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    ”Può darsi che sono instabile”: calci, urla e lacrime al bar, Rocco Siffredi incontra la giornalista che l’ha denunciato, ecco cos’è successo

    Il 59enne piange davanti a Alisa Toaff che si è rivolta alle Forze dell’Ordine per molestie sessuali
    Il faccia a faccia tra i due arriva grazie a Le Iene: alla fine c’è la riappacificazione

    Rocco Siffredi piange e si dispera. Grazie a Le Iene e alla mediazione dell’inviata del popolare show di Italia 1, Roberta Rei, incontra Alisa Toaff, la giornalista dell’AdnKronos che l’ha denunciato per molestie sessuali. Calci, urla e lacrime al bar, il divo dell’hard non riesce a capacitarsi di quel che è accaduto a causa dei messaggi inviati alla donna in un momento di rabbia. “Può darsi che sono instabile”, ammette il 59enne.
    ”Può darsi che sono instabile”: calci, urla e lacrime al bar, Rocco Siffredi incontra la giornalista che l’ha denunciato
    E’ stato Rocco a volere fortemente il faccia a faccia per chiarire e chiedere scusa, così sottolineano Le Iene. I vocali inviati da Siffredi ad Alisa e pubblicati da La Repubblica sono terribili, tutto a causa di un’intervista che lei gli aveva fatto e che lui non aveva apprezzato. 
    Il 59enne piange davanti a Alisa Toaff che si è rivolta alle Forze dell’Ordine per molestie sessuali
    “Ci siamo insomma chiariti – sottolinea la Toaff -. Siamo stati male io e sua moglie, insomma. E’ stato un errore, è umano. Rocco non mi ha mai toccata fisicamente. Quello che mi ha spinto a denunciare sono stati gli ultimi due vocali, li ho trovati gravi, sessisti e comunque denigranti nei confronti di me stessa, sia come professionista che come donna. Sono stata male perché sono stata attaccata dagli hater, sono stata attaccata dagli insulti antisemiti che non c’entravano niente, li avete letti no? Rocco è una persona forse istintiva, simpatica e quei due insulti però mi hanno veramente ferita e allora mi sono arrabbiata. Punto”.
    Il faccia a faccia tra i due arriva grazie a Le Iene
    I due si vedono. “Senti più che dirti che tutto dipende dalla mia testa, può darsi che sia instabile, può darsi che come hai detto tu sia depresso, può darsi che abbia dei problemi, ma non mi va di curarmi, non mi va di prendere antidepressivi perché penso di essere più forte della depressione, è la verità”, sottolinea Rocco ad Alisa
    “Però evidentemente qualcosa non va e quindi la cosa migliore da fare è fare un passo indietro, cercare di ritrovare me stesso. Maleducazione, il non rispetto, ma soprattutto il problema più grande è che ho fatto, con un insulto, due insulti: ho fatto male a due donne perché mia moglie è stata male”, aggiunge. Ma è annientato dalle sue azioni. Dà un calcio e una manata contro il muro e corre in bagno a piangere.
    L’attore porno è devastato dall’accaduto
    La giornalista lo raggiunge. Tra le lacrime Siffredi sottolinea: “Perché sono un cogli**e. Mia moglie è la persona più importante che ho. Vedere i miei figli che dicono: ‘Papà sei un coglione. Quando lo capisci che ti amiamo? Quando lo capisci?’. Vedere mia moglie è così, perché e tu…Io non so come spiegare…”. 
    “Io non ho inventato la serie, la serie è la mia vita. Ho avuto problemi con la famiglia, non riesco a raccontare altro che la mia vita – prosegue l’artista hard – E mi dispiace vedere quello che ho combinato a te e quello che ho combinato a mia moglie e ai miei figli. Lei ha totalmente ragione e basta. E’ vero che ho detto che Borghi mentre faceva sesso non mi rappresentava e te lo ripeto, non è… Ma l’ho detto anche a lui. Perché è come se io avessi detto: ‘Ma io per 40 anni cosa ho fatto vedere? Perché non riusciamo a far vedere il motivo per cui ho fatto sto lavoro qua? Perché mi piace il sesso’”. 
    Alla fine arriva la riappacificazione tra i due
    “Io mi sono arrabbiato quando tu hai detto che vado sul set per sfogarmi. Quella roba lì mi ha fatto male perché è come se io sentissi che per 40 anni ero un malato di sesso – continua Rocco nel suo sfogo – Io t’ho mandato quel vocale esclusivamente perché dentro di me ero estremamente confuso. E dicevo: ‘Ma perché mi hai tradito? Perché? Perché mi scrivi questa roba? Hai bisogno di vendere due articoli più?’. Io la vedevo così”. Alisa lo ascolta, poi conclude: “Ora è passato tutto. Capisco che hai compreso l’errore. Basta”. LEGGI TUTTO

