”Non vedo l’ora di raggiungerti”: il padre di Andrea Delogu, Walter, ricorda il figlio Evan, deceduto ieri a soli 18 anni
In un lungo post su FB l’uomo rivela tutto il suo dolore e la sua devastazione
Venderà la moto, dopo averla rimessa a posto: “Non riuscirei più a vederla o guidarla”
Sono ore strazianti. Il padre di Andrea Delogu, Walter, ricorda il figlio Evan, deceduto ieri a soli 18 anni in un incidente stradale a Bellaria Igea Marina, dopo aver perso il controllo della moto che stava guidando. In un lungo post su Facebook parla del suo ragazzo. Il cuore è in pezzi. “Non vedo l’ora di raggiungerti”, scrive.
”Non vedo l’ora di raggiungerti”: il padre di Andrea Delogu, Walter, ricorda il figlio Evan, deceduto ieri a soli 18 anni
Condivide foto del suo ragazzo, che ammirava tantissimo. “Perché il destino che avrebbe dovuto colpire me, ha preso te. Non me lo so spiegare. Il dono che mi hai fatto è che non temo più la morte, non vedo l’ora di raggiungerti”, confessa angosciato.
Poi parla di Evan. “Vi dico chi era mio figlio… Faceva le serali, studiava Alberghiero di mattina si allenava in palestra, poi faceva da mangiare per noi se ero occupato e se la mamma era al lavoro… Quando si alzava da tavola chiedeva il permesso, lavava i piatti e poi si riposava un po’. Ha da sempre lavorato in estate da Massimo al bagno 75 e mai ci ha chiesto un euro, si comprava tutto lui col suo stipendio, pure quella maledetta moto”, rivela Walter.
In un lungo post su FB l’uomo rivela tutto il suo dolore e la sua devastazione. In foto il ragazzo con la sorella
“Mi traduceva dall’inglese articoli di nuove droghe pericolose, che servivano a me alle conferenze che faccio nelle scuole per prevenire disgrazie di questa maledizione… Non beveva, non fumava e a volte lo prendevo in giro, dicendogli o che era un talebano o un angelo… Ho capito ieri chi eri tu… Un angelo”, prosegue il genitore, devastato dalla perdita.
“…Amore mio perché ci hai lasciato, ci sarà un motivo, fammelo sapere presto ti prego… Ho dormito nel tuo letto stanotte, perdonami, ora te lo metto a posto… Ti abbraccia la mamma e tua sorella… La tua amata moto la farò aggiustare e la venderò, so quanto impegno e soldi ci hai messo in quel bolide (come lo chiamavi tu), quindi non la farò demolire, scusami, ma non riuscirei più a vederla o guidarla… La tua macchina arriverà venerdì, venderemo la nostra e terremo la tua per sempre… A presto amore, tra non molto ti raggiungerò e rideremo insieme, come sempre. E ora ti mando un bacio con la mamma e la tua amata sorellina, come la chiamavi tu. Lassù in Paradiso fatti valere”, conclude Walter. LEGGI TUTTO
 
 
