”Era malato di AIDS da tanti anni”: Valeria Bruni Tedesca parla della tragica scomparsa del fratello in tv
L’attrice 60enne era legatissima al fratello Virginio, venuto a mancare nel 2006
Lui aveva contratto l’HIV, poi diventato AIDS, negli anni ‘90
Oggi la malattia torna a fare paura in Italia, dove i contagi sono in aumento
Valeria Bruni Tedeschi è apparsa molto provata in tv mentre parlava della morte del fratello Virginio.
L’attrice, sorella di Carla Bruni, ha visto spegnersi Virginio Bruni Tedeschi a Parigi all’età di soli 45 anni. Era il 2006.
L’uomo, che aveva viaggiato molto e aveva avuto una compagna, aveva contratto l’HIV una decina di anni prima. L’infezione era poi evoluta fino a diventare AIDS. Dopo anni di sofferenze e tentativi di trattamenti medici, il triste decesso.
Ospite di Verissimo la 60enne ha detto: “Era da tanti anni che era malato di AIDS. Tutti gli anni sono stati difficili, fino alla morte”.
Valeria Bruni Tedeschi, 60 anni, parla del fratello Virginio, morto di AIDS dopo aver contratto il virus dell’HIV
Un dolore talmente grande quello per la morte del fratello maggiore, che Valeria quasi non riesce a trovare le parole per descriverlo.
“E’ stato difficile, quella è la nostra vita. Non posso neanche dire come ho reagito. Perché non so se ho reagito. Sono fatta di questa storia qui. Mia madre e mia sorella sono fatte di questa storia qui”, ha proseguito.
Quella di HIV e AIDS è un’epidemia che ha fatto milioni di morti e continua a farne. Anche se le cure sono molto migliorate negli anni, è una malattia da cui non si può guarire e che purtroppo anche con tutti i mezzi a disposizione, come dimostra la vicenda di Virginio, può rivelarsi fatale. Inoltre costringe a convivere con medicine e controlli continui per tutto il resto della propria vita.
Non è chiaro come Virginio abbia contratto il virus, ma quello che si sa è che la maggior parte delle persone lo contrae per via sessuale, avendo rapporti non protetti da preservativo. Negli ultimi anni l’Italia sta facendo peggio degli altri Paesi europei da questo punto di vista, in particolare nella sola città di Roma nel 2023 (ultimo anno di cui sono disponibili i dati) sono state fatte 351 nuove diagnosi di virus dell’immunodeficienza.
Carla Bruni ha più volte ricordato il fratello Virginio, morto di AIDS nel 2006, anche sul social
Mentre paesi come Germania e Regno Unito hanno drasticamente ridotto le infezioni grazie a nuovi metodi come la diffusione dell’uso della pillola PREP (che previene il contagio in chi la prende prima di esporsi sessualmente), l’Italia sembra essere rimasta molto indietro. Sebbene gli eterosessuali spesso si sentano più lontani dal rischio, oggi la maggior parte dei nuovi casi riguarda proprio infezioni contratte da rapporti intimi etero, mentre nel mondo gay, per anni martoriato dal fenomeno, c’è forse più attenzione.
Tempo fa era stata Carla Bruni a parlare della morte del fratello, rivelando che lei era stata a lungo l’unica a sapere della sua infezione da HIV.
“Per qualche motivo che ancora oggi mi sfugge, di tutta la famiglia disse solo a me della malattia contratta negli anni ’90. Così abbiamo trascorso tanti lunghi anni in cui ero l’unica a sapere che era malato. Ho sofferto per la malattia di mio fratello, ho sofferto per la malattia di tutti i miei amici che ho visto morire uno dopo l’altro”, aveva detto. LEGGI TUTTO