A Live In Roma, ospite il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri che tocca numerosi temi, dalle crisi in Medioriente e Ucraina, fino all’attentato al giornalista Sigfrido Ranucci, fino allo sviluppo delle aree urbane della Città Eterna e dello stadio della Roma. E conferma la sua ricandidatura alle prossime comunali
I fondi del Pnrr, la solidarietà a Ranucci, lo sviluppo delle aree urbane e la conferma dell’avanzamento delle procedure per lo stadio della Roma. Spazia su diversi temi il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, intervistato da Marco Di Fonzo a Sky TG24 Live In e collegato con il Teatro di Villa Torlonia.
Gualtieri: “Rete dei sindaci Pse per contributo a valori progressisti”
Il sindaco di Roma parla del suo ruolo di presidente della rete dei sindaci del Pse: “È una rete che opportunamente i socialisti europei hanno deciso di istituire tra i sindaci delle grandi città, molti dei quali sono socialisti democratici. Coordinandosi possono dare un contributo a rafforzare le azioni, ad esempio sul diritto alla casa, ma anche dare una mano ai progressisti europei sui valori dei principi di giustizia e uguaglianza”. E sulle crisi in Medioriente e Ucraina commenta: “Tutti hanno espresso soddisfazione e cauto ottimismo per questo accordo in Medioriente. È un primo passo, si guarda con attenzione a uno sviluppo più duraturo per una soluzione pacifica tra due popoli e due Stati. Forte sostegno, dall’altra parte, all’Ucraina. Speriamo che l’Europa possa svolgere un ruolo più attivo”.
Gualtieri: “Attentato a Ranucci? Scioccante”
Sull’attentato incendiario al giornalista Sigfrido Ranucci, Gualtieri commenta: “Terribile, è scioccante che un giornalista debba essere minacciato e con un tentativo che poteva avere conseguenze drammatiche. Tutti gli siamo vicini. Sulla libertà di stampa non bisogna transigere”.
Gualtieri: “Mi ricandido nel 2027. Fine Pnrr? Investimenti devono continuare”
Sulle prossime elezioni comunali e sullo sviluppo della città, Gualtieri sottolinea la sua volontà di ricandidarsi nel 2027: “Voglio proseguire, per trasformare una città ci vogliono dieci anni di lavoro, il nostro progetto ha quell’orizzonte. Io sono soddisfatto di questa scelta di aprire tanti cantieri, sfidando l’impopolarità. C’è tantissimo da fare, ma i risultati tangibili hanno incrinato lo scetticismo sul cambiamento di Roma. Questa fiducia nella possibilità di cambiare ora c’è”. E ancora sull’anno giubilare e sui prossimi investimenti necessari: “Sono soddisfatto perché obiettivamente è andato tutto bene, le opere le abbiamo realizzate. Fare piazza Pia è stata una scelta non semplice, dà soddisfazione. Sono preoccupato invece sul calo del livello di investimenti dopo la stagione del Pnrr, ad esempio per la scuola. Bisogna proseguire sulla linea del finanziamento. Siamo in una grande competizione tra aree metropolitane”. Infine sullo stadio della Roma: “Si farà, a breve presentazione del progetto definitivo. Ci sarà un quadrante della città riqualificato. Sarà uno degli stadi degli europei del 2032”.