”Era Pippo a non volerla più vedere”: la segretaria di Baudo diffida Katia Ricciarelli dopo i nuovi attacchi della soprano nei suoi confronti
Le dichiarazioni della 79enne a Il Messaggero non le sono piaciute: si è rivolta al legale Jacopo Pensa
Invita la cantante a cambiare registro, dopo aver commentato il lascito del presentatore alla donna
Dina Minna non rimane in silenzio. La segretaria storia di Baudo, scomparso il 16 agosto scorso, diffida Katia Ricciarelli dopo i nuovi attacchi della soprano nei suoi confronti. “Era Pippo a non volerla più vedere”, avrebbe fatto sapere tramite il suo legale di fiducia Jacopo Pensa, così svela Il Giornale.
”Era Pippo a non volerla più vedere”: la segretaria di Baudo diffida Katia Ricciarelli dopo i nuovi attacchi della soprano nei suoi confronti. In foto il presentatore con Dina Minna
La 79enne nell’intervista rilasciata a Il Messaggero ha commentato duramente il lascito testamentario del presentatore alla donna, quasi uguale a quello dei due figli, un patrimonio di circa 10 milioni di euro, diviso equamente tra Alessandro e Tiziana e, appunto, la Minna. “Non ritengo giusto che la segretaria abbia accesso alla stessa frazione di eredità dei figli”, ha detto. Non solo, si è anche dichiarata indignata per non aver potuto dare l’ultimo saluto al suo ex marito. Per Katia sarebbe stata Dina a tenerla ‘lontana’ da lui. “Non so neanche di cosa sia morto, mi aspettavo da chi gli stava accanto un minimo di cortesia”, ha puntualizzato al quotidiano romano.
“La Minna ha deciso di reagire, rivolgendosi al suo legale di fiducia Jacopo Pensa, amico anche di Pippo: e in questa veste testimone oculare della vicenda. La diffida pare sia stata notificata già ieri, e riporta in dettaglio quanto riferito dalla segretaria: non era la Minna a fare muro, impedendo perfidamente che Katia potesse incontrare il suo uomo. Era Baudo a rifuggire con cura ogni rischio di incontrarla”, scrive Il Giornale.
“Per questo nella diffida la Ricciarelli viene ammonita a cambiare registro, a partire dalla intervista preannunciata a Verissimo di domani, con preannuncio in caso contrario di azioni legali”, aggiunge.
L’avvocato Pensa nella diffida avrebbe ribattuto punto per punto alle affermazioni di Katia e avrebbe scritto: “Non le viene neppure in mente che Dina altro non faceva che seguire le indicazioni di Pippo che non voleva sapere di avere contatti con lei. Innumerevoli sono gli esempi di tale sua volontà manifestata anche ad altre persone, tra cui annovero io stesso”.
La diffida concluderebbe: “I suoi giudizi sull’eredità la Ricciarelli può tenerseli per sé: perché la cosa non la riguarda”.
Intanto in tv, a La Vita in diretta, Alberto Matano prende le parti della Minna e dice: “Noi ieri abbiamo voluto proprio fare un tributo che io rivendico a Dina Minna, che è stata l’assistente di Pippo Baudo per 36 anni e che lo ha curato fino all’ultimo istante. Quindi io trovo assolutamente sacrosanto che quest’uomo, che noi abbiamo tanto amato e stimato, abbia scelto di donare una parte del suo patrimonio proprio a Dina. Però, come vedete, i dissapori forse… Ricordiamoci che si sono separati nel 2004, Pippo e Katia, quindi 21 anni fa. Dina per Pippo era come una figlia. E quello di Dina è un dolore che non si spegne, è un dolore vivo, una mancanza importante, che si protrae nel tempo”.
“Tra loro c’era un legame forte, 36 anni insieme sono una vita. Dina ha protetto Pippo anche nella malattia. Queste dichiarazioni non rendono merito a quello che è stato il racconto della loro storia. Le cronache non raccontano di molti rapporti tra la Ricciarelli e Baudo in questi 21 anni dal divorzio a oggi”, aggiunge il conduttore.
Dalla parte di Dina anche Nunzia De Girolamo, ospite in studio su Rai1: “Amare una persona significa anche rispettare le volontà di quella persona. Se Pippo Baudo in autonomia, in lucidità, ha deciso così, è giusto rispettare le sue decisioni oggi, non creare una polemica che possa infangare l’immagine del più grande presentatore della televisione italiana. Dopodiché è chiaro che mi metto anche nei panni di una donna, che è stata la moglie, che l’ha amato, che probabilmente aveva il desiderio di vederlo prima che lui morisse. E quindi capisco il dolore di una donna che desiderava riabbracciare Pippo Baudo avendo condiviso dei momenti importanti con lui, però sulla polemica che riguarda l’eredità credo che nessuno di noi abbia il diritto di entrare nei diritti di altri di scegliere cosa lasciare”. LEGGI TUTTO