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    “Io incapace? Falso, Evelina è esosa”: Vittorio Sgarbi in lite con la figlia che ha chiesto un amministratore di sostegno per lui

    La 25enne si è rivolta al tribunale tramite il suo legale: l’udienza fissata per il 28 ottobre

    Stando a lei il critico d’arte 73enne “non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi”

    Si sta rilassando in Toscana, accanto alle persone a lui care, dopo il lungo ricovero al Gemelli di Roma a causa della depressione. Vittorio Sgarbi replica attraverso le pagine del Corriere della Sera alla notizia che lo coinvolge personalmente. E’ in lite con la figlia che ha chiesto un amministratore di sostegno per lui. “Io incapace? Niente di più falso, Evelina è esosa”, ribatte. La 25enne si è rivolta al tribunale tramite il suo legale: l’udienza è fissata per il prossimo 28 ottobre. Stando a lei il critico d’arte 73enne “non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi”.

    “Io incapace? Falso, Evelina è esosa”: Vittorio Sgarbi in lite con la figlia che ha chiesto un amministratore di sostegno per lui

    Sgarbi non fa sconti alla ragazza: “Io incapace? Niente di più falso. Evelina è esosa, ecco perché ha avuto questa iniziava. La sostengo, la mantengo io, quindi vuole di più di quello che ha. Lo ripeto, è molto esosa. Ovviamente mi opporrò alla sua iniziativa giudiziaria”.

    L’avvocato di Evelina, Lorenzo Iacobbi, respinge le accuse di Vittorio. “Offensivo e denigratorio nei confronti di una ragazza che ha sempre portato avanti il suo percorso di vita lontano dai riflettori e dagli agi di cui avrebbe potuto e dovuto godere! – fa sapere in una nota – Oggi, suo malgrado, si ritrova protagonista di una iniziativa che qualsiasi figlia avrebbe fatto per il proprio padre in difficoltà, andando anche contro la volontà sua e, probabilmente, di chi gestisce la sua immagine e i suoi interessi”. 

    La 25enne si è rivolta al tribunale tramite il suo legale: l’udienza fissata per il 28 ottobre. Stando a lei il critico d’arte 73enne “non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi”

    Stando al legale, Evelina avrebbe scelto di procedere con l’iniziativa giudiziaria “a beneficio di suo padre ritenendo quest’ultimo non essere adeguatamente supportato nella cura del proprio stato psico fisico, con tutto ciò che ne deriva”.

    Nata a Torino, Evelina è la figlia che Vittorio ha avuto da una relazione fugace con Barbara Arì.  Sgarbi è anche padre di Alba, nata nel 1998 a Tirana dalla storia d’amore con la cantante lirica Kozeta, con cui vive in Albania, e Carlo, nato nel 1988 dalla relazione tra Vittorio e la defunta Patrizia Brenner, che attualmente vive a Bruxelles. LEGGI TUTTO

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    ”Sto tornando”: Vittorio Sgarbi rompe il silenzio dopo il lungo ricovero in ospedale per la depressione, le sue parole

    Tornato a casa dal Policlinico Gemelli, il critico d’arte dice: “Mi sento meglio”

    Festeggia i 73 anni con la compagna Sabrina Colle che pubblica una loro foto

    Vittorio Sgarbi avverte tutti. “Sto tornando”. Rompe il silenzio dopo il lungo ricovero in ospedale, al Policlinico Gemelli di Roma, per la depressione. Affida le sue parole al Corriere della Sera, a cui fa sapere di sentirsi abbastanza bene.

    ”Sto tornando”: Vittorio Sgarbi rompe il silenzio dopo il lungo ricovero in ospedale per la depressione, le sue parole

    Sabrina Colle, la compagna, pubblica una foto in cui è immortalato un loro bacio. L’8 maggio il critico d’arte ha festeggiato 73 anni. Vittorio sottolinea: “E’ molto presente nella mia vita, come anche il resto della mia famiglia. Approfitto di questo spazio per dire: grazie a tutti, ci vediamo presto”.

    Quando gli si domanda del ricovero, Sgarbi confida: “Mi sento meglio, ho cercato di prendermi cura di me e del mio corpo, ho cercato di rallentare. Ne avevo bisogno”. E aggiunge: “Sto tornando”.

    Festeggia i 73 anni con la compagna Sabrina Colle che pubblica una loro foto

    Vittorio rivela come ha trascorso le giornate: “Oltre al prendermi cura di me ho cercato di lavorare. Ho scritto, non ho mai smesso di scrivere, in questi mesi è uscito il mio libro sulla Natività, tra poco ce ne sarà un altro”.

