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    Elezioni comunali, Monfalcone si conferma roccaforte della Lega: flop della lista islamica

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaVittoria schiacciante del centrodestra a Monfalcone (Gorizia). Luca Fasan (candidato della Lega sostenuto da tutto il centrodestra) si è imposto con il 70,9% (pari 8.272 voti). Distanziato Diego Moretti (26,2%; 3.057 voti), capogruppo Pd in Consiglio Fvg e candidato del Pd e altre 3 liste. Solo il 2,9% e 343 voti a Bou Konate, candidato della lista islamica Italia Plurale. Quella che doveva essere la novità di queste elezioni amministrative si è rivelata insomma un flop.Flop della lista islamica Italia pluraleCandidato sindaco della lista (che conta 18 nomi) è Bou Konate, ingegnere venuto dal Senegal che ha già un passato politico proprio a Monfalcone, dove era stato assessore al Lavori pubblici nel 2001. Monfalcone è una roccaforte del Carroccio. Il Comune è stato guidato nell’ultimo decennio dalla leghista Anna Maria Cisint (ora europarlamentare a Strasburgo), che ha chiuso le moschee abusive, vietato il bagno alle donne vestite, tolto le panchine agli immigrati irregolari. E che ha commentato così il risultato elettorale: «La lista islamica la rimandiamo al mittente, anche se apre un tema importante, quello dell’islamizzazione che ormai è una realtà e che io combatto insieme ad altri perchè soltanto così noi come città e come popolo potremo avere un futuro». A Monfalcone la Lega è primo partito con il 31%. A seguire la lista civica Fasan sindaco con il 24%. Distanziati nel centrodestra FdI (9,7%) e Forza Italia (5,7%). Nel centrosinistra il Pd è al 10,7%.Loading…A Monfalcone alta concentrazione di stranieri residenti: la metà del BanglaseshMonfalcone ha una delle percentuale più alte di stranieri residenti: sono 10mila (lavorano quasi tutti nel grande polo industriale di Fincantieri), pari al 33% della popolazione totale. E di questi circa la metà, circa 5mila, sono del Bangladesh, Paese a stragrande maggioranza islamica.Vittoria del centrodestra anche Il centrodestra vince anche a Pordenone, dove le consultazioni comunali sono state convocate anticipatamente per l’elezione a eurodeputato del sindaco Alessandro Ciriani (Fratelli d’Italia). Il candidato Alessandro Basso, consigliere regionale in carica di Fratelli d’Italia, sostenuto da 5 liste di area, a due terzi dello spoglio, è ben oltre il 50%. Mentre il consigliere regionale in carica del Pd, Nicola Conficoni, appoggiato da 5 liste di area, è sotto il 40% LEGGI TUTTO

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    Legge Morandi, ok Mattarella a norma per vittime crolli ma segnala contrasti con Costituzione

    Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaIl presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la Proposta di legge per il riconoscimento di benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale, detta “legge Morandi” ma ha accompagnato la firma con una lettera ai presidenti di Camera e Senato e alla premier Giorgia Meloni nella quale segnala alcune “discriminazioni” nel provvedimento che andranno sanate. La legge è stata approvata dalle Camere lo scorso 20 marzo.Mattarella: discriminate unioni civili rispetto a matrimonio Loading…La pdl sul ristoro ai parenti delle vittime di crolli di strade e autostrade contiene una norma “discriminatoria” delle unioni civili rispetto al matrimonio, nonché «una inaccettabile discriminazione tra i figli delle vittime sulla base dello stato civile dei genitori». Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera indirizzata ai presidenti di Camera e Senato per la promulgazione del provvedimento.Problematica previsione di fondi limitati«L’articolo 4 demanda a norme secondarie il compito di individuare gli eventi dannosi – presenti e futuri – nonché i soggetti aventi diritto ai benefici economici previsti, attribuendo a tali fonti ampio margine di discrezionalità. Tale previsione non appare in linea con il sistema costituzionale» scrive il capo dello Stato Sergio Mattarella nella lettera con la quale ha accompagnato la firma della proposta di legge sul Ponte di Genova. «Come costantemente affermato dalla Corte costituzionale – aggiunge – la fonte primaria deve assicurare una disciplina sufficientemente dettagliata della materia in ordine ai criteri di esercizio della discrezionalità amministrativa. Va considerato, inoltre, che la legge è finanziata attraverso limiti di impegno – 7,1 milioni per il 2025 e 1,6 milioni a decorrere dal 2026 – e il disporre di risorse limitate rende ancora più problematico l’esercizio della predetta discrezionalità al fine di garantire il soddisfacimento dei diritti»Governo e Camere diano attenzione a rilievi   LEGGI TUTTO

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    Schlein prosegue i confronti, sui dazi ci sarà proposta Pd

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaDopo Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, prosegue il giro di incontri della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein con imprenditori e parti sociali «per approfondire le conseguenze della politica dei dazi, la situazione economica del Paese e illustrare le proposte del partito». Dopo l’incontro di giovedì scorso con imprese e sindacati, oggi sarà la volta dei rappresentanti del mondo dell’agricoltura, delle associazioni cooperative, di artigiani e pmi.Il senso delle cosultazioniVere e proprie consultazioni, vengono definite al Nazareno, che vogliono «intervenire davanti all’immobilismo del Governo» e fornire una risposta concreta all’emergenza economica da «affinare e tradurre» in proposte da subito efficaci.Loading…L’esempio spgnolo di SanchezI dem, ricordando l’immediatezza della risposta della Spagna di Sanchez che ha messo in campo 14 miliardi (oltre la metà di risorse fresche), sottolineano come la loro iniziativa intenda supplire a ciò che il governo non ha fatto: «ha sentito soltanto le imprese, cosa che facciamo anche noi», «ma ignorando i rappresentanti dei lavoratori». E’ stato «un Governo fermo, che ha aspettato troppo» e che «ha fatto trovare il paese impreparato», denunciano.Le proposte in via di definizione«Abbiamo bisogno di reagire», aveva detto Schlein dando il via al giro di consultazioni, individuando nello stop alle delocalizzazioni, nell’adeguamento dei salari (e specificatamente nel salario minimo), nei rinnovi contrattuali e nella sterilizzazione del caro bollette i campi su cui concentrare da subito l’attenzione. Tanti, troppi, denuncia il Partito democratico, sono i casi di sovra indebitamento delle famiglie italiane. E a loro, oltre che al mondo produttivo, «occorre avanzare proposte e offrire strumenti efficaci di prevenzione e tutela». Una piattaforma di proposte, confidano al Nazareno, che passa anche da «un piano di investimenti comuni europei» e «un grande piano industriale» e che “può anche diventare un macrotema di opposizione unitaria» LEGGI TUTTO