”A Milano sono andato in tilt e ho cominciato ad avere comportamenti autolesionistici’: la confessione del figlio di Gianni Morandi
Pietro, 27 anni, in arte Tredici, che il cantante ha avuto dalla moglie Anna Dan, si mette a nudo
Svela tutto nel suo disco in uscita, “Non guardare più”: “Ero sempre fattissimo”
Venerdì esce il suo disco, “Non guardare più”. Pietro, in arte Tredici, rappa: “Ero sempre fattissimo” e tanto altro. A Il Messaggero il figlio di Gianni Morandi, intervistato sulle sue ammissioni, fa una confessione. “A Milano sono andato in tilt e ho cominciato ad avere comportamenti autolesionistici”, svela il 27enne che il cantante ha avuto dalla moglie Anna Dan.
”A Milano sono andato in tilt e ho cominciato ad avere comportamenti autolesionistici’: la confessione del figlio di Gianni Morandi
Oltre a farsi del male, Pietro prendeva sostanze: “Non la cocaina, che in realtà non mi ha mai attratto, anche se la cito nel pezzo. E neppure le droghe in generale. Un mischione, diciamo così. Vorrei non parlarne, ma ci ho fatto un disco”.
Quando gli si domanda il motivo, l’artista spiega: “Mi ero trasferito da Bologna a Milano. Non solo per lavoro, ma anche per vivere insieme alla mia ex ragazza. E’ andato tutto male, però. La relazione è finita. E a Milano mi sono perso”. Si sentiva, parole sue, “uno sfigato”. “Lì bisogna essere fighi a tutti i costi, seguire le mode, farsi vedere sempre. Banalmente, non ci si può prendere un anno di tempo per fare un disco. Sono andato in tilt e ho cominciato ad avere comportamenti autolesionistici”, confessa.
Non ha mai pensato al suicidio, Pietro sottolinea: “Non ho mai avuto pensieri di quel tipo. Mi facevo del male usando sostanze”. Ne è uscito quando nel 2023 è stato ricoverato per un problema di salute: “Quell’episodio ha acceso una scintilla che mi ha portato a fare i conti con me stesso. Sono andato in analisi”.
Pietro, 27 anni, in arte Tredici, che il cantante ha avuto dalla moglie Anna Dan, si mette a nudo. Svela tutto nel suo disco in uscita, “Non guardare più”: “Ero sempre fattissimo”
Pietro ha tenuto fuori i genitori da tutto. Apprendono solo ora, leggendo il quotidiano, di quel che ha passato il figlio. Del resto Pietro col papà ha avuto un rapporto complesso. In una canzone aveva parlato, riferendosi a lui, di un macigno che si portava dentro: “Il fatto di avere lui come padre è una fortuna, ma al tempo stesso rappresenta una grossa ombra dalla quale è difficile uscire. E’ dappertutto. Quando sono andato in analisi ho parlato tanto della mia famiglia, ma non so se abbia avuto a che fare con la crisi”.
Grazie a Gianni ha “imparato il valore dei soldi”: “Non mi ha mai fatto percepire il privilegio di essere nato in una famiglia benestante: grazie a lui ho capito che le cose non piovono dal cielo. E’ da quando ho 13 anni che mi devo guadagnare le cose. Intendevo dire che se volevo fumarmi le canne, per dire, i miei non mi davano certo i soldi per divertirmi. Ero un ragazzino. O li rubavo dal portafoglio di mamma o facevo in modo di procurarmi 20 euro per uscire. Modi leciti, ci tengo a chiarire. Qualche lavoretto in casa, ad esempio”.