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    Il figlio di Rocco Siffredi intervistato da Il Corriere della Sera prima dell’inizio di ‘Ballando’: ansia da prestazione, ragazze e lavoro

    Lorenzo Tano ammette: “Mi hanno preso per mio padre: il paragone non mi mette ansia”
    Il 27enne non è spaventato dalle critiche: scenderà in pista con gli altri famosi nello show

    Non ha paura delle critiche, che già gli sono state mosse. Lorenzo Tano, il figlio di Rocco Siffredi, intervistato da Il Corriere della Sera prima dell’inizio di Ballando con le Stelle, lo sa e lo ammette candidamente. “Mi hanno preso per mio padre”. Il paragone non gli mette ansia, ma per lo show un po’ di ansia da prestazione la ha. Il 27enne si mette a nudo tra ragazze e lavoro.
    Il figlio di Rocco Siffredi intervistato da Il Corriere della Sera prima dell’inizio di ‘Ballando’: ansia da prestazione, ragazze e lavoro
    Quando gli si chiede se pensa di essere stato scelto perché ‘figlio di’, Lorenzo concorda: “Eh penso di sì, la gente non mi conosce e se mi conoscono è perché sono suo figlio. Rappresento una scommessa, ma più che altro la domanda è da fare agli autori che mi hanno scelto”. Ha detto di sì quasi subito alla proposta riguardante Ballando: “Non ci ho pensato moltissimo, forse una decina di secondi. Sono super impegnato perché gestisco la casa di produzione di papà, però mi sono organizzato anche nel caso dovessi stare via per tre mesi”.
    “E’ un’esperienza totalmente nuova per me il ballo – spiega il primogenito del divo hard – A un altro programma avrei detto no grazie, ma ballare è una cosa opposta alla mia personalità, quindi una sfida con me stesso. Senza contare che ad aprile mi sono lasciato con la mia ragazza dopo dodici anni e lei mi chiedeva sempre di portarla a ballare. E’ la sola cosa che non ho mai fatto proprio perché mi fa quasi paura. Quindi ora ci voglio provare, mi ci butto”.
    Laureato in Finanza ed Economia e Commercio, ha preferito andare a lavorare col padre in produzione, concentrandosi nei progetti futuri di ampliamento business. Per lui è un lavoro come un altro. “Certo, la prima volta sul set sciocca un po’ tutti ma basta arrivare alla fine della giornata perché tutto si normalizzi completamente. Vivendo in Ungheria, poi, tante domande mi sono state risparmiate. Con i social hanno iniziato a scrivermi: quanto è figo tuo padre, è un mito, un eroe”, spiega il ragazzo.
    Lorenzo Tano ammette: “Mi hanno preso per mio padre: il paragone non mi mette ansia”
    Sul mito del padre dice: “E’ l’unico che ha ottenuto tanto anche al di fuori del suo mondo, è diventato una sorta di brand riconosciuto da tutti e non solo per quell’aspetto. Non mi piace quando mi chiedono come è essere suo figlio, è una domanda che andrebbe rivolta a ogni figlio”. Lorenzo però non farebbe mai l’attore hard: “No, non lo farei. Magari ci avrei pensato se avessi vissuto l’epoca degli anni Ottanta o Novanta, ma oggi proprio no. Il mondo è cambiato tantissimo. Infatti quando papà mollerà mollerò subito anche io, non continuerò a fare quello che fa, anche perché il suo stile non mi piace tantissimo. Lo supporto ma quando smette dico basta anche io e lì dovrò capire cosa fare”.
    Tano non si sente un maschio alfa: “Io da sempre mi sento molto connesso con il mondo femminile, anche solo nelle amicizie”. Delle ragazze svela: “Da un paio di mesi ho iniziato a frequentare di nuovo delle ragazze e solo una italiana mi ha chiesto: ‘Ma tu non ti senti in ansia per essere il figlio di Rocco Siffredi?’. Le ho risposto: ‘No perché?’. E lei ha detto: ‘Boh, non so’. Ed è finita lì”.
    Lorenzo è pronto alle inevitabili critiche di giudici e pubblico: “Sì,  prendo benissimo perché servono da stimolo. Sono uno che sotto stress o durante una competizione do il meglio. Già solo essere davanti alla telecamera mi mette un po’ d’ansia”. Sul futuro in tv dice: “E’ da vedere, ragiono passo per passo, vediamo come va”. LEGGI TUTTO