”Quello che viene scritto può arrivare in fasi delicate di un percorso complicato, può ferire”: Maria Elena Boschi parla della ricerca di un figlio con Giulio Berruti
La politica 44enne affronta il delicato argomento in una lettera inviata a Chi
E’ legata all’attore e medico odontoiatra 40enne da ben cinque anni
Maria Elena Boschi scrive una lunga lettera a Chi in occasione del trentennale del settimanale. Nel farlo, affronta anche un tema delicato. Parla della ricerca di un figlio col fidanzato Giulio Berruti, a cui è legata da ben cinque anni. “Quello che viene scritto può arrivare in fasi delicate e può ferire”, sottolinea.
”Quello che viene scritto può arrivare in fasi delicate di un percorso complicato, può ferire”: Maria Elena Boschi parla della ricerca di un figlio con Giulio Berruti
La politica 44enne ripercorre tutte le volte che il giornale l’ha messa al centro dei riflettori. “E chiaramente sul vostro giornale non poteva mancare la mia storia d’amore con Giulio Berruti, che ormai dura da cinque anni. Siete stati i primi a immortalarci, dal giorno in cui ci siamo incontrati per caso, fino alla frequentazione quando, dopo il lockdown, iniziavamo a poter uscire di nuovo a villa Borghese con cane e genitori”, sottolinea.
“Giulio, facendo anche l’attore, è molto sciolto e mi ha insegnato a rilassarmi di più durante le foto, cosa per me praticamente impossibile perché mi sento sempre molto in imbarazzo”, aggiunge Maria Elena. Lei, quando si ritrova sul rotocalco, ancora si stupisce “perché resto la ragazza di un paesino di campagna. Ma anche con la consapevolezza che è uno strumento in più, per chi fa il mio lavoro, per far arrivare a più persone possibili il proprio impegno e farsi conoscere meglio, ma con garbo e misura, senza esagerare”.
Poi la Boschi affronta il tema gravidanza: a volte sui giornali si ipotizza, ancor prima che i diretti interessati rendano la dolce attesa ufficiale. Maria Elena scopre il suo pensiero: “Il mio timore? Sono sincera: trovo sia molto delicato affrontare sui giornali il tema della maternità. Sempre e su qualsiasi tipo di giornale. Anche Giulio e io ne abbiamo parlato pubblicamente esplicitando un desiderio. Ma poi alcuni giornali o siti ne hanno parlato a prescindere: è incinta, non è incinta? E succede a tante altre donne”.
“Penso che dovrebbero parlarne solo i diretti interessati, se vogliono. Perché spesso quello che viene scritto da estranei in modo casuale, magari anche con le migliori intenzioni, può arrivare in fasi delicate di un percorso complicato. E, a volte, può ferire le persone”, precisa. E conclude: “Credo che sarebbe meglio essere sempre prudenti nell’affrontare un tema così prezioso e intimo”. LEGGI TUTTO