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    È morto Paolo Spada, il medico delle “Pillole di ottimismo” durante il Covid

    Malato da tempo, il dottor Paolo Spada – chirurgo vascolare – ha lasciato un’impronta significativa nel mondo della medicina e della comunicazione. Addio a Paolo Spada – Nanopress.itDocente presso la Clinica Humanitas di Rozzano, le sue “Pillole di ottimismo” hanno raggiunto quasi 200.000 persone sui social media durante la pandemia.Addio al dottor Paolo SpadaAddio al dottor Paolo Spada, chirurgo vascolare e docente alla Clinica Humanitas di Rozzano, Milano. Durante la pandemia da Covid-19, era diventato famoso per la sua rubrica “Pillole di ottimismo”, in cui cercava di offrire una visione positiva senza nascondersi dietro frasi generiche come “andrà tutto bene”. Il medico, vista anche la sua professione, basava la sua fiducia sulla scienza e la comunicazione chiara. Malato da tempo, la sua esperienza personale gli ha insegnato l’importanza di dare un significato alla vita e di viverla appieno, come lui stesso più volte ha ribadito. Spada credeva che la comunicazione fosse fondamentale nel rapporto tra medico e paziente. Non si trattava solo di curare il corpo, ma anche di fornire conforto e supporto emotivo.Inoltre, il dottor Paolo Spada aveva a cuore i giovani. Li incoraggiava a superare i propri limiti e a osare. Per coloro che desideravano intraprendere la professione medica, suggeriva di fare volontariato in ambulanza. Questa esperienza avrebbe permesso loro di acquisire competenze sanitarie, aiutare gli altri e fare nuove amicizie.Le sue “Pillole di ottimismo” hanno raggiunto quasi 200.000 persone sui social media durante la pandemia, fornendo informazioni importanti e rassicurazioni. Paolo Spada rimarrà un punto di riferimento importante per molti, sia come medico che come essere umano che ha saputo comunicare con chiarezza e semplicità.“Un Doc pieno di umanità, un uomo pieno di interessi e di grandi passioni che ha saputo illuminarci e guidarci con le sue “pillole di ottimismo” quotidiane – ogni giorno- durante la pandemia. Aspettavamo i tuoi dati ogni sera tutte insieme, per capire e imparare cosa fosse la pandemia e cosa sarebbe successo… ci hai insegnato e confortato tanto” si legge in uno dei tanti messaggi condivisi sul web in ricordo del professionista prematuramente scomparso. LEGGI TUTTO

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    Weekly Beasts

    A Tocaima, in Colombia, c’è un centro che si occupa di curare animali sequestrati dalla polizia, feriti o abbandonati, e da cui vengono le foto di due piccolissimi opossum, un porcospino, un gufo e due cappuccini dalla faccia bianca che fanno parte degli animali di questa raccolta. Ci sono anche un leone evacuato da uno zoo di Rafah a causa degli attacchi israeliani e spostato in un rifugio a Khan Younis e una gazzella in un campo di grano vicino al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Per finire: api mellifere, una formica, e il cane di Demi Moore che è stato fotografato al photocall di The Substance al festival di Cannes. LEGGI TUTTO

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    Dramma all’Air Show prima delle Frecce Tricolori: uomo muore investito da una cisterna

    La manifestazione, che era prevista per le 12 di questa mattina, è stata annullata. Sul posto è atteso l’arrivo del magistrato di turno.Incidente all’Air show – Nanopress.itStando a quanto riferito da rete8, la vittima sarebbe il pilota dell’aereo. Incidente all’Air show all’AquilaUna persona è morta investita da un mezzo pesante in fase di manovra durante la prima giornata dell’Air show all’aeroporto deiParchi di Preturo, frazione a ovest dell’Aquila. Sul posto gli operatori del 118 con l’elisoccorso e le forze dell’ordine per gli accertamenti. È atteso anche l’arrivo del magistrato di turno. Alle 12 era previsto il sorvolo di prova delle Frecce Tricolori. La manifestazione è stata annullata.Notizia in aggiornamento.  LEGGI TUTTO

