”Ho trovato il coraggio e ho deciso di sottopormi all’intervento”: Rosa Chemical in ospedale dopo anni di sofferenze, cos’ha fatto
Il 26enne, Manuel Franco Rocati all’anagrafe, si fa vedere dai fan ricoverato nella sua stanza
Il rapper e cantautore, quello del bacio scandaloso a Fedez a Sanremo, racconta tutto
Molti lo ricordano per il bacio scandaloso a Fedez a Sanremo 2023, tanti lo amano per la sua musica. Rosa Chemical, all’anagrafe Manuel Franco Rocati, si fa vedere dai fan ricoverato in ospedale “dopo anni di sofferenze”. In un post il 26enne racconta tutto. “Ho trovato il coraggio e ho deciso di sottopormi all’intervento”, confessa. Ha tolto le tonsille, che gli stavano creando seri problemi.
”Ho trovato il coraggio e ho deciso di sottopormi all’intervento”: Rosa Chemical in ospedale dopo anni di sofferenze, cos’ha fatto
Non ha potuto dire di no alla tonsillectomia. “Mi avete scritto in tantissimi per chiedermi il motivo della mia assenza prolungata.Ebbene, ho trovato il coraggio e finalmente, dopo anni di sofferenza ho deciso di sottopormi ad un intervento di Tonsillectomia”, svela l’artista.
Il 26enne è stato costretto a togliere le tonsille
“Innanzitutto ringrazio: l’ospedale San Raffaele , tutte le dottoresse ed i dottori che sono stati meravigliosi, le infermiere e gli infermieri che mi hanno fatto sentire a casa e la mia Chiara Sernacchioli che mi sopporta da anni. Sono stati anni difficili per colpa della mia salute, ho dovuto affrontare una tonsillite al mese (nell’ultimo periodo anche più di una) con conseguenti placche, mal di gola, febbre a 40 e altri sintomi spiacevoli, specialmente per uno che con la voce ci lavora”, racconta il rapper e cantautore.
Il rapper è ricoverato al San Raffaele a Milano
“Anche se ho sempre cercato di non darlo a vedere, durante i vari tour penso di aver cantato più volte da malato che da sano senza mai godermi a pieno la magia di ciò che stavo vivendo – prosegue Rosa Chemical – L’abuso di qualsiasi tipo di antibiotico per riuscire a cantare e superare determinate situazioni senza quasi mai annullare date, riunioni, sessioni (se non strettamente necessario) mi ha portato ad una resistenza ai farmaci tale da essere arrivato ad un punto di non ritorno e a dovermi operare per forza”.
“Sto soffrendo tanto, deglutire è difficile, bere è doloroso, mangiare ancora di più, ma sono davvero felice di averlo fatto. Non vedo l’ora di stare meglio per chiudere OKAY OKAY 2 (che è a buon punto), ricominciare a vivere come merito e tornare dai piedi delle mie disoneste. Un mesetto al massimo”, conclude. LEGGI TUTTO