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    ”Quel meme mi ha molto ferito”: Noemi racconta come il confronto social con la Hunziker l’ha portata a perdere molto peso

    La cantante testimonial della campagna di sensibilizzazione contro l’obesità The Impossible Gym

    Rivela il suo malessere: nel 2020 arriva il grande cambiamento, durante il lockdown, grazie a Monica Germani

    Noemi non si nasconde. Ora, longilinea, amante dell’alimentazione sana e dello sport, racconta come il confronto social con Michelle Hunziker l’abbia portata a perdere molto peso. La cantante, testimonial della campagna di sensibilizzazione contro l’obesità The Impossible Gym a Roma, svela: “Quel meme mi ha molto ferito”. Tutto è accaduto nel 2020, durante il primo lockdown: si è affidata alla nutrizionista Monica Germani, artefice del suo grande cambiamento, come aveva confidato a Vanity Fair.

    ”Quel meme mi ha molto ferito”: Noemi racconta come il confronto social con la Hunziker l’ha portata a perdere molto peso

    Veronica Scopelliti, questo il suo nome all’anagrafe, 43 anni, a distanza di tempo torna sulla sua scelta di essere diversa e sottolinea “la necessità di un cambiamento culturale sul tema del peso e, quindi, dell’obesità”. “Il corpo di una persona è costantemente sotto gli occhi di tutti e il giudizio e pregiudizio purtroppo spesso accompagnano il pensiero e le parole delle persone”, aggiunge l’artista. 

    La cantante testimonial della campagna di sensibilizzazione contro l’obesità The Impossible Gym

    Parla di sé, Noemi al Corriere Sera, presente alla presentazione del progetto, confessa: “Io mi ricordo un momento preciso in cui mi sono accorta dello stigma legato all’obesità. A Sanremo del 2018 io, che all’epoca ero molto abbondante, ero gonfia, ero grossa, avevo un vestito scollato molto simile a quello di Michelle Hunziker che presentava la serata. Sui social è apparso un bellissimo meme che ci metteva a confronto: ‘Quando lo ordini su Wish’, con la sua foto, ‘e quando ti arriva a casa’, con la mia. Quel meme mi ha molto ferito ed è stato un campanello di allarme con il quale mi sono vista per la prima volta e mi sono accorta che forse volevo vivere il mio corpo in una maniera diversa: in quell’immagine ho visto la mia sofferenza”. 

    Dopo Sanremo 2018 ha deciso che voleva cambiare

    “Ogni persona ha una storia diversa, che a volte racconta anche di una patologia difficile da comprendere – precisa ancora Veronica -. La corretta informazione e il superamento di pregiudizi possono cambiare le cose e creare una società più empatica e consapevole, in cui ogni persona possa sentirsi compresa e supportata nel proprio percorso. La salute deve rimanere l’aspetto più importante: riconoscere l’obesità come una patologia e il proprio corpo come qualcosa di cui prendersi cura è fondamentale”.  LEGGI TUTTO

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    Tony Effe escluso dal concerto di Capodanno per le frasi sessiste: esplode il caso, chi si è schierato con lui e chi contro

    Su X il suo nome è in tendenza, alcuni attaccano gli artisti che si hanno deciso per solidarietà di supportarlo

    Mahmood e Mara Sattei si ritirano dall’evento a Roma, Emma, Noemi, Giorgia, Lazza lo difendono

    Il suo nome è in tendenza perennemente su X. Tony Effe escluso dal concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma per le frasi sessiste contenute nelle sue canzoni fa rumore, tanto. Esplode il caso. Ci sono quelli schierati con il trapper, altri che sono ‘contro’. Il polverone non si placa.

    Tony Effe escluso dal concerto di Capodanno per le frasi sessiste: esplode il caso, chi si è schierato con lui e chi contro. Il post di Mahmood

    Mahmood e Mara Sattei, anche loro invitati dal sindaco Gualtieri a prendere parte al concerto capitolino, si ritirano dall’evento per solidarietà con l’ex membro della Dark Polo Gang. Giorgia, Noemi ed Emma Marrone postano messaggi in favore dell’artista 33enne, eletto “uomo dell’anno” da GQ. Fa lo stesso Lazza, solo per citarne alcuni.

    Le parole di Mara Sattei

    “Trovo che sia veramente un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo dell’occasione di esibirsi nella sua città. Non è una cattiva persona, non ha fatto male a nessuno – scrive la Marrone su Instagram – Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell’arte in generale. Una forma di censura ‘violenta’ che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare. Ti abbraccio Tony”.”Censurare gli artisti non è mai la soluzione. L’arte deve restare un luogo di espressione anche quando fa discutere”, le fa eco Noemi. 

    Il post di Emma Marrone

    “La musica è espressione di libertà di chi la fa, ma anche di chi l’ascolta per può scegliere se ascoltarla o no. La censura, la storia lo dimostra, non è mai una soluzione, ma di solito l’inizio di un tunnel che non porta mai alla luce”, sottolinea Giorgia. “Ogni volta che qualcuno del rap viene infilato in una situazione mainstream si cerca sempre di additarlo per qualcosa o farlo passare per coglio*e. Geolier non va bene, è napoletano, canta solo in dialetto. E Geolier ve l’ha messa nel c… e godo. Tony Effe è misogino, è violento, e non va bene. E anche Tony ve la metterà nel c… Smettete di censurare il lavoro degli altri perché non lo ritenete tale e allora cercate delle scuse per darvi ragione, siete voi che non capite”, sbotta Lazza.

    Il post nelle Stories di Giorgia

    Il popolo del web diventa una polveriera. Ci sono quelli che condividono la scelta di aver escluso Effe dall’evento e quindi accusa gli artisti schierati con Tony. Vladimir Luxuria cita nel suo post un verso di un brano Tony Effe: “Mi dici che sono un tipo violento/ Però vieni solo quando ti meno…”. Poi scrive: “Mahmood e Mara Sattei decidono di non partecipare al Capodanno a Roma in solidarietà contro il passo indietro del Campidoglio sull’esibizione del trapper romano. Emma e Giorgia parlano di censura. Quindi da ora in poi sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, omofobo, contro i disabili perché chi si oppone a questo linguaggio viene tacciato di censura. Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche?”.

    Lazza è infuriato per la decisione del sindaco Gualtieri

    In molti infatti hanno notato che gli artisti solidali hanno quasi tutti la stessa etichetta del trapper. Tra i follower c’è chi scrive: “Fa ridere che gli artisti che si stanno esponendo per la ‘libertà di espressione’ sono tutti Universal. Non mi sembra si stiano esprimendo così liberamente”. Intanto Tony Effe su Instagram fa sapere: “Sono sempre me stesso, non so fare l’attore. Faccio musica e la musica non può essere censurata, scrivo quello che vedo e vivo quello che scrivo. Grazie a tutte le persone e i miei colleghi che hanno preso posizione. ‘Damme ‘na mano’, ci vediamo a Sanremo”. LEGGI TUTTO