Il ministro della Giustizia, in apertura dell’intervista di Giovanna Pancheri a Live In Roma al Teatro di Villa Torlonia, interviene su numerosi temi, dall’attentato al giornalista Sigfrido Ranucci al referendum sulla separazione delle carriere, fino alla situazione carceraria e ai femminicidi
“Attentato a Ranucci? Solidarietà al giornalista colpito, c’è determinazione da parte del governo a combattere qualsiasi intimidazone mafiosa, soprattutto verso i giornalisti. Un attentato a un giornalista è un attentato allo Stato, al 100%”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in apertura dell’intervista di Giovanna Pancheri a Live In Roma al Teatro di Villa Torlonia. Il ministro ha toccato numerosi temi, dal referendum sulla separazione delle carriere alla situazione carceraria.
Nordio: “Referendum giustizia? Va fatto da solo”
Sul referendum sulla separazione carriere e il suo eventuale accorpamento con le amministrative, Nordio spiega: “I tempi del rerferendum dipendono dall’approvazione della seconda lettura definitiva in senato. Il rereferendum per una materia così importante deve essere affrontato da solo”. I decreti attuativi . continua – “non devono correggere l’impianto costituzionale, ma vi è spazio per un dialogo con la magistratura affinché ci sia consenso. Un paniere predefinito? Si è possibile, ne stiamo discutendo, accetteremo contributi sul tema”. E su un eventuale superamento dei tre gradi di giudizio, dice: “Non fanno parte della nostra tradizione giuridica. Anche se abbiamo già limitato la possibilità di ricorrere per reati minori. Noi vogliamo riportare la prescrizione nel suo ambito naturale, perché dopo l’introduzione della ragionevole durata del processo non si può mettere un cittadino sulla graticola per decenni”.
Nordio: “Almasri? Tribunale dei ministri si è pronunciato con mesi di ritardo”
Sul caso Al Masri, Nordio aggiunge: “Ci sono state violazioni plateali del diritto, rilevate dal Parlamento. Il tribunale dei ministri si è pronunciato con mesi di ritardo. Si è servito delle dichiarazioni fatte in Parlamento per inserirle negli atti, è stato un sacrilegio. Ribadisco il mio pensiero. Sottolineo che la dottoressa Bartolozzi ha eseguito i miei ordini. Spero che la posizione della mia capo di gabinetto venga archiviata”.
Nordio: “Femminicidi? Leggi sono severe, il problema è educativo”
Sul tema dei femminicidi, invece, Nordio spiega: “Le nostre leggi sono severe, basti pensare al reato di femminicidio. Più di così non possiamo andare, salvo l’introduzione – che nessuno auspica – della pena di morte. Il problema è essenzialmente educativo, ma rischia di complicarsi con l’educazione sessuale nelle scuole. La prima forma di educazione si dà con l’esempio, quando si forma la mentalità del bambino in famiglia, con il rispetto delle persone più deboli, che non esistono differenze, bisogna vedere nell’altro un fratello. Va affrontato in modo etico e strutturale”.
Infine, sulla questione carceri, Nordio conclude: “Noi abbiamo istituito un commissario straordinario per ridurre l’emergenza carceraria. Una questione sedimentata nei decenni. Nelle carceri va portata arte e cultura, a cominciare dagli istituti minorili. Noi stiamo cercando anche di limitare la carcerazione preventiva, si tratta di cifre importanti che superano le diecimila persone”.