una nuova cornice normativa che, partendo da una definizione più precisa dei comuni montani, mira a coordinarne meglio le agevolazioni esistenti e introdurre nuovi strumenti per incentivare il reinsediamento, l’attività produttiva e la salvaguardia del territorio.

Definizione e classificazione dei comuni montani

Viene ridefinito il criterio per individuare i comuni montani, con aggiornamento annuale basato su dati Istat (entro il 30 settembre, efficace da gennaio successivo). Si stabilisce che in caso di fusione o scissione, la nuova entità manterrà – o perderà – la qualifica “montana” solo se rispetta i requisiti tecnici. Un decreto definirà, entro 90 giorni dall’entrata in vigore, i criteri geomorfologici e socio-economici per selezionare i comuni destinatari delle misure di sostegno. Gli esperti che comporranno la commissione tecnica non riceveranno compensi né indennità, al fine di non gravare sulla finanza pubblica.

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Misure specifiche per il ripopolamento

L’emendamento introduce diverse agevolazioni fiscali e contributive come: detrazione interessi mutuo, rivolta a giovani sotto i 40 anni per l’acquisto della prima casa in comuni montani inferiori ai 2.000 abitanti (esclusi immobili di lusso); detrazione al 100% sugli interessi fino a 500€, poi all’80% fino a 1.125€. Per chi si trasferisce: i redditi da lavoro (dipendente, autonomo, impresa) vengono tassati al 15% fino a 28.000€, e al 20% fino a 55.000€. Le uniche condizioni dovranno essere: non residente nei 5 anni precedenti e impegno a restare per 5 anni, oppure avere un’attività lavorativa nel comune o provincia. Inoltre, si potrà godere di un’addizionale comunale Irpef ridotta fino al 75 per cento. Infine, riduzione del 50% per le seconde case nei comuni montani e imposte agevolate su immobili abbandonati. Registrazione, ipotecaria e catastale fisse a 200€ ciascuna per chi acquista immobili abbandonati in comuni montani inferiori ai 5.000 abitanti, destinati a residenza o attività produttive.

Fondo da 100 milioni annui per incentivo al ripopolamento

Il fondo cofinanzia misure regionali per nuovi residenti, sostenibilità familiare, assistenza all’infanzia, riduzioni tariffarie su utenze, promozione agroalimentare territoriale.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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