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Obesità riconosciuta come malattia, il ddl è legge: si del Senato

Il testo, di iniziativa parlamentare, prevede un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, un piano di formazione per i medici e i pediatri e l’istituzione presso il Ministero della salute, dell’Osservatorio per lo studio dell’obesità

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Il ddl che riconosce l’obesità come malattia è legge. Il disegno, di iniziativa parlamentare e votato per alzata di mano, offre una serie di strumenti che vanno dalla prevenzione alla cura, dalla sensibilizzazione sociale alla raccolta dati. Previsto anche un piano di formazione per il personale medico sanitario e la creazione di un Osservatorio per lo studio dell’obesità che farà capo al Ministero della salute. 

Il ddl che riconosce l’obesità come malattia

L’Italia è il primo Paese al mondo ad approvare una legge che riconosce l’obesità come una vera e propria malattia “progressiva e recidivante”. Il Senato ha approvato il disegno di legge confermando quello licenziato dalla Camera. Il testo, di iniziativa parlamentare, prevede un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, un piano di formazione per i medici e i pediatri e l’istituzione presso il Ministero della salute, dell’Osservatorio per lo studio dell’obesità.  La maggioranza ha votato a favore, le opposizioni si sono astenuta perché chiedeva maggiori risorse e che l’obesità come tale rientrasse nei livelli essenziali di assistenza. Il testo, ha affermato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alberto Barachini, “riconosce l’obesità come una malattia e offre una serie di strumenti per la lotta e il contrasto all’obesità. L’obesità non è un comportamento, un atteggiamento sbagliato del soggetto nei confronti del cibo e dell’alimentazione, ma è una vera e propria malattia progressiva e potenzialmente recidiva”.

L’articolo 2 del testo approvato pone sottolinea l’importanza di garantire l’erogazione, ai soggetti affetti da obesità, delle prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza (Lea). Il testo pone inoltre come obiettivo quelli di finanziare un “programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità” che promuoverà una serie di iniziative come l’allattamento al seno, la promozione delle attività sportive e la conoscenza delle principali regole alimentari nelle scuole e tra i genitori fino a sostenere la formazione e l’aggiornamento in materia di obesità e sovrappeso tra gli studenti universitari, i medici di famiglia, i pediatri e il personale del Ssn.


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Le risorse investite

Il Programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità prevede l’erogazione di 700.000 euro per l’anno 2025, 800.000 euro per il 2026 e 1,2 milioni annui a decorrere dal 2027. Le risorse disponibili saranno assegnate alle Regioni con un decreto apposito. Previsto anche uno stanziamento permanente di 400.000 euro annui a decorrere dal 2025, per la promozione della formazione e dell’aggiornamento, in materia di obesità e di sovrappeso, degli studenti universitari, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e del personale del Servizio sanitario nazionale che intervengono nei processi di prevenzione, diagnosi e cura dell’obesità. “Aver approvato una legge contro l’obesità è un segno di civiltà che ancora una volta l’Italia dà nel campo della salute pubblica” ha commentato il ministro della Salute Orazio Schillaci. “La direzione è quella di puntare sulla prevenzione. L’obesità  è riconosciuta come malattia ed è un fattore di rischio per molte patologia cronico degenerative, metaboliche e oncologiche” ha concluso. “Un risultato frutto di un lungo e serio lavoro parlamentare, che porta la prima firma del nostro collega Roberto Pella, a cui va il nostro sincero ringraziamento per l’impegno, la visione e la determinazione con cui ha condotto questa battaglia di civiltà” ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri


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Il commento delle opposizione

“Il disegno di legge in discussione oggi al Senato affronta un tema di straordinaria rilevanza sanitaria e sociale, quello della prevenzione e della cura dell’obesità. Per la prima volta il Parlamento dedica un provvedimento organico alla materia: un fatto positivo, che riconosciamo, così come l’istituzione di un Osservatorio nazionale. Tuttavia non possiamo tacere la delusione per un testo che resta troppo debole e parziale, più dichiarativo che operativo”. Lo ha detto in dichiarazione di voto la senatrice Ylenia Zambito del PD.  “La nostra principale critica riguarda l’inserimento dell’obesità nei Livelli Essenziali di Assistenza. Senza questo riconoscimento nei LEA, non vi è garanzia di percorsi uniformi e diritti esigibili per i pazienti in tutto il Paese”. E ancora.  “In Italia, più di metà degli adulti è in sovrappeso e oltre il 10% è obeso. Dati così allarmanti richiedono misure coraggiose e non interventi ordinari. Quello di oggi è un primo passo, ma è insufficiente: servono risorse consistenti e non la coperta troppo corta prevista dalla maggioranza”ha invece dichiarato in Aula al Senato Orfeo Mazzella, senatore del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Affari Sociali di Palazzo Madama.  “La verità – ha sottolineato la senatrice Annamaria Furlan – senza risorse adeguate, questa legge rischia di trasformarsi in un’operazione di immagine. Il Governo continua a presentare norme dal titolo accattivante, ma poi procede con tagli lineari e progressivi alla sanità pubblica, lasciando soli i cittadini e le famiglie più fragili”. E infine il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni: “Oggi in Italia oltre 6 milioni di persone convivono con l’obesità che colpisce giovani e anziani, con gravi effetti sulla salute e sul Servizio sanitario nazionale. Servono prevenzione, educazione e sostegno economico alle famiglie. La dieta sana non può essere un lusso”. E ha concluso:”Nel testo originario erano previste due misure decisive: il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica e la presa in carico delle persone con équipe multidisciplinari. Alla Camera entrambe sono state cancellate. Il motivo? Mancanza di risorse”. 

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