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Flotilla, Tajani: “Ventidue italiani fermati da Israele, stanno bene”

Il ministro degli Esteri italiano in Parlamento sull’abbordaggio della Flotilla: “Mi ero impegnato per portare aiuti a Gaza”. E aggiunge: “Avevo ripetutamente parlato con il Ministro israeliano Sa’ar, chiedendo di evitare azioni aggressive. Sono sollevato dal constatare che le regole di ingaggio siano state rispettate e che fino a questo momento non si registrino atti di violenza o complicazioni nelle operazioni delle forze israeliane. Già da venerdì potrebbero avvenire prime partenze, soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele”

“Avevo ripetutamente parlato con il Ministro israeliano Sa’ar, chiedendo di evitare azioni aggressive. Sono sollevato dal constatare che le regole di ingaggio siano state rispettate”. Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che ha sottolineato come tutti gli italiani fermati finora dall’Idf stiano bene e ha anche confermato come il governo sia stato in prima linea a tentare una mediazione per “portare gli aiuti” (VIDEO) imbarcati sulla Flotilla a Gaza. “Fino a questo momento” non si registrano atti di violenza o complicazioni nelle operazioni delle forze israeliane, ha detto Tajani.  “Già da venerdì potrebbero avvenire prime partenze, soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele. Per chi rifiuterà l’espulsione immediata, sarà necessario attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria israeliana, che potrebbe richiedere 48-72 ore”.

Tajani: “22 italiani fermati da Israele, stanno tutti bene”

“Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio. Già da questa notte i due Consolati sono in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni”, sono state le parole del ministro degli Esteri alla Camera.

Tajani: “Operazione 16 navi Marina israeliana finirà oggi”

“Gli abbordaggi sono stati pacifici e senza violenze e preparati da numerose misure di avvicinamento, partendo dalla nave madre Alma – ha ricostruito il ministro degli Esteri – secondo quanto appreso dalla nostra Ambasciata a Tel Aviv, la Marina israeliana ha impiegato più di 16 navi nell’operazione, che si concluderà nella giornata di oggi, per le precauzioni adottate per evitare incidenti. L’arrivo ad Ashdod richiederà ancora diverse ore di navigazione”. Poi aggiunge: “Al porto ad Ashdod i membri della Flotilla verranno identificati e fermati, per poi essere trasferiti con voli charter in Europa”.        

Tajani: “Da Gaza 200 bambini che possono curarsi in Italia”     

“La nostra risposta al dramma di Gaza sono i bambini, ormai quasi 200 che possono curarsi in Italia”, ha detto Tajani. “Ieri sera arrivato primo gruppo di studenti palestinesi – ha aggiunto – e ne arriveranno altri 100-150 nei prossimi giorni”. 

Tajani: “La salvezza di Gaza dipende da sì di Hamas a piano”

“Israele e l’Autorità Nazionale Palestinese hanno accolto il piano di pace americano, molti importanti paesi arabi e musulmani hanno fatto la stessa cosa – ha sottolineato Tajani – per Gaza si profila un futuro governato da rappresentanti arabi, un graduale ma rapido ritiro delle forze di Israele, un ambizioso piano di ricostruzione con capitali sauditi, americani e non solo. Tutto ora dipende da Hamas, dalla risposta che darà. La salvezza o la tragedia per la popolazione di Gaza dipendono dalle loro scelte”. 

Appello di Tajani a opposizione: “Uniti sui principi per i 2 Stati”

“Il Piano di pace definisce una serie di principi per la risoluzione del conflitto: Hamas deve essere disarmata e non deve avere alcun ruolo nel futuro di Gaza; tutti gli ostaggi devono essere rilasciati; devono cessare i bombardamenti e le operazioni militari israeliane a Gaza; l’accesso di aiuti umanitari deve essere ripristinato; pieno sostegno al piano arabo per la ricostruzione di Gaza. Nei miei numerosi incontri a New York ho riscontrato la più ampia condivisione di questi principi, che rappresentano l’unica base credibile per arrivare a due Stati in grado di convivere in pace e sicurezza. Sono certo che anche l’opposizione si riconosce e sostiene questi principi”. ha detto Tajani rinnovando “un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento: il Paese, l’intero Paese, non può non riconoscersi in questi principi e in questi obbiettivi (VIDEO)”. 

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