”Ho smesso con le droghe quando è nata mia figlia con Sindrome di Down”: Eugenio Finardi spiega perché chiuse con gli stupefacenti dopo l’arrivo di Elettra
Il cantautore dalla prima moglie Patrizia ha avuto Emanuele e lei, ha anche un altro figlio dalla seconda
Alla donna, classe 1982, ha dedicato alcune canzoni, tra le quali “Amore diverso”
Eugenio Finardi si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. Il 73enne spiega perché smise con gli stupefacenti dopo l’arrivo di Elettra. “Ho pagato conseguenze delle droghe, ho smesso quando è nata mia figlia con Sindrome di Down”, confessa il cantautore.
”Ho pagato conseguenze delle droghe, ho smesso quando è nata mia figlia con Sindrome di Down”: Eugenio Finardi spiega perché smise con gli stupefacenti dopo l’arrivo di Elettra
L’artista, quando gli si sottolinea che durante la sua esistenza, ha pure rischiato di ‘deragliare’ replica: “Ho deragliato in tutti i modi possibili. Ho provato tutte le droghe e ne ho pagato le conseguenze. Ci sono entrato come tutti, era facile, si faceva. C’è anche da dire che sono sempre stato trattato con sostanze. Da piccolo, come molti bambini americani, mi davano la pillolina perché ero iperattivo. Hanno smesso di darmela a 14 anni e a 16 l’ho sostituita con le canne. Di eroina si moriva per overdose, ma io ho avuto più amici morti per cocaina o per abuso di alcol”.
Eugenio però sottolinea: “Finché mi è nata una bimba con la Sindrome di Down…”. Per lei, nata nel 1982 dalla prima moglie Patrizia, da cui ha avuto pure Emanuele, ha smesso. “Ti ha salvato la responsabilità nei suoi confronti?”, domanda il giornalista. Finardi chiarisce: “Più che di responsabilità parlerei di dignità. Sono entrato in comunità e ho fatto il percorso terapeutico”.
Il cantautore dalla prima moglie Patrizia ha avuto Emanuele e lei, ha anche un altro figlio dalla seconda
Finardi, che è padre di un terzo figlio avuto dalla seconda moglie, aveva già parlato di Elettra, a cui ha dedicato diverse sue canzoni, tra cui “Le Ragazze di Osaka” e “Amore diverso”, contenute nell’album “Dal blu”. In tv, a Oggi è un altro giorno, aveva svelato: “Elettra è stata la mia prima figlia e ha la sindrome di Down. Mi ha insegnato che non bisogna aspettarsi niente dai figli, quello che ti arriva, ti arriva. Ma qualunque cosa succeda, anche nei momenti in cui ti sembra di essere stato sfortunato, c’è qualcosa da imparare, da prendere, di molto grande. Anche, se vogliamo, la malinconia”.
“Mia figlia ormai ha 40 anni, io ne ho 70 e stiamo invecchiando insieme, le persone down invecchiano un po’ prima – aveva aggiunto – C’è qualcosa di dolcemente malinconico in questo. Per i samurai la malinconia consapevole era lo stato più alto. Non la felicità, ma la consapevolezza, la conoscenza”. LEGGI TUTTO