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    ”Mio figlio è uscito blu”: l’attrice Francesca Inaudi racconta il parto da incubo e perché oggi è diventata una doula

    Avrebbe tanto voluto averne una, invece si è ritrovata sola tra mille paure

    Ora è una figura di supporto che assiste la donna e la famiglia durante la gravidanza, il parto e il post-partum

    Francesca Inaudi in una lunga intervista a La Repubblica racconta il parto da incubo. L’attrice il 29 febbraio del 2020 ha avuto il suo primo e unico bambino dal compagno Andrea. “Mio figlio è uscito blu”, svela. Spiega perché oggi è diventata una doula, una figura di supporto che assiste la donna e la famiglia durante la gravidanza, il parto e il post-partum.

    ”Mio figlio è uscito blu”: l’attrice Francesca Inaudi racconta il parto da incubo e perché oggi è diventata una doula

    “Vorrei tanto averne avuta una – chiarisce Francesca – per ignoranza, perché come sempre pensavo: ‘Faccio da sola’, ho rinunciato. Ma la mia gravidanza, il mio parto mi hanno portato qui, a provare a mettermi al servizio di altre donne”.

    La 47enne si porta dietro cicatrici arrivate proprio in dolce attesa: “Alla 37esima settimana mio figlio era podalico, ero in America, mi hanno terrorizzato, hanno fatto manovre, agopuntura, esercizi a testa in giù. Il cordone ombelicale si è attorcigliato al collo, mio figlio ha perso il battito, mi hanno lanciata in sala operatoria per un cesareo d’urgenza, ho fatto in tempo a pensare: ‘Ci vediamo dall’altra parte’, lui è uscito blu”. 

    Avrebbe tanto voluto averne una, invece si è ritrovata sola tra mille paure. Ora è una figura di supporto che assiste la donna e la famiglia durante la gravidanza, il parto e il post-partum

    “Mi sono addormentata nel momento più brutto della mia vita e mi sono risvegliata nel più bello. Ne ho sofferto anche nel post parto, per settimane ho sognato di morire annegata”, sottolinea. Ha quindi scelto un ruolo diverso: “Una doula è una figura non medica riconosciuta per legge che accompagna con un supporto emotivo, pratico, fisico, di cura e incoraggiamento la donna nella gravidanza, nel travaglio e dopo il parto. E si dedica totalmente a lei e al partner. Quella a cui chiedere tutto quello che avresti voluto sapere sulla maternità e non hai mai avuto il coraggio o la voglia di domandare a mamma, a una sorella, a un’amica. Una persona neutra che non giudica, non sceglie al tuo posto, ma ti guida senza farti sentire in colpa o sbagliata”.

    “Sono andata nel panico all’inizio dell’allattamento eppure ero determinatissima. I momenti più duri sono stati quelli in cui sentivo la mancanza di una persona che mi spiegasse, mi sostenesse, mi dicesse: ‘Ci sono passata’, che facesse capire al mio compagno che quel che vivevo era reale”, confida. Adesso Francesca ha un sogno, oltre a essere una doula.  “All’inizio pensavo a un sito dove una donna incinta potesse trovare testimonianze di altre donne che la facessero sentire capita, accolta. Ora cerco un posto fisico per creare un ‘club delle mamme’ tutt’altro che elitario dove incontrarsi, bere una tisana, trovare professionisti, raccontarsi. Un luogo di condivisione più che di apprendimento senza cattedre né giudizi”, svela. LEGGI TUTTO

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    ”Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato ingrato”: Alfonso Signorini prende le distanze dal gossip, vorrebbe fare il divulgatore culturale

    “Se a 61 anni fossi ancora lì a entusiasmarmi per l’uomo nuovo della Rodríguez mi metterei tristezza”

    “Ovviamente dentro rimango una serva e se c’è da spettegolare non mi tiro indietro”

    Alfonso Signorini ora che è un uomo maturo prende le distanze dal gossip. In un’intervista a La Repubblica svela che vorrebbe fare il divulgatore culturale. “Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato un ingrato”, confessa il giornalista e conduttore.

    ”Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato ingrato”: Alfonso Signorini prende le distanze dal gossip, vorrebbe fare il divulgatore culturale

    Prima di farsi fare le domande dal giornalista, Alfonso ha chiarito: niente gossip. Ne spiega il motivo: “Questo perché se il vostro scopo fosse stato chiedermi dell’ultimo amore segreto di Belén avrei declinato, anche perché quel mondo mi diverte sempre meno. Insomma, se a 61 anni fossi ancora lì a entusiasmarmi per l’uomo nuovo della Rodríguez mi metterei tristezza da solo, la stessa che mi trasmettono certi coetanei che ballano sui tavoli a Saint-Tropez”. 

    “Ovviamente dentro rimango una serva e se c’è da spettegolare non mi tiro indietro, ma lo faccio su altri tipi di persone – chiarisce Signorini – Diciamo che il termometro della mia curiosità si è spostato e vorrei crescere un po’. Anche perché credo di avere parecchie frecce nella faretra: ad esempio, sarei un ottimo divulgatore culturale”. Per lui non ci sono dubbi. Il gossip, in generale, è stato usato come “strumento di ricatto, potere e sopraffazione e nel caso migliore, un passatempo per riempire l’horror vacui delle nostre esistenze”.

    Gli viene chiesto come si sia ‘salvato’ da un mondo che è anche suo. Alfonso precisa: “Tagliando i ponti, tanto da essere considerato ingrato. Ma fin dall’inizio mi son reso conto che se volevo sopravvivere, salvare la mia coscienza e custodire la mia profondità, avrei dovuto farlo. Quel mondo, che mi ha sedotto e ci ha sedotti, in fondo mi deprimeva. Non vedevo divertimento nelle sciabolate, nei frigoriferi pieni, nei trenini: ci vedevo pochezza ed era tutto farlocco. Una notte a casa di Lele Mora, quando tutti se ne andarono e mi chiese di restare un po’ per fargli compagnia, crollò sul divano e restai lì a vederlo russare. Vidi la solitudine del re”. LEGGI TUTTO