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    ”Gli dicevo: invecchierò e mi lascerai”: Giorgia parla dell’amore per il ‘muscolosissimo’ Emanuel Lo e della sua gelosia

    La cantante 52enne, co-conduttrice di Sanremo 2024, è legata al 44enne da oltre 20 anni
    I due sono genitori di Samuel, venuto al mondo il 18 febbraio 2010

    Giorgia è felicissima di aver subito detto di sì ad Amadeus. E’ una delle co-conduttrici di Sanremo 2024. A Vanity Fair svela la sua gioia e si racconta. In una lunga intervista parla dell’amore per il ‘muscolosissimo’ e affascinante Emanuel Lo, ballerino e coreografo di otto anni più giovane di lei. “Gli dicevo: invecchierò e mi lascerai”, racconta la 52enne parlando del compagno, professore di Amici, a cui è legata da oltre 20 anni. I due sono genitori di Samuel, venuto al mondo il 18 febbraio 2010. La Todrani si svela pure sulla gelosia.
    ”Gli dicevo: invecchierò e mi lascerai”: Giorgia parla dell’amore per il ‘muscolosissimo’ Emanuel Lo e della sua gelosia
    All’inizio Giorgia ha fatto pesare la differenza d’età a Emanuel: “Gli dicevo: ‘Io invecchierò, tu mi lascerai’. Mi chiamava cavallina pazza. E’ stato bravo perché mi ha educato: tra i due l’emotivamente maturo era lui. Mi ha insegnato cosa vuol dire stare in un rapporto. Ho resistito fino all’ultimo al suo corteggiamento, poi mi sono arresa e ho detto: ‘Vabbè, vediamo’. Siamo stati modernissimi quando non lo sapevamo, 20 anni fa. Ora è tutto più normale”.
    L’artista ha saputo come conquistarla: “Con grande costanza. Personalmente avevo mille dubbi, stavo vivendo uno dei momenti più bui della mia vita, ma Emanuel mi ha raccolto da terra e rimesso in piedi. E’ stato vero, trasparente, autentico, si vedeva dagli occhi. E poi ci fu un episodio. Un’amica comune, la costumista Claudia Tortora, mi confidò quanto Emanuel fosse il contrario di quello che poteva sembrare: dietro la scorza di superfigo muscolosissimo, con mille donne a ronzargli intorno, c’era una persona molto sensibile. Quella frase mi colpì. Ed effettivamente si è dimostrato di una dolcezza infinita”.
    La cantante 52enne, co-conduttrice di Sanremo 2024, è legata al 44enne da oltre 20 anni
    Quando le si domanda se la gelosia abbia un peso nel loro rapporto, Giorgia dice: “Ho sempre vissuto Emanuel come un performer. Poi è innegabile che, quando entra in un posto, si nota. In tanti anni l’ho percepito come fuoriclasse: scrive canzoni bellissime tipo Oronero, fa il regista di documentari, ha un gusto pazzesco e visionario. Sono contenta abbia riconoscimenti. Maria (De Filippi, ndr) è stata una grande perché lo ha capito e ci ha scommesso”.
    Lei lo ha conosciuto in un momento tragico: “Ero nell’abisso di me, in un lutto profondo per la morte di Alex (Baroni, scomparso il 13 aprile 2002, ndr). La sua perdita ha colpito me e tutto il nostro gruppo di amici. Ne siamo usciti devastati, è stata una cosa veramente ingiusta, uno strappo violento. Sono stata male tanti anni, cercando di dare un senso. Ma come dice Vasco, questa cosa un senso non ce l’ha. Poi la vita, con la sua magia, ti prende a calci e ti esorta a reagire, ad andare avanti. Con Alex ci eravamo lasciati da poco, non avevamo finito di dirci tante cose, è rimasto tutto un po’ sospeso. Quando ti rendi conto che l’interlocutore non c’è parli da sola. E’ brutto. Brutto, sì”.
    I due sono genitori di Samuel, venuto al mondo il 18 febbraio 2010
    Emanuel non ha mai vissuto male la presenza di Alex nel loro rapporto: “Con la grazia di un danzatore eccezionale quale è, in punta di piedi. Io ne ho parlato, ne parlavo. Ha sempre accettato quello che tiravo fuori con un rispetto infinito. Ha fatto il famoso passo indietro, mi ha detto: ‘Viviti quello che devi e poi, lo sai, ti giri e mi trovi’. Lo sto dipingendo come un santo ma non è così, in casa non si sopporta. Magna, apre il frigo continuamente, accende il riscaldamento e il figlio gli chiede di spegnerlo. Ma su quella cosa è stato bravo”.
    Giorgia ora è sentimentalmente serena: “Al mio fianco c’è Emanuel, non ha dovuto confrontarsi con nulla, se non con una donna che doveva costruirsi. L’amore, quando c’è, può curare. Ma non è la soluzione: mi sono messa in discussione, ho fatto il mio percorso psicologico, ho chiesto aiuto, ho avuto persone eccezionali accanto. Rita Dalla Chiesa, mamma della mia amica Giulia, mi ha detto che il dolore è un tunnel e bisogna passarci attraverso. È proprio così. Ma se mentre si attraversa ti danno una mano è meglio”. LEGGI TUTTO