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    Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fame: «Vuole andare in palestra, ha bisogno di sostentamento per allenarsi»

    Alessia Pifferi, la 38enne condannata all’ergastolo per l’omicidio della piccola Diana, ha ripreso ad alimentarsi, dopo che – lo scorso lunedì – aveva iniziato uno sciopero della fame.Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fame – Nanopress.itLa donna ha chiesto di poter utilizzare la palestra per un’ora al giorno e il permesso le è stato accordato.Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fameAlessia Pifferi, la 38enne condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, avrebbe concluso lo sciopero della fame in carcere a Milano. Secondo relazioni interne del penitenziario di San Vittore, dove la donna è detenuta, ha chiesto e ottenuto il permesso per un’ora di palestra al giorno e, di conseguenza, ha ripreso a nutrirsi per poter sostenere gli allenamenti. Inoltre, una recente visita psicologica non avrebbe rilevato in lei uno stato di “anti conservativo” né “pentimento” per quanto accaduto.La psicologa Alessandra Bramante, che segue Alessia Pifferi nella sua detenzione, ha espresso la sua opinione riguardo la situazione. Secondo Bramante, la donna potrebbe non essere in grado di pensare a uno sciopero della fame, ma si trova in una situazione depressiva e reattiva a causa del processo che sta affrontando. La psicologa suggerisce che, con questo processo, Alessia potrebbe aver compreso di essere sola al mondo e che la sua bambina, Diana, sarebbe stata l’unica persona che avrebbe potuto starle vicino. L’omicidio della piccola Diana PifferiAlessia Pifferi è stata condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, la piccola Diana. Nel luglio del 2022, la 38enne lasciò la bambina da sola in casa, mentre lei si trovava a Leffe con il suo compagno, al quale aveva detto che la bambina era con la sorella Viviana. Alessia Pifferi condannata all’ergastolo – Nanopress.itQuando, dopo sei giorni, rientrò a casa, Alessia Pifferi trovò la bambina, ormai senza vita, nella sua culletta. L’esame autoptico sul corpicino della bambina ha riscontrato tracce di pannolino nello stomaco della piccola Diana; un tentativo di combattere la fame e la sete che l’hanno uccisa.La donna ha sempre sostenuto di non aver voluto uccidere la sua bambina. Di parere contrario i giudici della corte d’appello di Milano, secondo cui Alessia Pifferi era consapevole che, lasciando la figlia con un biberon di latte, la bambina non avrebbe potuto sopravvivere, come difatti è avvenuto. Nel corso del dibattimento, la sua legale aveva chiesto l’assoluzione per la 38enne, riferendo di un passato di violenze e abbandono, che la madre e la sorella dell’imputata hanno sempre negato. LEGGI TUTTO

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    Omicidio Sofia Stefani, il gip: «Giampiero Gualandi voleva ucciderla, ha simulato l’incidente»

