Si è già fermata la corsa della nuova ondata. Dopo due settimane consecutive di crescita (del 33% e del 40%), nella settimana appena conclusa i casi sono stabili, o meglio segnati da un aumento molto ridotto; +3,8%. Il dato sembra preludere a un calo o comunque a una fase di plateau anche se la pandemia ha dimostrato più volte che le previsioni possono sbagliare. Da lunedì 21 a ieri, sono stati scoperti 495.537 positivi, contro i 477.340 dei sette giorni precedenti. Intanto il numero dei ricoveri, sempre in ritardo rispetto a quello dei positivi, segna una leggera crescita. Per quanto riguarda i tamponi, sono cresciuti di poco, da 3,1 a 3,3 milioni in sette giorni. Sono questi i dati con i quali l’Italia inizia la settimana del primo grande allentamento delle misure, che avverrà dopo la fine dello stato di emergenza di giovedì 31 marzo.
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di
Michele Bocci
,
Viola Giannoli
25 Marzo 2022
In sei Regioni la curva del contagio scende
Anche se di poco, alcune Regioni iniziano a vedere un calo dei casi. Sono sei: l’Umbria passa da 14.569 a 12.355 (-2.214, -15,1%), la Sardegna da 14.519 a 13.508 (-1.011, -6,9%), la Calabria da 21.608 a 20.607 (-1.001, -4,6%), le Marche da 17.308 a 16.918 (-390, -2,2%), la Toscana da 34.830 a 34.037 (-793, -2,2%), il Lazio da 57.964 a 57.813 (-151, -0,2%). Tutte le altre vedono ancora una crescita, anche in questo caso comunque ridotta. L’Abruzzo passa da 12.890 a 14.851 casi (+1.961, +15,2%), il Veneto da 39.235 a 43.829 (+4.594, +11,7%), la Provincia di Trento da 2.465 a 2.748 (+283, +11,4%), l’Emilia-Romagna da 23.652 a 26.088 (+3.436, +10,2%), la Lombardia da 51.707 a 56.420 (+4.713, +9,1%), il Friuli Venezia Giulia da 6.713 a 7.326 (+613, +9,1%), la Campania da 51.392 a 55.440 (+4.048, +7,8%), la Provincia di Bolzano da 4.361 a 4.691 (+330, +7,5%), la Basilicata da 6.106 a 6.538 (+432, +7%), la Puglia da 49.492 a 52.613 (+3.121, +6,3%), la Valle d’Aosta da 409 a 435 (+26, +6,3%), il Molise da 2.487 a 2.579 (+92, +3,6%), il Piemonte da 17.814 a 18.438 (+624, +3,5%), la Sicilia da 37.677 a 38.085 (+408, +1%), la Liguria da 10.142 a 10.218 (+76, +0,7%).
Ricoveri su del 7,7% ma le intensive calano ancora
In tutto, ieri negli ospedali italiani erano ricoverate 9.645 persone contro le 8.897 di domenica 20. Si tratta di 748 pazienti in più, cioè il 7,7%. La crescita è più contenuta di quella dei casi di positività se si osservano i numeri di due settimane fa. Si spera quindi che quest’ultima ondata non porti a un aumento importante delle persone assistite dai ricoveri ospedalieri. Per quanto riguarda le terapie intensive, ieri i ricoverati erano 464, cioè praticamente lo stesso numero della domenica precedente, quando nei letti per i malati più gravi, c’erano 467 persone. Per questo tipo di letti, il trend non si è mai invertito e la discesa dura da ben 10 settimane. A dimostrazione che l’occupazione dei letti non è preoccupante, tutta l’Italia da oggi è in zona bianca, visto che è entrata nello scenario con meno restrizioni anche la Sardegna. Il sistema dei colori, comunque, dal primo di aprile smetterà di essere utilizzato.
I morti di nuovo in crescita: 60 in più
Ieri il numero dei morti è salito a 158.782, mentre la scorsa settimana il numero complessivo delle vittime aveva toccato quota 157.785. Hanno quindi perso la vita 977 persone, contro le 917 dei sette giorni precedenti. Si tratta di una crescita del 7,7%. Erano molte settimane che i deceduti non aumentavano. Il calo della scorsa settimana era stato del 6,5% (contro il 26%, il 12% e il 20% delle tre settimane prima).
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di
Michele Bocci
24 Marzo 2022