Guenda Goria porta il figlio in tv dopo la lunga e difficile operazione chirurgica al cranio: ”Fatto un lavoro straordinario”
Noah debutta davanti al pubblico in studio: è vestito con il completo scuro, come un ometto
Il bimbo nato il 25 luglio scorso era affetto da craniostenosi ed è stato operato quando aveva tre mesi
Guenda Goria torna a Verissimo. Stavolta con lei c’è il marito 33enne Mirko Gancitano e non solo. La 36enne porta anche il figlio in tv dopo la lunga e difficile operazione chirurgica al cranio di cui aveva parlato proprio nel programma di Canale 5 a inizio marzo. “Fatto un lavoro straordinario”, sottolinea raggiante.
Guenda Goria porta il figlio in tv dopo la lunga e difficile operazione chirurgica al cranio: ”Fatto un lavoro straordinario”
Noah debutta davanti al pubblico in studio: è vestito con il completo scuro, come un ometto. Il bimbo è stupito, la mamma lo tranquillizza immediatamente. Nato il 25 luglio scorso, era affetto da craniostenosi (termine medico che indica una serie di anomalie morfologiche del cranio, dovute alla prematura fusione di una o più suture craniche) ed è stato operato quando aveva solo tre mesi.
Mirko ha sofferto per la patologia del bimbo. “Ho retto fino al giorno in cui l’ho visto nel lettino dell’ospedale. Poi sono crollato anche io. Uscivo fuori dalla camera, poi tornavo e cercavo di sorridere per farli stare sereni”, racconta. “Mirko è stato straordinario. E’ un uomo sensibile, tenero, a tratti quasi femminile, ma nel senso bello. E’ un uomo che sa esprimere le proprie emozioni ed emozionarsi. Ed è stato sempre accanto a me a darmi forza. Nei giorni successivi all’intervento è voluto rimanere sempre insieme a noi. Conoscendo la sua sensibilità, non pensavo potesse essere così forte”, sottolinea Guenda.
Noah debutta davanti al pubblico in studio: è vestito con il completo scuro, come un ometto
Gancitano svela le ore d’ansia prima dell’intervento: “All’inizio ho cercato di distrarre Guenda, l’ho portata in giro tra i negozietti del San Raffaele. Dopo qualche ora siamo saliti, pensando che Noah stesse per uscire dalla sala operatoria. Invece ci hanno detto che l’intervento vero e proprio stava per iniziare perché era talmente complesso da richiedere una lunga fase preparatoria. Lì Guenda è crollata. Siamo andati nella camera di Noah, ci siamo messi nel suo lettino, ci siamo abbracciati e ci siamo addormentati. E forse è stato poi il risveglio più bello della nostra vita perché è venuta la dottoressa a dirci che l’intervento era andato bene”.
La Goria è serena adesso: “Noah è allegro, reattivo, curioso. Sta benissimo e siamo felicissimi. E’ stato fatto un lavoro straordinario su di lui ed è un bambino felice”. LEGGI TUTTO