    Secondo il giudice per le indagini preliminari, Giampiero Gualandi avrebbe volontariamente ucciso l’ex vigilessa Sofia Stefani, con cui pare avesse una relazione extraconiugale, che andava avanti da diversi mesi. Sofia Stefani, il gip: «Giampiero Gualandi voleva ucciderla» – Nanopress.itDalle prime indagini sarebbe emerso che la vittima non volesse troncare il rapporto, cosa che invece desiderava fare Gualandi, come confermato i messaggi inviati dall’ex comandante dei vigili alla donna. Il giorno del delitto risultano quindici telefonate partite dal cellulare della vittima verso quello di Gualandi. Secondo il gip, che ha confermato la detenzione per l’ex capo dei vigili urbani, esiste una spiccata pericolosità sociale e il rischio di reiterazione del reato da parte dell’indagato. Omicidio Sofia Stefani, secondo il gip Gualandi voleva ucciderlaNessun incidente. Secondo la ricostruzione fatta dal giudice Domenico Truppa, quando Sofia Stefani e Giampiero Gualandi si sono chiusi in stanza al comando della polizia locale di Anzola, lo scorso 16 maggio, l’uomo aveva già in mente l’omicidio. La discussione tra i due, tra cui pare ci fosse una relazione sentimentale che andava avanti da alcuni mesi, sarebbe stata scatenata dalla volontà della vittima di continuare la storia, mentre Gualandi era esasperato e logorato dalla presenza della donna nella sua vita, tanto da voler chiudere tutti i ponti con lei. A confermarlo i messaggi scoperti sul cellulare dell’uomo.Secondo il gip, che ha confermato la detenzione per l’ex capo dei vigili urbani, esiste una spiccata pericolosità sociale e il rischio di reiterazione del reato da parte dell’indagato. La ricostruzione del delittoStando a quanto ricostruito finora, Gualandi avrebbe pianificato l’azione omicida. Quella mattina ha ritirato la pistola dall’armeria e recuperato la scatola per la pulizia, predisponendo una linea di difesa. Quando Sofia Stefani è arrivata in ufficio, Gualandi l’ha uccisa e ha raccontato che il colpo era partito per sbaglio. A quel punto ha allertato il 118, per chiedereI messaggi tra i due nei giorni precedenti al delitto avrebbero confermato le intenzioni di Gualandi. La mattina in cui l’ex vigilessa è stata uccisa, dal cellulare della vittima sono state effettuate quindici chiamate a quello dell’indagato. Gualandi avrebbe premuto il grilletto per “chiudere definitivamente i conti con una persona che lo ossessionava da alcuni mesi in maniera incessante”. Intanto, mentre prende il via l’esame autoptico sul corpo della vittima, il legale di Giampiero Gualandi ha già annunciato che, la prossima settimana, verrà depositato il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione del suo assistito o la misura degli arresti domiciliari. LEGGI TUTTO

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    L’influencer Siu è uscita dal coma, il marito respinge le accuse

    Buone notizie dall’ospedale di Novara, dove è tuttora ricoverata Soukaina El Basri. Siu è uscita dal coma, anche se resta tuttora ricoverata nel reparto di rianimazione. L’influencer Siu è uscita dal coma – Nanopress.itIntanto, nelle prossime ore si terrà l’udienza di convalida del fermo del marito, Jonathan Maldonato, che continua a dichiararsi innocente. L’uomo ha riferito agli inquirenti che la moglie si trovava in un profondo stato di depressione e che abbia tentato il suicidio.L’influencer Siu è uscita dal comaL’influencer Soukaina El Basri, conosciuta da tutti come Siu, è uscita dal coma. La donna, che il 16 maggio scorso è rimasta gravemente ferita, si trova tuttora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Novara. Il sospetto è che il marito, Jonathan Maldonato, sia coinvolto nell’aggressione. Nei giorni scorsi, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Tuttavia, ci sono diverse versioni dei fatti e molte domande ancora senza risposta. La donna ha subito una ferita al torace che ha causato la lacerazione dell’arteria mammaria.  I sospetti sulle violenzeLa coppia sembrava avere una vita familiare serena, come dimostra una foto postata sui social da Maldonato insieme alla moglie e alle loro due figlie, due bambine di 4 e 6 anni. Tuttavia, le testimonianze raccolte dagli investigatori suggeriscono una situazione più complessa. Inizialmente, Maldonato ha dichiarato che la moglie si era ferita da sola urtando contro lo spigolo di un mobile, ma gli inquirenti hanno diversi dubbi su questa versione dei fatti, visto anche il bollettino medico, che parla di una ferita compatibile con l’utilizzo di un oggetto appuntito.Durante le indagini, sono emersi ulteriori indizi che hanno portato all’arresto del marito di Siu. Nel maggio dello scorso anno, la donna lo aveva denunciato per maltrattamenti, salvo poi ritirare la denuncia qualche mese dopo. Maldonato ha riferito agli inquirenti che la moglie si trovava in un profondo stato di depressione e che avrebbe tentato il suicidio. La denuncia per violenze ritirata a dicembre – Nanopress.itUn racconto che, tuttavia, non è suffragato dalle testimonianze degli amici di Siu, secondo i quali la donna sarebbe stata minacciata più volte dal marito di portarle via le figlie. Un’altra amica di Siu, come riferisce Open, ha riferito che l’uomo non voleva che lei sfilasse e spesso le sequestrava il cellulare. Quest’ultima si è detta convinta che l’influencer sia stata aggredita dal marito. Sarà lei adesso a dover chiarire esattamente come sono andate le cose. LEGGI TUTTO

