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    ”Mi disse: vestito così con me non parli”: Francesco Facchinetti rivela perché ha cambiato completamente look dopo il rimprovero

    Dal 2018 si è buttato nel mondo del calcio: non più solo manager, ma procuratore

    Il 44enne, figlio d’arte, spiega il motivo per cui ha scelto il mondo del pallone

    Prima è stato un grande tifoso e l’ha vissuto con grande poesia. Ora è il suo business. Francesco Facchinetti parla del lavoro da procuratore a La Gazzetta dello Sport e rivela perché ha cambiato completamente look dopo il rimprovero ricevuto. “Mi disse: vestito così con me non parli”, confessa. E’ entrato nel mondo del calcio dal 2018.

    ”Mi disse: vestito così con me non parli”: Francesco Facchinetti rivela perché ha cambiato completamente look dopo il rimprovero

    “A un certo punto ho deciso di stare dietro le quinte, di non essere più sul palco ma di trovare qualcuno che potesse essere al centro di una storia dove partecipare da fratello maggiore. Ho investito 11 anni della mia vita dedicandomi agli altri. Ho deciso che la mia vita non fosse più Francescocentrica: ho iniziato nel mondo artistico facendo management, ho cambiato perché avevo capito che nel mondo dello spettacolo le cose che volevo fare non mi riuscivano più tanto bene. Il fallimento mi ha portato a un cambiamento”, racconta.

    “Nel 2018 entro nel calcio: comincio lavorando sui diritti di immagine con Brozovic dell’Inter e Sergej Milinkovic Savic della Lazio”, spiega. Va tutto benissimo e con la sua Epic si espande, ma deve affermarsi, farsi apprezzare dagli altri.

    Prima di entrare nel mondo del calcio da procuratore, il 44enne indossava sempre tute

    “Mi concentro sul rapporto col calciatore per essere differente e capisco che c’è uno spazio in cui posso inserirmi. Dal 2019 al 2023 passo 4 anni a costruirmi le cose che mi mancavano: studio per diventare procuratore e costruisco le connessioni. Una mia amica mi passa l’agenda con i numeri dei ds dalla Serie A alla D, giro tutta l’Italia: sono stati tutti molto gentili ad ascoltarmi, alle volte guardandomi un po’ così per capire cosa gli stessi dicendo. Faccio i primi passi muovendomi all’opposto rispetto agli altri”, chiarisce il 44enne.

    Il calcio lo cambia, soprattutto gli impone un look differente: “Mi ha obbligato a usare il telefono. Per dieci anni avevo smesso di rispondere, usavo solo messaggi vocali. Ho dovuto cambiare anche lo stile: mi vestivo in tuta, sempre. Una volta mi presento con una tuta blu da un presidente di Premier, lui mi guarda e mi dice: ‘Guarda, vestito così con me non parli. Vai a prendere un vestito e poi torni’”. LEGGI TUTTO

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    ”E’ bello condividere passioni e obiettivi, ci sosteniamo molto”: Andrea Iannone parla della relazione con Elodie

    Il pilota 35enne quando la cantante 34enne era a Sanremo 2025, si trovava in Australia

    Lei gli ha sempre dimostrato la sua vicinanza, anche durante la difficile qualifica per doping

    Lei gli è rimasta accanto, anche durante l’incubo della squalifica per doping: da circa tre anni sono una coppia. Andrea Iannone parla della relazione con Elodie a La Gazzetta dello Sport. “E’ bello condividere passioni e obiettivi”, sottolinea il pilota 34enne.

    ”E’ bello condividere passioni e obiettivi, ci sosteniamo molto”: Andrea Iannone parla della relazione con Elodie

    I suoi test con la moto e il primo fine settimana di gara dell’anno in Australia, a Phillip Island, l’hanno tenuto distante da Elodie, impegnata in quei giorni con Sanremo 2025. Andrea rivela se sia riuscito a seguirla: “Ho fatto molta fatica con il fuso orario australiano, ma anche se non è stato proprio facilissimo ovviamente l’ho seguita, ci tenevo. La sostengo in tutto quello che fa, sono sempre molto orgoglioso di lei: è una ragazza che si impegna davvero tanto, lavora moltissimo e la sua dedizione al lavoro mi rende felice. Ha davanti a sé un anno impegnativo e pieno di sfide”.

