in

Livorno, manifestanti contestano Salvini. Il ministro: “Calci e sputi, brutta pagina”

Petardi esplosi, parolacce e insulti rivolti al vicepremier Matteo Salvini a Livorno. Un gruppo di contestatori si è infatti assiepato attorno a Palazzo Pancaldi, dove si tiene un evento della Lega. Salvini ha risposto con baci lanciati ai manifestanti e poi si è espresso così: “La Toscana è culla del Rinascimento, della bellezza, della cultura della democrazia, ma quella di oggi a Livorno non è una bella pagina per la Toscana e per la democrazia”.

Salvini: “Calci e sputi”

“Che ci siano centinaia di poliziotti e carabinieri con caschi e scudi – ha proseguito Salvini commentando la contestazione – e la gente che vuole arrivare a sentire il ministro della Scuola, il ministro della Disabilità o il ministro dell’Economia non possa avvicinarsi e sia preso a calci o a sputi non è normale”. Una contestazione raccontata così da Salvini: “Non mi è mai capitata una cosa del genere. Ci sono Giorgetti e la Locatelli che stanno girando da un po’, Valditara ha preso calci alla macchina”. 

La contestazione

“Siamo tutti antifascisti”, è il coro di contestazione intonato da diversi manifestanti presenti attorno a palazzo Pancaldi. L’area del palazzo è presidiata dalle forze dell’ordine schierate sui diversi ingressi, tenendo a distanza i manifestanti. “Fascista”, urlano a chi entra.  


Approfondimento

Sciopero Gaza, Salvini: ne pagheranno le conseguenze

Il Confronto, a Skytg24 le idee sulla Toscana e sul mondo di Giani e Tomasi

”Dentro ci sono le mie gioie e i miei dolori”, Sonia Bruganelli annuncia l’uscita del suo libro mostrando orgogliosa la copertina: titolo e data