in

Elezioni Marche, Schlein a Meloni: “Vinceremo”. La premier: “Uniti solo per batterci”

La presidente del Consiglio insieme agli alleati di governo ad Ancona, la leader dem a Pesaro. Così si è consumata la sfida distanza in vista del voto per il nuovo governatore del 28 e 29 settembre. Nessuna delle due si è risparmiata. “Nessuno come me oggetto di odio in questo Paese”, ha detto Meloni. “Evviva l’Italia antifascista, coalizione progressista unita come non succedeva da 20 anni”, le parole della segretaria Pd

ascolta articolo

La premier Giorgia Meloni ad Ancona insieme agli alleati di governo, la leader dem Elly Schlein a Pesaro: entrambe si sono prese la scena dal palco dei comizi elettorali dei rispettivi partiti in vista dell’imminente voto per le regionali nelle Marche, fissate per il 28 e 29 settembre, che vedrà sfidarsi il governatore uscente Francesco Acquaroli per il centrodestra e Matteo Ricci per il campo largo del centrosinistra. La presidente del Consiglio ha rivendicato il successo del suo esecutivo – “tra un mese diventeremo il terzo governo più longevo” – e ancora una volta ha attaccato la sinistra per il “clima d’odio” che fomenta. Schlein ha messo l’enfasi sulla rinata “unità della coalizione progressista”, che si presenta “compatta in tutte le regioni” al voto, come “non succedeva da 20 anni”, e che a breve batterà il centrodestra “anche alle politiche”. Nessuna delle due si è risparmiata attacchi all’avversaria, spaziando dal tema dei salari alla sanità, fino a quello più trasversale della guerra a Gaza.

Meloni: “Nessuno oggetto di odio come me”

Come spesso negli ultimi eventi elettorali, è soprattutto l’odio politico che scalda la premier Meloni. “Nessuno in Italia è oggetto di un discorso di odio come la sottoscritta e difficilmente mi posso odiare da sola”, dice. E alla leader del Pd che le aveva chiesto di andare in Aula per elencare gli attacchi subiti dal centrodestra, ribatte chiamandola per nome: “Guarda Elly, se vuoi che te li faccio ci mettiamo mezza giornata”. Poi cita il caso di violenza politica della giornata – “Oggi un consigliere comunale di Genova, credo del Pd, ha detto alla capogruppo di FdI: ‘Vi abbiamo appeso a testa in giù già una volta’” – e ammonisce: “Calmiamoci, riportiamo un dibattito dove deve stare”. 

Schlein: “Uniti vinciamo, evviva l’Italia antifascista”

A 80 km di distanza da Meloni, Schlein metteva l’accento sull’importanza dell’antifascismo: “Uniti insieme andiamo a vincere nelle Marche, per portare i valori della nostra Costituzione che, come tutti noi e tutti voi, è antifascista. Andiamo a vincere nelle Marche, evviva l’Italia antifascista”. 


Leggi anche

Elezioni regionali 2025, tutti i candidati nelle 7 Regioni al voto

Meloni: “Centrodestra solido, centrosinistra insieme solo per mandare me a casa”

“Da tre anni governiamo una nazione e oggi in questa piazza c’è più gente di quanta ce ne fosse nel 2022, non era scontato che dopo tre anni di governo ci fosse fiducia in noi. Ci ripaga di qualsiasi cosa, significa che italiani vedono che ce la stiamo mettendo tutta e che gli impegni assunti con gli italiani e le aspettative che avevano non sono state deluse. Ce la stiamo mettendo tutta, non sempre le cose vanno come vorremmo, però non ci siamo risparmiati neanche un giorno”, ha detto Meloni. Critica il campo largo della sinistra, rinfacciando al leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte di essersi alleato con il Pd solo per “mandare a casa Meloni”. La premier si chiede: “Che progetto è mandare a casa Meloni? Io governo per gli italiani, mica contro gli altri”. Critica anche la stampa. L’alleanza del centrodestra, dice, è “solida” e “quando sui giornali ci dicono che noi siamo divisi e ci tiriamo i cartoccetti…Io dico: fatevene una ragione, stiamo insieme da 30 anni e continueremo a stare insieme al governo, non sprecheremo questa occasione storica”. 


