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    Periodo nerissimo Mauro Icardi, dopo le denunce incrociate con l’ex moglie Wanda Nara, finisce in sala operatoria: le immagini

    Il calciatore 31enne sotto i ferri dopo la rottura del legamento crociato e del menisco del ginocchio destro

    Si è infortunato nel match tra Galatasaray e Tottenham, vinto dai turchi, il 7 novembre scorso

    Non commenta. Non dice nulla dello sfratto a cui è stato costretto dall’a sua ‘ex moglie, che l’ha voluto fuori dalla sua abitazione a Buenos Aires. Neppure della sua controdenuncia per furto. Le beghe con Wanda Nara riprenderanno quando sarà dimesso dall’ospedale, probabilmente. Mauro Icardi vive un periodo nerissimo. Dopo le denunce incrociate con la 37enne, finisce in sala operatoria. 

    Periodo nerissimo Mauro Icardi, dopo le denunce incrociate con l’ex moglie Wanda Nara, finisce in sala operatoria

    L’intervento dell’attaccante 31enne era largamente previsto dopo la rottura del legamento crociato e del menisco del ginocchio destro. Maurito si è infortunato nel match tra Galatasaray e Tottenham, vinto dai turchi, il 7 novembre scorso. Per lui la stagione in campo è finita.

    L’ortopedico Guillermo Botto si è preso cura del calciatore

    Guillermo Botto, ortopedico specialista in traumatologia, artroscopia, un vero mago per i legamenti, si è preso cura dello sportivo. Icardi è ricoverato al Sanatorio Las Lomas a San Isidro, in provincia di Buenos Aires. Sul social condivide alcune immagini in cui è a letto dopo l’intervento. Sorride e fa il segno dell’okay col pollice alzato: è andato tutto bene.

    Il 31enne sotto i ferri dopo la rottura del legamento crociato e del menisco del ginocchio destro. Si è infortunato nel match tra Galatasaray e Tottenham, vinto dai turchi, il 7 novembre

    Mauro mostra la sua gamba completamente fasciata e monitorata con uno strumento elettronico. “Grazie caro Guille e grazie a tutto lo Staff che ha lavorato a questa operazione per la riuscita. Voglio anche ringraziare la mia grande famiglia del Galatasaray per aver tenuto d’occhio ogni dettaglio e aver organizzato tutto. Torno presto”, scrive. LEGGI TUTTO

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    Wanda Nara e Mauro Icardi, prima foto insieme ‘da famiglia’ dopo l’annuncio della separazione: sono tornati una coppia? 

    Buenos Aires per andare dalla 37enne
    Un cucciolo di bassotto arlecchino, le due figlie insieme e i sorrisi: ci hanno ripensato?

    Solo due giorni fa lui si era fatto vedere nelle storie mentre arrivava nella sua Argentina, a Buenos Aires, direttamente dalla Turchia, dove gioca con la maglia del Galatasaray. Mauro Icardi condivide sul social la prima foto insieme a Wanda Nara, uno scatto ‘da famiglia’, dopo l’annuncio della separazione dello scorso luglio. Ci sono loro e una delle due figlie con il cagnolino. Sono tornati a essere una coppia? Loro non lo svelano, ma tutto lascia supporre di sì.
    Wanda Nara e Mauro Icardi, prima foto insieme ‘da famiglia’ dopo l’annuncio della separazione: sono tornati una coppia? 
    Il bomber ex Inter 31enne potrebbe essere volato dalla showgirl 37enne per stare insieme alle due figlie che ha avuto da lei, Francesca, nata nel 2015, e Isabella, venuta al mondo nel 2016. Wanda era già madre di Valentino (2009), Benedicto (2010), e Constantino (2012), avuti dall’ex marito Maxi Lopez. Lascia, però, pensare la scelta di prendere un cucciolo di bassotto arlecchino, a cui sia la Nara che il calciatore sembrano essere molto legati. Come pure il fatto che Maurito si lasci ammirare mentre è in camera da letto, sul lettone, a giocare col quattro zampe.
    Wanda risponde alle domande dei follower, ma non a quelle sul marito, che parrebbe non più così ‘ex’. Dice che i figli sono il suo “tutto”, parla del lavoro. Della relazione sentimentale con Icardi e del possibile ritorno di fiamma (sarebbe il secondo) non una parola. E non rimane che attendere ancora per comprendere con pienezza quel che accade tra i due.  LEGGI TUTTO

