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    ”Hanno tirato via le donne per i capelli e con manganellate”: Ornella Muti e Naike Rivelli scendono in piazza

    La 68enne e la figlia 48enne al presidio animalista a Pavia dopo l’uccisione dei maiali a Zinasco
    Partecipano al flash mob davanti all’Ats: “Saremo anche alla manifestazione a Milano”

    Ornella Muti e Naike Rivelli scendono in piazza e non rimangono in silenzio. L’attrice 68enne e la figlia 48enne prendono parte al presidio animalista a Pavia dopo l’uccisione dei maiali a Zinasco. Partecipano con grande convinzione al flash mob davanti all’Ats. “Saremo anche alla manifestazione a Milano”, sottolineano. Protestano insieme agli altri presenti dopo gli scontri con la Polizia in cui sono stati feriti alcuni attivisti e attiviste per i diritti degli animali. “Hanno tirato via le donne per i capelli e con manganellate”, tuonano a gran voce.
    ”Hanno tirato via le donne per i capelli e con manganellate”: Ornella Muti e Naike Rivelli scendono in piazza
    Mercoledì 27 settembre alle 8 in punto Ornella e Naike non bucano l’appuntamento col flash mob organizzato dalla ‘Rete dei santuari di animali liberi’ davanti all’azienda per la tutela della salute (Ats) di Pavia. Qui lavorano i veterinari che hanno eseguito l’ordine di uccisione dei nove maiali del rifugio ‘Cuori Liberi’ di Sairano.
    La 68enne e la figlia 48enne al presidio animalista a Pavia dopo l’uccisione dei maiali a Zinasco
    Le proteste sono veementi. Tutto a causa degli gli scontri con la Polizia. I manifestanti sono indignati: quanto accaduto lo scorso 20 settembre nel rifugio ‘Cuori Liberi’ a Zinasco è intollerabile per loro. Nel momento in cui è stato dato il via libera alla soppressione dei nove maiali a rischio infezione da peste suina che vivevano lì c’è stato il patatrac. Gli animali alla fine sono stati soppressi. A causa del parapiglia con le Forze dell’Ordine sono state ferite delle persone che difendevano i diritti delle bestie.
    Partecipano al flash mob davanti all’Ats: “Saremo anche alla manifestazione a Milano”
    “Sono venuta a sostenere i cittadini italiani che hanno santuari di animali – chiarisce la Muti all’Adnkronos – per far sì che mai più donne e uomini vengano picchiati, manganellati e aggrediti in casa loro dalle Forze dell’Ordine in maniera così cruenta e senza nessuna misura di sicurezza sanitaria, per prevenire lo spargimento della peste suina per la quale erano lì”. “Le Forze dell’Ordine non hanno rispettato le norme – sottolinea Naike – se irrompi in una casa privata e prendi a manganellate donne e uomini e mandi 15 persone in ospedale e poi non segui le regole per contenere la peste e porti tutti in questura senza disinfettare nessuno quale era il senso della cosa? Hanno sparato ai maiali senza pietà, non li hanno neanche addormentati”. LEGGI TUTTO