”Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato ingrato”: Alfonso Signorini prende le distanze dal gossip, vorrebbe fare il divulgatore culturale
“Se a 61 anni fossi ancora lì a entusiasmarmi per l’uomo nuovo della Rodríguez mi metterei tristezza”
“Ovviamente dentro rimango una serva e se c’è da spettegolare non mi tiro indietro”
Alfonso Signorini ora che è un uomo maturo prende le distanze dal gossip. In un’intervista a La Repubblica svela che vorrebbe fare il divulgatore culturale. “Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato un ingrato”, confessa il giornalista e conduttore.
”Ho tagliato i ponti, tanto da essere considerato ingrato”: Alfonso Signorini prende le distanze dal gossip, vorrebbe fare il divulgatore culturale
Prima di farsi fare le domande dal giornalista, Alfonso ha chiarito: niente gossip. Ne spiega il motivo: “Questo perché se il vostro scopo fosse stato chiedermi dell’ultimo amore segreto di Belén avrei declinato, anche perché quel mondo mi diverte sempre meno. Insomma, se a 61 anni fossi ancora lì a entusiasmarmi per l’uomo nuovo della Rodríguez mi metterei tristezza da solo, la stessa che mi trasmettono certi coetanei che ballano sui tavoli a Saint-Tropez”.
“Ovviamente dentro rimango una serva e se c’è da spettegolare non mi tiro indietro, ma lo faccio su altri tipi di persone – chiarisce Signorini – Diciamo che il termometro della mia curiosità si è spostato e vorrei crescere un po’. Anche perché credo di avere parecchie frecce nella faretra: ad esempio, sarei un ottimo divulgatore culturale”. Per lui non ci sono dubbi. Il gossip, in generale, è stato usato come “strumento di ricatto, potere e sopraffazione e nel caso migliore, un passatempo per riempire l’horror vacui delle nostre esistenze”.
Gli viene chiesto come si sia ‘salvato’ da un mondo che è anche suo. Alfonso precisa: “Tagliando i ponti, tanto da essere considerato ingrato. Ma fin dall’inizio mi son reso conto che se volevo sopravvivere, salvare la mia coscienza e custodire la mia profondità, avrei dovuto farlo. Quel mondo, che mi ha sedotto e ci ha sedotti, in fondo mi deprimeva. Non vedevo divertimento nelle sciabolate, nei frigoriferi pieni, nei trenini: ci vedevo pochezza ed era tutto farlocco. Una notte a casa di Lele Mora, quando tutti se ne andarono e mi chiese di restare un po’ per fargli compagnia, crollò sul divano e restai lì a vederlo russare. Vidi la solitudine del re”. LEGGI TUTTO