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    ‘Andrò a vivere nella mia casa di Buenos Aires’: Wanda Nara svela i suoi piani dopo la separazione da Mauro Icardi

    La 37enne nelle sue stories Instagram rivela che lascerà l’Italia al momento
    Nessun amore nuovo per l’argentina, al momento per lei c’è solo il lavoro

    Wanda Nara lascia l’Italia e torna in Argentina. Dopo la separazione da Mauro Icardi la 37enne tornerà a Buenos Aires con i figli Valentino, Benedicto e Constantino (avuto dal Maxi Lopez) e Francesca e Isabella, nate dal matrimonio con Mauro. Lo rivela nelle sue stories di Instagram rispondendo alle domande dei followers. E’ un momento difficile e non lo nasconde, ma sente di aver fatto la scelta giusta: ”I miei figli sono felici e anche io mi sveglio così. Andrò a vivere nella mia casa di Buenos Aires. Non ho voglia di conoscere nessuno al momento perché  ho tanto lavoro e sono focalizzata sul mio di cuore”.
    Wanda Nara è pronta a tornare in Argentina
    Qualche giorno fa aveva ufficializzato la fine del matrimonio con il calciatore:  “Sono separata, per motivi personali e di salute ho provato ancora una volta”. Non ha voluto fornire altri dettagli, ma ha promesso che a breve racconterà altro di questa separazione che non è proprio un fulmine a ciel sereno. Il rapporto tra Wanda Nara e Mauro Icardi ha iniziato a scricchiolare nel 2021, in seguito a un tradimento divenuto presto di dominio pubblico e che ha minato il rapporto tra la soubrette e il calciatore.
    L’argentina tornerà a Buenos Aires
    I due erano tornati insieme e sembravano felici, poi lo choc della diagnosi ricevuta da lei: leucemia mieloide cronica. Adesso, però, la storia d’amore è giunta definitivamente al capolinea. Non ci sarebbe più margine di recupero. LEGGI TUTTO

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    ”A quando il prossimo fidanzato?”: Belen risponde a questa domanda e gela la follower, le sue parole

    La showgirl non rimane in silenzio e replica ancora una volta a chi la critica o ironizza
    La 39enne si definisce una “formica viaggiatrice”: è nuovamente in pausa da Milano

    Si è nuovamente presa una pausa da Milano. Belen sul social si definisce una “formica viaggiatrice”. Si fa vedere dai fan con l’amica Matilde Bruzzone e poco le importa delle critiche che riceve. Replica ai suoi detrattori che addirittura per offenderla la chiamano impietosamente ‘cornuta’. C’è chi le domanda, ironizzando: “A quando il prossimo fidanzato?”. La Rodriguez risponde a questa domanda e gela la follower: le sue parole sono secche e lapidarie. Semplicemente dice: “Fatti miei”.
    ”A quando il prossimo fidanzato?”: Belen risponde a questa domanda e gela la follower, le sue parole
    Tra chi la segue, c’è chi la difende a spada tratta. “Che tristi commenti…bevetevi un buon bicchiere di vino e sorridete alla vita. Se non vi piace, non seguite, basta negatività”, sottolinea una donna. Belen legge e precisa: “Aggiungerei fate un po’ di sesso”. La 39enne si lascia scivolare tutto addosso.
    La showgirl non rimane in silenzio e replica ancora una volta a chi la critica o ironizza
    La 39enne lancia a sua volta stilettate agli haters
    Belen ha vicina Matilde. A lei fa una dedica e scrive: “Sei un dono meraviglioso che la vita mia ha dato. Quanto é vero che…… quando uno trova un amico trova un tesoro”. Tra i seguaci una fa notare: “Poi non appena si fidanza dimentica amiche e figli”. La showgirl ribatte: “Che commento povero, privo d’anima. Mi dispiace quando leggo queste cose perché me ne accorgo che chi lo fa sta soffrendo molto. Ti sto vicina e ti abbraccio forte, ti mando amore! Spero tu lo possa sentire anche nella distanza”.
    Provano a ferirla, ma la Rodriguez non si lascia abbattere
    L’argentina non ci sta. Su Elio Lorenzoni e la fine della loro storia non dice una parola. “A quando il prossimo boyfriend?”, gli domanda una, pensando di darle una stoccata terribile. Lei non si scompone. “Sono fatti miei”, controbatte. E la finisce lì. LEGGI TUTTO

