”Avete rotto il c…o!”: Michele Morrone dopo l’intervista a ‘Belve’ attacca gli attori che ”fanno la morale di sinistra”
Ce l’ha coi colleghi e non le manda a dire: sbotta duramente sul social
Il 34enne nato a Bitonto, in Puglia, alla Fagnani dice che in Italia meglio di lui c’è solo Alessandro Borghi
In tv ammette candidamente: “Sì, sono un divo internazionale, ci ho messo 30 anni”. Lui ne ha 34. Michele Morrone, nato a Bitonto, paesino della Puglia, si dà anche i voti: “Attore? Voto 8.- Cantante? Voto 7. Modello? Rappresento un brand importante nel mondo ma non ho mai fatto il modello. Un voto? 6 o 7”. Lavora a Hollywood e non nasconde quel che pensa: “Sono molto invidiato”. Dopo l’intervista a Belve, forse rispondendo a qualche critica, attacca gli attori che “fanno la morale di sinistra”. Sul social sbotta: “Avete rotto il c….!”.
”Avete rotto il c…o!”: Michele Morrone dopo l’intervista a ‘Belve’ attacca gli attori che ”fanno la morale di sinistra”
“C’è un grosso pregiudizio su di me. Qui in Italia è come se per essere riconosciuti come attore devi avere l’aria del poeta maledetto, che conosce i poeti, si fa le canne, sinistroidi che hanno la boiserie pure nel c**o. Io non sono così”, dice Morrone alla Fagnani. E precisa: “Del David di Donatello non me ne frega nulla”. Michele poi sottolinea: “Attori più bravi di me? Alessandro Borghi e basta. Quasi tutti gli altri sono peggio di me”.
Poco dopo sul social chiarisce ulteriormente il suo pensiero. “Ringrazio con il cuore @francescafagnani per avermi dato l’opportunità di esprimere un concetto a me molto caro. Ciò che ho detto ieri sera al programma Belve è un pensiero che ho da tempo e credetemi, non solo il solo. NON mi sento parte di un cinema, quello ITALIANO, che se la canta e se la suona da solo, pieno zeppo di pregiudizi nei confronti dei ‘diversi, che se non hai studiato alla Silvio d’Amico o al Centro Sperimentale non sei nessuno”, scrive.
E ancora: “Se non la pensi con il cuore a sinistra sei solo un fascista, se non usi scarpe Clark e non dai l’idea di essere trasandato, non sei un vero attore. AVETE ROTTO IL CA**O! Pregiudizi di artisti che fanno i finti inclusivi democratici, sinistroidi che dopo aver preso un ca**o di David si sentono Dei scesi in terra e si concedono il lusso di fare della morale di sinistra non perché tengono veramente al loro Paese, ma semplicemente perché fa figo fare l’attore impegnato nel sociale e nella politica”.
Morrone conclude: “Tristi e finti poeti maledetti ubriachi di Rimbaud e Baudelaire, ma con lussuosi appartamenti e villini al mare (Rimbaud non c’aveva ‘na lira). Siete più tristi delle vostre stesse idee. Gente che ‘si sente male e ha sofferto’ per aver interpretato il ruolo del Duce, ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1,5/2 MILIONI DI EURO. PATETICI. Se davvero volete fare i rivoluzionari, i Che Guevara 2.0 de noialtri, smettete di fare gli attori, lasciate stare il cinema e scendete in politica, candidatevi e provate veramente a cambiare qualcosa in questo Paese, perché dei discorsetti post premiazione David di Donatello CI SIAMO ROTTI BELLAMENTE IL CA**O”. LEGGI TUTTO