- La 47enne, cantante, personaggio tv e atleta paralimpica lo svela al Corriere della Sera
- Confessa: “Mi sentivo persa, finita, Mio padre mi spronò: ‘Trasforma questo buio in luce’”
Annalisa Minetti parla della sua malattia, quella che l’ha resa cieca a 18 anni, la retinite pigmentosa e degenerazione maculare. La 47enne al Corriere della Sera rivela: “I sintomi erano iniziati a 12 anni, sono stati sottovalutati“.
La cantante, personaggio tv e atleta paralimpica, da poco laureata in Scienze Motorie, si racconta. La sua vita è ricca di soddisfazioni professionali e private. Il 7 giugno 2002 si è sposata a Napoli con il calciatore Gennaro Esposito, da cui nel 2008 ha avuto il figlio Fabio Massimiliano. La relazione è finita nel 2013. Poi nel 2014 l’incontro con Michele Panzarino, professore e ricercatore scientifico. Il 9 ottobre 2016 la coppia si è sposata a Torgiano e il 29 marzo 2018 è nata la figlia Elèna Francesca.
Sulla patologia che l’ha costretta a vivere senza più vedere Annalisa dice: “I sintomi erano iniziati a 12 anni, purtroppo sono stati sottovalutati. Per i medici erano un eccesso di preoccupazione di mamma e papà nei miei confronti. Eravamo quattro fratelli, uno dei quali con un ritardo cognitivo, secondo loro questo aveva aumentato il livello di ansia verso i figli. A 16 anni nascondevo il problema, vedevo sempre meno, mi ingegnavo per non farlo capire. Andavo a scuola a piedi, il tragitto diventava ogni giorno più faticoso. Mi appiccicavo alle compagne che facevano la stessa strada, la loro voce mi guidava”.
“Poi mi sono fatta regalare uno dei primi cellulari e fingevo di stare al telefono, la gente, vedendomi andare a sbattere, avrebbe dato la colpa alla distrazione – prosegue la Minetti – A 18 anni ho dovuto fare una visita medica specifica perché non ero più in grado di sostenere lo studio da sola senza un aiuto ed era necessaria una certificazione per l’esame di maturità. La malattia era all’ultimo stadio, poco dopo sono diventata cieca”.
Inizialmente è stato uno choc. “Mi sentivo persa, finita. Mio padre mi spronò: ‘Al posto di dire perché proprio a me pensa perché non a me. Trasforma questo buio in luce’. L’ho fatto, ho coltivato la mia grande passione: la musica. Una sera, mentre mi esibivo in un locale, un’agente mi ha chiesto se fossi interessata alle selezioni di Miss Italia”. A 21 anni si è iscritta al concorso, nel 1997, ed è arrivata settima, cinque mesi dopo ha vinto il Festival di Sanremo, poi è arrivato lo sport e sono nati anche i figli.
“Mi piace poter dimostrare che con la volontà e la consapevolezza si possono provare a superare i propri limiti e anche il dolore. Poi ognuno stabilisce quali sono i suoi obiettivi, non per tutti sono uguali. Il mio corpo mi ha tolto e mi ha dato. Sono pure madre di due figli, Fabio, 16 anni, ed Elèna, 6 anni. Per tanti non avrei nemmeno dovuto averli perché sono cieca, ma una madre vede con il cuore. Li ho cresciuti con aiuti preziosi, su tutti i miei genitori e una tata, e con l’istinto”, precisa l’artista e sportiva.
Sul tempo che passa Annalisa chiarisce: “Non so più come sono, posso solo immaginarmi. L’ultima volta in cui mi sono vista allo specchio ero una ragazza. Non ho percezione delle mie rughe. So che esistono, eppure mi sento più bella di quando avevo 20 anni e in tanti me lo confermano. Conosco il corpo, i miei muscoli, meglio del volto”. Poi aggiunge: “Sono più soddisfatta che felice, soddisfatta di me, di quello che sono diventata, dello sport, dello spazio che ho in tv in ‘BellaMa’’ di Pierluigi Diaco, della mia famiglia. Ho molte paure, soprattutto per i miei figli e il mondo che li attende, e ho un grande sogno: una cura per far tornare la vista ai ciechi”.
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