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    Accoltella moglie e figli, poi si arrende: i bambini ancora in gravi condizioni | La moglie voleva lasciarlo

    I fatti si sono registrati nel pomeriggio di giovedì a Cianciana, nell’Agrigentino. Daniele Alba, meccanico di 35 anni, si è trincerato nel silenzio, dopo essersi consegnato alle forze dell’ordine. La moglie dell’uomo è stata sottoposta a un intervento chirurgico ed è fuori pericolo.Ancora gravi le condizioni dei due fratellini accoltellati dal papàSono ancora gravi le condizioni dei due fratellini – un maschietto di 7 e una bimba di 3 anni – ricoverati all’ospedale dei Bambini di Palermo. Nel pomeriggio di giovedì, 23 maggio, i due bambini sono stati accoltellati dal papà, che si è chiuso in casa, in una palazzina di edilizia popolare di piazza Bellini a Cianciana (Agrigento) con i figli e la moglie. La donna, che nella notte ha subito un intervento chirurgico, è tuttora ricoverata all’ospedale di Ribera, ma è fuori pericolo.I piccoli hanno riportato gravi ferite. In particolare, la bambina ha perso molto sangue e ha diverse ferite al volto. Il più grande ha subito due operazioni chirurgiche, una al torace e una seconda al cervello. Nelle prossime ore si procederà a svegliarli, per verificare se abbiano riportato dei danni neurologici. I medici del nosocomio palermitano non si sbilanciano. “La situazione è in evoluzione. Si sta facendo di tutto per salvarli”. Il padre si è trincerato nel silenzioDaniele Alba, 35 anni, di professione meccanico, avrebbe avuto una violenta lite con la moglie, prima di aggredirla insieme ai figli. Pare che la donna gli avesse comunicato di volerlo lasciare. A quel punto l’uomo ha colpito i bambini e la donna con un coltello. Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, ha acconsentito a farli uscire di casa e si è barricato nell’abitazione. Soltanto dopo ore di trattative, si è convinto a consegnarsi alle forze dell’ordine. A quel punto un uomo ha provato a linciarlo, ma è stato fermato dai carabinieri.La moglie voleva lasciarlo – Nanopress.itDa allora si è trincerato nel silenzio. Non ha proferito parola né quando è stato arrestato, né durante la prima notte di carcere passata a Sciacca. Al momento è accusato di triplice tentato omicidio e lesioni gravissime e nelle prossime ore verrà interrogato per la convalida del fermo. Pare che il 35enne fosse già stato segnalato in passato per maltrattamenti in famiglia. LEGGI TUTTO

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    Colpita da un proiettile vagante a Roma, 81enne morta nella notte: caccia al killer

    La vittima era stata centrata da un colpo di pistola mentre era in auto con un’amica ieri pomeriggio alla periferia di Roma.Morta l’anziana colpita da un proiettile vagante – Nanopress.itL’ipotesi di chi indaga è che il colpo non fosse diretto alla donna. La polizia ha trovato cinque bossoli sulla strada in cui è avvenuta la sparatoria. È morta l’anziana colpita da un proiettile vagante a RomaNon ce l’ha fatta la donna di 81 anni che nel pomeriggio di giovedì, 23 maggio, è stata colpita da un proiettile mentre era in auto con un’amica, in via Prenestina, periferia di Roma. La polizia ha trovato cinque bossoli a terra. L’ipotesi è che siano stati esplosi da una stessa pistola e che la vittima non fosse l’obiettivo del killer.Gli agenti stanno dando la caccia a chi si trovava a bordo dell’auto rossa da cui sono stati esplosi i colpi. La vittima, trasferita d’urgenza all’ospedale Umberto I, è deceduta nella notte. LEGGI TUTTO