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    Perché si parla di un’allerta dengue

    Caricamento playerMartedì il ministero della Salute ha innalzato il livello di allerta legato alla diffusione della dengue dall’estero, soprattutto in seguito al significativo aumento di casi di questa malattia in Brasile e in altri paesi del Sudamerica. L’innalzamento dell’allerta è stato segnalato da alcuni giornali talvolta con toni allarmati, ma al momento non ci sono particolari rischi per la diffusione in Italia della malattia, che viene trasmessa da alcune specie di zanzare.
    SudamericaSecondo i dati diffusi all’inizio della settimana dal ministero della Salute brasiliano, nel paese sono stati rilevati oltre 512mila casi di dengue (tra confermati e probabili) da inizio anno, e almeno 75 morti causati dalla malattia. Le autorità sanitarie stanno inoltre effettuando verifiche su altri 340 decessi che potrebbero essere ricondotti a infezioni di dengue. Il maggior numero di casi rispetto alla popolazione è stato registrato nella capitale Brasilia, con quasi 2.300 infezioni da dengue ogni 100mila abitanti. La situazione è stata definita preoccupante da esperti e osservatori, ma il problema non riguarda unicamente il Brasile.
    In Sudamerica è estate e c’è di conseguenza una maggiore circolazione di zanzare (nei paesi tropicali dove il clima è mite per buona parte dell’anno il problema è sentito anche in altri periodi). Nelle ultime settimane i casi di dengue sono sensibilmente aumentati anche in Argentina, Uruguay e Paraguay. Il ministero della Salute argentino ha segnalato quasi 40mila casi da metà dello scorso anno a inizio febbraio, e 29 morti dovute alla malattia nel medesimo periodo. L’incidenza è stata di 86 casi ogni 100mila persone ed è stata confermata la presenza della malattia in buona parte delle regioni del paese.
    La dengue è tra le malattie più diffuse nei climi tropicali e subtropicali. Fare una stima accurata di quanti casi ci siano ogni anno a livello globale è molto difficile, perché nella maggior parte dei casi la malattia non causa sintomi e chi contrae l’infezione non si accorge di averla. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che ci siano tra i 100 e i 400 milioni di infezioni da dengue all’anno, ma ultimamente ha segnalato un aumento dei casi e il rischio concreto che la malattia diventi un problema globale anche a causa dell’aumento della temperatura legato al cambiamento climatico. Più aree geografiche diventano calde e umide e di conseguenza in più zone aumentano le popolazioni di zanzare, responsabili della trasmissione della malattia.
    Dengue e zanzareCi sono almeno quattro virus simili tra loro (più un quinto che si sta valutando di aggiungere alla lista) che causano la dengue. La trasmissione del virus avviene attraverso le punture delle zanzare, mentre non sono noti casi di contagio diretto tra esseri umani. Una persona infetta viene quindi punta da una zanzara che pungerà poi un’altra persona, trasmettendo in questo modo il virus.
    Nei casi in cui la dengue causa sintomi, si hanno di solito febbre, mal di testa, dolori muscolari e intorno agli occhi; alcune persone sviluppano anche nausea e vomito, o ancora uno sfogo cutaneo con irritazioni in varie parti del corpo. La diagnosi non è sempre semplice, soprattutto nei paesi dove la malattia non è normalmente presente e viene quindi ritenuta meno probabile rispetto ad altre, ma ci sono test che possono essere effettuati per cercare tracce del virus nel sangue oppure gli anticorpi specifici che il sistema immunitario sviluppa per contrastarlo.
    Non essendoci una cura vera e propria, la dengue viene trattata con una “terapia di sostegno”: si lascia che siano le difese dell’organismo a superare l’infezione, aiutandolo con un’adeguata somministrazione di liquidi e se necessario di farmaci per ridurre l’entità dei sintomi. In casi molto rari si può sviluppare una febbre emorragica, che può portare a pericolose emorragie interne con uno shock circolatorio ed eventualmente la morte. È stato riscontrato un maggior rischio di avere complicazioni per chi si era già ammalato di dengue in passato, ma con un tipo di virus diverso da quello della nuova infezione.