    Ha ricevuto migliaia di messaggi da famosi e non preoccupati per lui, a questo proposito Sgarbi dice: “E’ vero, i messaggi sono stati numerosi, mi spiace solo di non aver potuto rispondere a tutti, ma ci tengo a ringraziare chi mi è stato vicino”. LEGGI TUTTO

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    ”Le persone che gli stanno intorno non mi fanno sentire benvenuta, pesante”: la figlia di Sgarbi sul genitore in ospedale

    Evelina torna a La Volta Buona e svela la situazione per nulla piacevole

    Il 72enne è sempre ricoverato al Gemelli di Roma a causa della depressione e il forte deperimento

    Evelina torna a La Volta Buona. In tv, su Rai1, nel programma di Caterina Balivo, la figlia di Vittorio Sgarbi parla ancora del genitore ricoverato in ospedale, al Gemelli di Roma, a causa della depressione e il forte deperimento. “Le persone che gli stanno intorno non mi fanno sentire benvenuta, pesante”, confessa la 25enne.

    ”Le persone che gli stanno intorno non mi fanno sentire benvenuta, pesante”: la figlia di Sgarbi sul genitore in ospedale

    “Dalla settimana scorsa non sono più andata, perché è una situazione molto pesante, oltre per come sta lui, anche per tutto l’insieme che c’è intorno. Non viene detto espressamente ‘non sei benvenuta’, ma di fatto è così. Mi fanno sentire così”, racconta la ragazza.

    Nata a Torino da una relazione fugace che il famoso critico d’arte ha avuto con Barbara Arì, la ragazza aggiunge: “E’ tutto l’insieme delle persone che gli stanno intorno che mi fanno sentire così. Se io andassi lì di forza, magari con qualcuno, nessuno mi direbbe di andare via, però il clima che si crea intorno è questo”. 

    Evelina torna a La Volta Buona e svela la situazione per nulla piacevole. Il 72enne è sempre ricoverato al Gemelli di Roma a causa della depressione e del forte deperimento

    La Balivo le domanda: “Forse non hanno gradito che hai parlato di tuo papà qui in trasmissione?”. Evelina replica: “Sì, forse. Anche. Ma non vedo cosa ci sia di incredibile. Uno, è mio padre e due: lui ha sempre parlato di tutto ed è una notizia pubblica”.

    L’ultimogenita di Vittorio, anche padre di Alba, nata nel 1998 a Tirana dalla storia d’amore con la cantante lirica Kozeta, con cui vive in Albania, e Carlo nato nel 1988 dalla relazione tra Vittorio e la defunta Patrizia Brenner, che attualmente vive a Bruxelles, rimane determinata. Ribadisce che andrà “comunque”. Ma precisa: “Ammetto è una condizione che non mi fa andare serenamente, non potrei essere serena a prescindere per come sta… Ho persone che mi danno notizie. Io penso che quando arriverà il momento in cui verrà dimesso il problema si ripresenterà. Perché arrivare a casa vuol dire tornare alla condizione di prima, perché adesso è alimentato con il sondino”. LEGGI TUTTO

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    ”Vittorio Sgarbi è ricoverato al Policlinico Gemelli da 10 giorni per grave depressione”: cosa sappiamo sulle condizioni del volto tv

    Il critico d’arte 72enne rifiuterebbe il cibo, la compagna Sabrina e la sorella Elisabetta molto preoccupate

    Il giornalista e scrittore Marcello Veneziani dalle pagine de La Verità fa un appello, poi parla col Corriere della Sera

    Aveva confessato lui stesso di essere affetto dal mal di vivere ed aver perso tanti chili. Ora emerge una realtà che preoccupa. “Vittorio Sgarbi è ricoverato al Policlinico Gemelli da 10 giorni per grave depressione”, si legge sul Corriere della Sera. Fanpage fa sapere che avrebbe smesso di alimentarsi e ora è aiutato dai medici. Sta un pochino meglio, ma dovrebbe rimanere in ospedale almeno fino alla fine di marzo, per valutare attentamente le sue condizioni. La sorella Elisabetta e la compagna Sabrina sarebbero molto preoccupate. L’amico Marcello Veneziani, giornalista e scrittore, gli fa un appello sulle pagine de La Verità, poi parla col quotidiano di via Solferino.

