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    ”E’ stata una caduta di stile, penso sia già pentita”: Laura Freddi critica la battuta dell’amica Sonia Bruganelli a ‘Ballando’

    L’ex fidanzata di Paolo Bonolis commenta le parole dette dalla 50enne a Guillermo Mariotto
    La produttrice gli ha detto: “Se aggiungi due punti al voto, chiedo a Madonia se è interessato a un caffè con te”

    Laura Freddi la critica fortemente. La battuta dell’amica Sonia Bruganelli a Ballando con le Stelle, quella rivolta a Guillermo Mariotto quando stava per darle il suo giudizio, dopo la performance in pista, con il voto, non le è proprio piaciuta. “E’ stata una caduta di stile, penso si sia già pentita”, sottolinea la 52enne, ex fidanzata di Paolo Bonolis, a La Volta Buona parlando dell’ex moglie del celebre conduttore.
    ”E’ stata una caduta di stile, penso sia già pentita”: Laura Freddi critica la battuta dell’amica Sonia Bruganelli a ‘Ballando’
    La produttrice 50enne si è rivolta allo stilista con parole abbastanza inopportune. Era già abbastanza infastidita dal giudizio espresso nei suoi confronti da Selvaggia Lucarelli, forse è stato questo a renderla aggressiva. “Se aggiungi due punti al voto che mi volevi dare, chiedo a Madonia se è interessato a un caffè con te. Perché tanto è l’unica cosa che ti interessa”, ha sottolineato Sonia, riferendosi ad Angelo, il suo compagno, 40enne, che a Ballando danza in coppia con Federica Pellegrini.
    L’ex fidanzata di Paolo Bonolis commenta le parole dette dalla 50enne a Guillermo Mariotto
    Caterina Balivo chieda a Laura se la Bruganelli sinora le sia piaciuta. La showgirl così esordisce: “Se Sonia mi piace a Ballando? Avete tempo?! E’ ancora molto spaventata. Nella prima puntata è stata abbastanza sensuale, aveva trovato la chiave giusta per iniziare. Nella seconda l’ha persa. Perché se non si diverte mentre balla, la gente lo capisce…”.
    La Freddi poi continua e affonda: “Conoscendo Sonia al di là dell’amicizia… Amicizia è un parolone, però siamo state solidali per dei motivi… Lei, secondo me, in realtà è terrorizzata. Ha paura di non riuscire in un ruolo che non è il suo e questo fa sì che faccia cose sbagliate tipo sdraiarsi a terra davanti alla giuria che non è rispettoso, o dire una battuta del genere che è una caduta di stile. Penso che lei si sia pentita già”.
    Anche lo stilista interpellato dice la sua
    Anche Mariotto dice la sua. La Balivo chiede a Guillermo, in collegamento con la trasmissione, se nel 3 dato a Sonia ci fossero già i due punti in più di cui parlata lei. “Vuoi scendere anche tu a quel livello? Voliamo alto, Balivo. Era 3, un povero 3. Non son caduto nella trappola di battute di livello troppo basso. Non ho dato 0, perché bisogna guadagnarselo”, replica sarcastico e pungente lui. LEGGI TUTTO

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    ”Gli ho strappato i capelli dalla testa, fu spettacolare”: Guillermo Mariotto racconta come picchiò il bullo che lo insultava

    Lo stilista 57enne: “Mi dicevano che ero gay. Ero forte, battagliero. Ma non tutti hanno questo carattere”
    “A me andò bene. C’è invece chi si chiude in se stesso e…”

    Guillermo Mariotto è stato preso di mira duramente quando era un ragazzino. Al Corriere della Sera racconta di come picchiò il bullo che lo insultava. “Gli ho strappato i capelli dalla testa, fu spettacolare”, confida lo stilista di origine venezuelana 57enne.
    ”Gli ho strappato i capelli dalla testa, fu spettacolare”: Guillermo Mariotto racconta come picchiò il bullo che lo insultava
    Designer e personaggio tv, il giudice di Ballando con le Stelle appare sempre allegro e spensierato, ma da adolescente a Caracas è stato attaccato. “A me andò bene, reagii, picchiai i bulli che mi dicevano che ero gay. Ero forte, battagliero. Ma non tutti hanno questo carattere, c’è chi si chiude in se stesso, penso a quel povero ragazzino che si è tolto la vita a Palermo. Penso ai suoi genitori, al loro dolore”, sottolinea.
    Guillermo volge il pensiero al passato e ripercorre questa ‘storiaccia’: “Ero sui 13 anni e quel giorno giocavo in difesa. Come sempre ero bersagliato da insulti irriferibili. All’ennesimo, esplosi. Raggiunsi a centrocampo il boss del gruppo con cui avevo già questionato, un malandrino, tale Muniz, e gli montai sulle spalle, strappandogli i capelli dalla testa. Fu spettacolare, una scena davanti a genitori e professori. Banalmente, divenni un intoccabile. Avevo vinto la mia guerra, quando Muniz mi vedeva cambiava strada”.
    Lo stilista 57enne, giudice di Ballando con le Stelle: “Mi dicevano che ero gay. Ero forte, battagliero. Ma non tutti hanno questo carattere”
    Quando gli si domanda perché lo vessassero, Mariotto chiarisce: “Si capiva che ero gay, vestivo in un certo modo, forse più elegante degli altri. I bulli sbroccavano perché ero forte nello sport, ciò li mandava letteralmente in bestia: figurarsi, un omosessuale…”. Primeggiava in alcune discipline: “Il volley in primis. Con me, la squadra scolastica arrivò al titolo nazionale. Ma primeggiavo nella ginnastica a corpo libero. Eravamo a metà degli anni Settanta e mi sbeffeggiavano dicendomi che parevo Nadia Comaneci, l’olimpionica rumena”. Ma lo picchiavano: “Regolarmente, mi aspettavano sotto casa. Se sono andato bene nell’atletica, con buoni tempi nei 100 metri, è perché ho imparato presto a scattare e scappare”.
    Sulla sua famiglia svela: “Volevo un gran bene alla favolosa nonna materna, Leonor. Ripeteva: ‘Guarda che non sei sbagliato, sei solo nato nel posto sbagliato. Prenditi una laurea e vai via da qui’. Mio fratello arrivò a dirmi che ero la macchia del nostro cognome, papà e mamma… mah, siamo lì. Seguii il consiglio di nonna Leonor, andai in California, oasi di libertà, e mi laureai al College of Arts in disegno industriale”.
    Mariotto è testimonial del Moige, parla di bullismo nelle scuole: “E dico sempre ai ragazzi; se vedete un bullo in azione, segnalatelo. Non lasciate da sola la vittima: sennò siete complici anche voi”. LEGGI TUTTO