    Il pilota 35enne quando la cantante 34enne era a Sanremo 2025, si trovava in Australia

    Anche la Di Patrizi fa lo stesso con Iannone: “In generale è una persona estremamente curiosa e molto presente. Lei a dir la verità aveva un po’ paura della velocità, ma l’anno scorso è riuscita a venire a qualche gara e si è divertita molto. Voleva sapere tutto, in generale quando scopre qualcosa di nuovo chiede e si informa per avere un quadro completo di quello che ha davanti”. Il centauro di Vasto sulla 35enne al suo fianco conclude: “E’ bello condividere le nostre passioni e gli obiettivi che abbiamo, ci sosteniamo molto”. LEGGI TUTTO

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    ”Non averlo salvato è una ferita che non si rimarginerà mai”: il fratello di Mihajlovic parla degli ultimi giorni di Sinisa

    Oggi l’ex calciatore e mister scomparso il 16 dicembre 2022 avrebbe compiuto 56 anni

    Drazen rivela il dolore che non passa a causa della leucemia che l’ha stroncato

    Oggi, 20 febbraio, avrebbe compiuto 56 anni. Drazen, il fratello minore di Mihajlovic, parla degli ultimi giorni di Sinisa e del suo dolore sempre vivo per la sua morte, avvenuta il 16 dicembre 2022 a causa della leucemia mieloide acuta. “Non averlo salvato è una ferita che non si rimarginerà mai”, confida a La Gazzetta dello Sport.

    ”Non averlo salvato è una ferita che non si rimarginerà mai”: il fratello di Mihajlovic parla degli ultimi giorni di Sinisa

    L’uomo non dimentica il momento terribile della scoperta della malattia dell’ex calciatore e mister: “Ero in Sardegna con mio fratello, Arianna (la moglie, ndr.) e tutta la sua splendida famiglia, quando una mattina dopo essersi alzato Sinisa non riusciva neanche a camminare. Io lo prendevo in giro: ‘Sembri un vecchio di 90 anni…’. Pensavamo fosse uno stiramento o una infiammazione perché aveva giocato a padel. E invece…”.

    Drezen ha tutto dentro di sé, anche il devastante momento in cui insieme a Sinisa ha dovuto informare la loro madre della diagnosi. E’ stato lui a donargli il midollo per il secondo trapianto. C’è qualcosa che non smette di tormentarlo: “Pareva potesse aumentare le possibilità di riuscita. So che non è colpa mia, ma non averlo salvato è una ferita che non si rimarginerà mai”. 

    Oggi, 20 febbraio, l’ex calciatore e mister scomparso il 16 dicembre 2022 avrebbe compiuto 56 anni. Drazen rivela il dolore che non passa a causa della leucemia che l’ha stroncato

    “Il coraggio e la forza fisica e di volontà di mio fratello sono stati incredibili. E’ rimasto sempre positivo, pronto a combattere, convinto di farcela. Il giorno del funerale seguendo il feretro mi sono accorto di quanto fosse amato: le strade chiuse, la gente fuori, personaggi non solo sportivi ma della vita politica e pubblica in Italia. E’ stata una incredibile dimostrazione di affetto. Nostra padre se ne è andato parecchi anni fa per un tumore. Sinisa diceva che per ricordarlo ordinava sempre due grappe, una per lui e una per papà. Io ora ne ordino tre…”, racconta.

    Sinisa rimane presente nella sua vita. Spiega: “Continuo la mia vita con mia moglie e i miei due figli a Novi Sad. Sto con mia madre, vado spesso a Roma a trovare Arianna e i miei nipoti e poi curo tutte le iniziative possibili per celebrarlo. L’ho promesso a Sinisa: il giorno che se ne è andato sono rimasto tutta la notte con lui. Ho detto quello che tra uomini non ci si dice mai”. LEGGI TUTTO