    ”Vittorio Sgarbi è ricoverato al Policlinico Gemelli da 10 giorni per grave depressione”: cosa sappiamo sulle condizioni del volto tv

    “Forza Sgarbi, torna a ruggire“, si intitola il testo.“Non puoi cedere alla notte perché insegni la bellezza, che non sfiorisce nel tempo, e racconti i capolavori e i loro autori che vivono oltre il tempo”, scrive Veneziani. “Tu non puoi abbandonare perché la tua mente è ancora lucida e fertile, e può dare agli altri più di quanto tu possa immaginare”, sottolinea ancora. “Per farti reagire e tirar fuori lo Sgarbi incazzoso che conosciamo da sempre sono pronto a insultarti: stron*o che non sei altro, egoista e narciso, capra“. 

    L’uomo poi al Corriere dice sulla depressione che ha colpito Sgarbi: “Figlia del suo narcisismo ferito. Ha la percezione che molte delle sue libertà impulsive non potranno più essere praticate. Il suo universo si sta restringendo: drammatico per chi è stato convinto di poter cavalcare il mondo. Una dimensione dell’io sproporzionata rispetto al passato e che lo porta ad atteggiamenti distruttivi”.

    Il critico d’arte 72enne rifiuterebbe il cibo, la compagna Sabrina e la sorella Elisabetta molto preoccupate

    Quando gli si domanda se Vittorio ce la farà, replica: “La depressione è purtroppo un’ottima alleata della malattia. Ma conoscendo Vittorio non escludo affatto un risorgimento personale. Penso che potrebbe riuscire a ritrovare il giusto impeto per riprendere la sua strada. Credo però debba affrontare un passaggio molto importante. Deve passare attraverso una sorta di “piccola morte” lasciandosi alle spalle il ‘Vittorio Uno’, dicendogli addio, per aprire il capitolo del ‘Vittorio Due’. Dovrà insomma immaginarsi in un’altra prospettiva certamente meno egocentrica e più legata al mondo reale”.  LEGGI TUTTO

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    ”Non ne avevo mai sofferto”: Vittorio Sgarbi parla della depressione che lo ha colpito e che lo porta a stare a letto

    Il 72enne smagrito, ha perso molti chili: lo racconta a Robinson de La Repubblica

    “Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare”, confessa

    In tv nei talk è apparso smagrito e sofferente. Vittorio Sgarbi parla della depressione che lo ha colpito e che lo porta a stare a letto. Il 72enne lo racconta a Robinson, inserto della domenica dedicato alla cultura de La Repubblica. “Non ne avevo mai sofferto”, rivela.

    ”Non ne avevo mai sofferto”: Vittorio Sgarbi parla della depressione che lo ha colpito e che lo porta a stare a letto

    “Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto”, confida il critico d’arte. Irruento, polemico e provocatorio in tv, del suo personaggio conosciuto da tutti dice: “Oggi guardo le cose senza il desiderio di essere coinvolto. Senza rappresentare una parte”. Pensa di essere stato prigioniero della sua immagine. “Oggi, nel ripensare a certe cose di allora è come se vedessi un altro me”, sottolinea.

    In passato ha esibito pure il suo corpo condividendo le foto postoperatorie dell’intervento al cuore. Vittorio precisa: “La malattia in quel caso corrispondeva alla sensazione improvvisa di un malessere. Sapevo che se non avessi deciso di andare in ospedale sarei morto entro poco per un’ischemia che, per fortuna, fu presa in tempo. Non c’era ragione che la nascondessi, era la prova che ero riuscito a superare anche quell’ostacolo”.

    Il 72enne smagrito, ha perso molti chili: lo racconta a Robinson de La Repubblica. “Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare”, confessa

    Quando gli si domanda se avesse senso renderla pubblica, Sgarbi dice: “Mi sembrava giusto poter raccontare che in quel caso avevo avuto la meglio sulla morte: tema drammatico di ogni esistenza, dal momento in cui prendiamo consapevolezza di dover finire. Ed è imprevedibile come finisce. Quella volta colpì il cuore, un’altra volta mi hanno trovato un cancro alla prostata. Anche lì scoperto per caso. E’ come se io fossi sempre in attesa di un ostacolo da superare e questo non mi sembra da nascondere ma da rivelare”.

    Sgarbi poi svela ancora: “Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende. In fondo le cose che ho scritto, le opere d’arte che vedi appartengono a un progetto di sopravvivenza. Qualcosa che rimanga e che si prolunghi oltre la vita”. Si chiede cosa ne sarà di lui e del suo futuro: “E’ una domanda che non posso evitare sapendo oltretutto che la mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”.

    Sulla depressione il critico confida ancora: “Non ne avevo mai sofferto. Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta. Faccio fatica, e poi vedo male: per uno storico dell’arte non è il massimo”. LEGGI TUTTO