    Le specie di zanzara note per fare da vettore della dengue sono Aedes aegypti e Aedes albopictus. La prima viene spesso chiamata “zanzara della febbre gialla” ed è la causa anche della trasmissione della malattia Zika, della chikungunya e della febbre gialla; la seconda è conosciuta soprattutto come “zanzara tigre” per via delle sue striature bianche e nere: è indigena delle aree tropicali e subtropicali, ma si è ormai adattata a vivere in zone relativamente più fredde ed è diffusa in diversi paesi europei.
    Dengue in ItaliaDi dengue in Italia si era parlato molto all’inizio di settembre del 2023 in seguito ad alcuni casi autoctoni rilevati in provincia di Lodi e in seguito in altre zone della Lombardia. I casi erano stati osservati con attenzione perché non derivavano da persone ritornate da un viaggio all’estero, dove può accadere che si contragga un’infezione, ma da persone che erano state infettate mentre si trovavano nella zona. A scopo di prevenzione, erano state effettuate attività di bonifica per ridurre le popolazioni di zanzare e il rischio di nuovi casi.
    VaccinoOltre al controllo della popolazione di zanzare e all’impiego di rimedi per ridurre il rischio di essere punti, da qualche tempo sono disponibili alcuni vaccini contro la malattia. Lo sviluppo di un vaccino ha richiesto diverso tempo, perché era difficile ottenere un prodotto che fosse efficace contro la maggior parte dei virus che possono causare la malattia. Il più recente e che si è dimostrato efficace contro i quattro tipi di virus è stato sviluppato e prodotto dall’azienda farmaceutica giapponese Takeda. In seguito ai risultati positivi ottenuti nei test clinici, nel 2022 è stato autorizzato per il suo impiego nell’Unione Europea e ha ricevuto l’approvazione anche in Brasile e Argentina, ora impegnati a vaccinare la popolazione visto l’aumento notevole dei casi degli ultimi mesi.
    In Italia il vaccino prodotto da Takeda sarà messo a disposizione della popolazione dalla prossima settimana, tramite l’Istituto Spallanzani di Roma, centro di riferimento per le malattie infettive nel nostro paese. Sarà somministrato nell’ambulatorio di malattie tropicali, ma solo su richiesta e attraverso un sistema di prenotazione.
    AllertaAl momento il vaccino è indicato per chi abbia intenzione di recarsi in luoghi dove c’è una forte presenza di dengue, mentre non ci sono motivi per la popolazione generale per vaccinarsi visto che i casi autoctoni nel nostro paese sono stati finora rari. L’innalzamento dell’allerta deciso dal ministero della Salute riguarda le procedure che vengono attuate soprattutto nei porti e negli aeroporti per ridurre la presenza delle zanzare, in modo che non ci siano insetti infetti provenienti dai paesi attualmente più a rischio.
    Molte procedure sono già normalmente previste per evitare contaminazioni di vario tipo, ma la circolare invita a «vigilare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili» e di «valutare l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori ed altri infestanti e di disinfestazione». L’invito è rivolto agli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera, che sono competenti per la vigilanza su ciò che arriva attraverso i cosiddetti “Punti di ingresso italiani”.
    Il fatto che sia stata alzata l’allerta riguarda quindi una riduzione del rischio su eventuali contagi provenienti dall’estero, in una fase in cui la dengue è molto diffusa soprattutto in alcuni paesi del Sudamerica. È una procedura prevista in casi come questi, ma non implica che ci siano pericoli immediati per la popolazione nel nostro paese. LEGGI TUTTO

