”Facciamo che andate a fare in c… perché mi augurate la morte”: Luca Barbareschi al vetriolo contro i suoi figli che gli ”chiedono soldi”
L’attore 68enne punta il dito su tre dei sei ragazzi avuti da tre donne diverse
“Ho avuto una commozione cerebrale e nessuno di loro si è fatto vivo”
Ha più volte detto che non lascerà loro alcuna eredità. Luca Barbareschi lo ribadisce nella lunga intervista rilasciata a Vanity Fair. L’attore, regista e produttore 68enne è al vetriolo contro i suoi figli che gli “chiedono soldi”, così sottolinea. Rivolgendosi direttamente ai diretti interessati esclama: “Facciamo che andate a fare in cu*o perché mi augurate la morte”.
”Facciamo che andate a fare in c… perché mi augurate la morte”: Luca Barbareschi al vetriolo contro i suoi figli che gli ”chiedono soldi”
Luca Barbareschi ha sei figli, nati da tre relazioni diverse. Michael, primogenito, è nato intorno al 1974‑1975 negli Stati Uniti da una liaison di cui Barbareschi ha scoperto l’esistenza molti anni dopo. Oggi è un uomo adulto con tre figli. Dalla sua prima moglie, Patrizia Fachini, ha avuto tre figlie: Eleonora, nata il 5 maggio 1984, attiva nel campo del design a Milano, Beatrice, nata nel 1985, laureata, sposata e madre di due figli, e Angelica, nata nel 1993, dominatrice. Dalla sua attuale moglie, Elena Monorchio, ha avuto due figli: Maddalena, nata nel 2010, e Francesco Saverio, nato nel 2012.
Barbareschi parlando si sé e i suoi successi dice: “Ho la grande fortuna di fare un lavoro che mi piace e di non essere attaccato ai soldi, che vanno, vengono, guadagno, chi se ne frega. Non voglio essere il più ricco del cimitero, considerando anche che i soldi nella vita non li ha mai regalati nessuno”.
Quando gli si ricorda che ha più volte detto che non lascerà nulla ai figli, Luca puntualizza: “La vita me la sono conquistata, minuto per minuto. E sono ancora appassionato a quello che faccio perché sono innamorato della vita. Vorrei vivere per goderne tanto ancora, anche se una cosa che mi piacerebbe fare e che mi manca è insegnare”.
Sui pargoli ormai grandi, svela: “Il più grande, Michael, è l’unico che mi chiama. Altri tre spesso mi chiedono soldi, e allora ho proposto loro di spennare viva una gallina: riuscireste a sopravvivere senza che quella vi cavi gli occhi o vi ferisca con gli artigli? Allora facciamo che andate a fare in cu*o, perché mi augurate la morte. Quest’anno ho avuto una commozione cerebrale e sono stato in ospedale tre volte, eppure non si è fatto sentire nessuno tranne che per le feste comandate”.
“Per i miei figli ho fatto tutto: ho pagato loro le scuole americane più esclusive, le barche, la vita tra Cortina e Filicudi, ho fatto ottenere loro la green card. Chi è che può vantare oggi tutte le opportunità che hanno avuto loro?”, aggiunge l’artista.
Barbareschi conclude: “Ho sempre dato il piacere senza mai chiedere qualcosa in cambio. Mi spiace per loro, perché sono un padre speciale, pieno di amore, di generosità e di disponibilità, e mi spiace per i miei nipoti, che non conosceranno il loro nonno. Ci illudiamo che i figli siano a nostra immagine e somiglianza, ma quella è solo una metafora biblica”. LEGGI TUTTO