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Manovra, scontro tra Lega e Forza Italia su tassa sugli extraprofitti delle banche

È scontro all’interno della maggioranza sugli extraprofitti delle banche, mentre si attende il Cdm sulla Manovra fissato per domani, 17 ottobre. Forza Italia ribadisce che non voterà alcuna tassa sugli extraprofitti bancari. Resta invece in pressing la Lega. Intanto, un nuovo vertice tra i leader di maggioranza dovrebbe svolgersi in serata per sciogliere gli ultimi nodi legati alla Manovra e, in particolare, proprio quello del contributo richiesto alle banche.

Salvini: “Banche mettono con gioia a disposizione 5 miliardi”

La posizione della Lega è chiara e l’ha ribadita anche Matteo Salvini: “Siamo in fase di Legge di bilancio, domani abbiamo un Consiglio dei ministri bello, delicato, importante. Ci sono questi doverosi 5 miliardi che le banche metteranno con gioia a disposizione del Paese per aiutare famiglie e imprese in difficoltà. Non è punitivo. Leggevo oggi che qualcuno parla di Salvini che ce l’ha con le banche, no”. Mentre in una nota, i senatori del Carroccio in commissione Finanze a Palazzo Madama, il presidente Massimo Garavaglia e il capogruppo Stefano Borghesi, specificano: “Tra le risorse previste dalla prossima Legge di bilancio, come fortemente voluto dalla Lega, saranno presenti anche miliardi di contributi da parte delle banche. Una strada tracciata da Matteo Salvini e seguita, giustamente, anche dal governo nella stesura della manovra. Le risorse garantite dagli istituti, in parte derivate anche dai loro extraprofitti, saranno fondamentali per contribuire, ad esempio, al sostegno della sanità italiana. Grazie alla linea della Lega, vince il buonsenso”.


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Tajani: “Tassa su extraprofitti è un concetto da Urss”

Diversa la posizione di Forza Italia che “non voterà, né in Cdm né in Parlamento, alcuna tassa sugli extraprofitti. Giusto prevedere un accordo fra il governo e le banche per contribuire a finanziare il sistema sanitario, le imprese, gli aumenti dei salari e il taglio dell’Irpef. Siamo contro ogni imposizione autoritaria che spaventi i mercati, gli investitori italiani e stranieri creando un grave danno economico all’Italia”, si legge in una nota di FI pubblicata sui profili social del partito. Poi, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito: “Giorgetti mi ha assicurato durante l’ultima riunione del Consiglio dei ministri che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, che è un concetto un po’ da Unione Sovietica. Io non credo che si debba intervenire con misure impositive, si deve invece avere un colloquio serrato. Sono in corso colloqui con il mondo bancario, il mondo assicurativo, perché possano dare un contributo alla manovra, cosa che è giusta. Ma un conto è fare una scelta condivisa, un conto è mettere una tassa che rischia di spaventare”.


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