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    ”Sono caduta in basso, ero alla frutta”: Belen torna a parlare del suo periodo nero via social

    La showgirl 39enne in Argentina accanto a Elio e agli affetti più cari sorride
    “Mi sono rialzata con una diversa consapevolezza”, ammette. Per lei l’amore vince sempre

    Belen Rodriguez torna a parlare della depressione che ha rischiato di farla precipitare, quel periodo nero arrivato quando il rapporto con l’ex marito Stefano De Martino è andato definitivamente in frantumi, anche a causa dei presunti tradimenti del 34enne, quelli che lei ha raccontato senza filtri in tv a Domenica In. “Sono caduta in basso, ero alla frutta”, confessa a una follower, intervenendo in prima persona sul suo profilo social.
    ”Sono caduta in basso, ero alla frutta”: Belen torna a parlare del suo periodo nero via social. Ora accanto a Elio sorride
    Una donna le scrive: “Qualche tempo fa non mi andava più di seguirti. Poi sei mancata per un po’, sei tornata semplicemente vera, una mamma che ama i suoi figli e che sta ancora cercando la sua tranquillità sentimentale”. L’argentina, in grande sincerità, replica: “Ti svelo un segreto, manco io volevo seguirmi più, ero alla frutta. Adesso mi voglio bene di nuovo. Sono caduta in basso ma mi sono rialzata con una diversa consapevolezza. Quindi ti dico viva gli errori commessi, brindo alle nostre fragilità, ai nostri sbagli, perché se li guardiamo in faccia senza paura ci insegnano a essere migliori”.
    In un commento la showgirl 39enne risponde a una follower
    Poco dopo la showgirl 39enne aggiunge: “Anche io mi piaccio così. Non sopportavo più la mia vecchia Belen! L’ho salutata per bene”. A corredo mette una emoticon di una faccina con gli occhi a cuoricino. Adesso è serena. In Argentina, accanto ai figli, ai suoi affetti famigliari più cari e al fidanzato Elio Lorenzoni, Belen riassapora il gusto delle cose semplici, ma reali. Lontana dalla tv, si riprende i suoi spazi vitali e sorride.
    In Argentina col 41enne, i figli e i famigliari è felice
    La Rodriguez non ha paura delle critiche, che immancabilmente le arrivano ogni giorno. Non la segnato più così tanto. A un’altra ammiratrice sottolinea: “Non è facile non sentire i maligni. Ma l’amore vince sempre, di questo ne sono convinta”. E’ ‘rinata’, così fa capire. LEGGI TUTTO

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    Anche sulle Ande ha fatto molto caldo, sebbene sia inverno

    Tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto, quando nell’emisfero australe è inverno, un’ondata di calore ha interessato varie parti del Sud America meridionale, facendo registrare temperature particolarmente elevate sia in Cile che in Argentina e causando una notevole fusione della neve sulle Ande.South America is living one of the extreme events the world has ever seenUnbelievable temperatures up to 38.9C in the Chilean Andine areas in mid winter ! Much more than what Southern Europe just had in mid summer at the same elevation: This event is rewriting all climatic books pic.twitter.com/QiiUKllWWP— Extreme Temperatures Around The World (@extremetemps) August 1, 2023Il primo agosto a Buenos Aires sono stati misurati 30 °C, la temperatura più alta mai registrata nei 117 anni di misurazioni del Servicio Meteorológico Nacional: in media ad agosto nella capitale argentina le temperature massime si aggirano intorno ai 17 °C e il precedente record di temperatura per il primo di agosto era di 24,6 °C. Lo stesso giorno a Santiago del Cile sono stati registrati 23 °C, quasi 7 °C al di sopra dei valori medi per questo periodo dell’anno. In altre località dei due paesi si sono raggiunti anche 37 o 39 °C.Raul Cordero, climatologo dell’Università di Santiago, ha detto a Reuters che ci sono state anomalie di temperatura rispetto alle medie anche di 15 °C. Sulle Ande l’effetto delle temperature si è visto in modo particolare nel parco naturale cileno di Yerba Loca, dove a 2.700 metri di altitudine si trova una stazione meteorologica dell’Università di Santiago ed è stata osservata una ingente fusione della neve nel giro di una settimana.En cuestión de días desapareció la Nieve estacional alrededor de nuestra estación de monitoreo “nival” en #LosAndes (2600 m snm, frente a Santiago🇨🇱)👇En pleno invierno austral, intensa #OlaDeCalor🔥eliminó la Nieve andina por debajo de los 3000 m snm en Chile central. pic.twitter.com/OygwvkDGQn— Antarctica.cl (@Antarcticacl) August 2, 2023La fusione della neve è particolarmente preoccupante perché negli ultimi anni anche parte del Cile, dell’Argentina e di altri paesi sudamericani è stata interessata da una siccità; e se si scioglie troppa neve in inverno significa che la prossima estate ci sarà meno acqua. Parlando con il quotidiano cileno La Tercera, Cordero ha detto che in primavera ed estate potrebbero esserci anche dei problemi di approvvigionamento per l’acqua potabile nelle grandi città del Cile centrale.L’ondata di calore è stata causata da un anticiclone, cioè una zona di alta pressione atmosferica associata al bel tempo, particolarmente persistente che è rimasto sul versante orientale delle Ande per vari giorni. È probabile che questo fenomeno meteorologico si possa ricondurre all’influenza del cosiddetto “El Niño”, quell’insieme di fenomeni atmosferici che si verifica periodicamente nell’oceano Pacifico e influenza il clima di gran parte del pianeta ma soprattutto quello dei paesi sudamericani e del Sud-Est asiatico. Proprio per via della presenza di El Niño, che secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale è ufficialmente tornato a giugno, si prevede che nell’emisfero australe la prossima estate (quando in Italia sarà inverno) sarà particolarmente calda.2AGO | #Temperaturas máximas de ayer (°C)🌡️🔥Rivadavia 39Las Lomitas 36,8Tartagal 36,8Presidencia Roque Sáenz Peña 36,5Ceres 36Villa María del Río Seco 35,5Reconquista 35,2Resistencia 35,2Sunchales 34,8Rafaela 34,5Orán 34,1Sgo del Estero 33,8 pic.twitter.com/rWpRHO60YG— SMN Argentina (@SMN_Argentina) August 3, 2023Già all’inizio di luglio parte del Sud America era stata interessata da un’ondata di calore che aveva influito parecchio sulle temperature medie dell’emisfero australe: il 4 luglio la temperatura media dell’emisfero aveva superato di 1 °C la media dello stesso giorno per il periodo dal 1979 al 2000; non era mai successo in nessun altro giorno che ci fosse un’anomalia di temperatura superiore a 1 °C rispetto alle medie 1979-2000. Anche questa parte del mondo è interessata dalle conseguenze del riscaldamento globale causato dalle emissioni di gas serra umane, tuttavia per via della conformazione geografica dei continenti meridionali finora si sono visti maggiori record di temperature nell’emisfero boreale. LEGGI TUTTO