Vedi anche

Meloni: “Noi accusati di odio da chi festeggia l’omicidio di Kirk”

Meloni: “Acquaroli ha trasformato il volto delle Marche”

La premier rivendica come la gestione di Acquaroli abbia “trasformato il volto” delle Marche, “mettendo i marchigiani, uno dei popoli più operosi e orgogliosi, in condizione di esprimere tutto il proprio valore e potenziale”. E menziona la riforma sanitaria voluta da Acquaroli, “che ha riequilibrato i servizi senza aumentare di un euro il costo per i cittadini, e c’è stato un cambio di passo sulla ricostruzione post sisma”.

Schlein: “Votate liberi, senza condizionamenti”

“A chi la scorsa volta ha votato per Acquaroli diciamo che saremo a disposizione di tutti e di tutte. Siate liberi, anche perché nel segreto dell’urna non vi vedono. Lo sappiamo che c’è un potere di condizionamento forte”, dice invece Schlein. Parla delle “promesse vuote” degli avversari e assicura: “Ci facciamo e ci faremo carico di ricucire le aree interne. Non è ineluttabile il loro declino come dice il centrodestra. Non c’è niente di ineluttabile”. 


Vedi anche

Marche, Schlein: con Ricci sanità e imprese al centro

Botta e risposta sul salario minimo

Schlein ha attaccato la premier sul tema del salario minimo. “Ci vuole del coraggio a non farlo, con 4 milioni di persone in difficoltà. Meloni si vergogni”. Dunque garantisce: “La batteremo alle prossime elezioni e la prima cosa che faremo sarà il salario minimo perché sotto i 9 euro è sfruttamento”. E al vicepremier Antonio Tajani che la considera “una misura stalinista”, contrattacca: “Bisogna dirgli che in Germania lo ha approvato la Merkel che è nel suo partito” in Europa. Dall’altra parte, ne ha parlato anche Meloni: “Non è che non ci ricordiamo quando con i soldi di chi lavorava coi redditi medio bassi si pagavano i salvataggi delle banche, o il Superbonus con cui abbiamo consentito la ristrutturazione delle seconde case e anche dei castelli. Ci vuole coraggio a parlare di salario minimo oggi, come grande soluzione. In 10 anni che sono stati al governo, se era la risposta, potevano farlo, mentre si occupavano di altro”.


Vedi anche

Marche, Conte: “Ok candidatura Ricci, ma no alleanza organica con Pd”

La questione mediorientale arriva ai comizi nelle Marche

Spazio su entrambi i palchi anche per il Medioriente. Dalla destra si alzano toni anche più netti di quelli espressi in ambienti internazionali. In particolare, è sull’occupazione di Gaza city in corso da parte degli tank israeliani che la premier spinge: “La reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l’occupazione di Gaza City, una scelta che l’Italia non può condividere”. Il vicepremier Tajani al suo fianco rilancia: “Noi non c’entriamo niente con il genocidio e con quello che sta succedendo a Gaza, non abbiamo alcuna responsabilità. Noi stiamo difendendo il diritto del popolo palestinese ad avere uno stato, non siamo complici di alcun genocidio”. Schlein chiede di “fermare i crimini di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania” e  di dare “pieno supporto alla Global Sumud Flotilla, che fa quello che dovrebbero fare il Governo italiano e i governi europei”.


Leggi anche

Guerra Medioriente, quali sono le armi che l’Italia vende a Israele

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

Marche, Schlein: batteremo Meloni e faremo salario minimo

Regionali, Schlein nelle Marche con Ricci: andiamo a vincere