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    Elezioni regionali Marche, Acquaroli: “Avanti con riforme e rilancio economico”

    “Ringrazio la nostra classe dirigente, del centrodestra marchigiano, che è stata unita e coesa nella sfida di una terra, In questi cinque anni abbiamo iniziato ad affrontare in maniera approfondita, cercando una discontinuità. È stato un lavoro importante”, ha detto Francesco Acquaroli, dopo la riconferma alla presidenza delle Marche (SPECIALE ELEZIONI REGIONALI). “Sono determinato a fare delle Marche una delle regioni piu’ sviluppate d’Europa: l’essere finiti in transizione ci ha colpito molto. Abbiamo una grande tradizione manifatturiera, che dev’essere un settore all’altezza delle sfide. E poi la sanità: abbiamo avviato una riforma per riscostruire la sanità sul territorio. Siamo contenti e fiduciosi che il lavoro possa continuare in maniera significativa”, ha proseguito Acquaroli nel corso della conferenza stampa presso la sede elettorale di Ancona.

    “A chi dedico questa vittoria? A chi ha creduto prima di tutti in me, il presidente Meloni”. “Io sono orgoglioso di essere amico dei Giorgia Meloni Meloni, il lavoro che abbiamo fatto con il governo qua nelle Marche è stato importante, ma è stato importante anche il lavoro sul territorio: il gioco di squadra vince sempre. Il fatto che il governo abbia dato risposte che non erano mai state date non è una colpa addebitabile a noi, evidentemente prima quelle risposte non erano mai state date”, ha detto Francesco Acquaroli, parlando dal suo comitato elettorale con al suo fianco Arianna Meloni, responsabile tesseramento di Fdi e il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami. 
    “Anno complicato, ringrazio i miei cari”
    Dopo “un anno complicato” un ringraziamento “lo voglio fare ai miei cari e ai tanti marchigiani che in questi mesi ci sono stati al fianco. Con il sorriso, con l’aiuto e anche con la pacca sulla spalla per incoraggiarci ad andare avanti”, ha aggiunto.
    “Siamo determinati a far sì che la nostra regione torni, come merita, tra le più sviluppate d’Italia e d’Europa” perché “abbiamo una grande tradizione manifatturiera e vogliamo dare le risposte necessarie affinché questa tradizione possa continuare, restare competitiva e all’altezza delle sfide future”, ha proseguito Acquaroli. “Abbiamo una popolazione che invecchia e molte aree interne. Abbiamo avviato una riforma che sta ricostruendo la sanità sul territorio, uno strumento essenziale, e anche qui daremo ulteriori risposte rispetto a quelle che abbiamo già fornito nei primi cinque anni”.

    Arianna Meloni: “Centrodestra sa governare”

    “I presidenti di centrodestra governano cinque anni e vengono confermati, il centrodestra sa governare”. Le parole di Arianna Meloni durante la conferenza stampa al fianco di Francesco Acquaroli, riconfermato presidente delle Marche. La responsabile della segreteria politica ha chiesto un applauso per il governatore riconfermato per il “grande lavoro che è stato fatto, infaticabile e concreto, in un territorio non facile”. Meloni ha ricordato come Acquaroli sia il secondo presidente espressione di Fratelli d’Italia, dopo Marco Marsilio in Abruzzo, riconfermato per il secondo mandato dopo un “buon governo”. “Non è vero che non abbiamo una classe dirigente – ha sottolineato -. Invece c’è una classe dirigente preparata, che sa governare, con storie di buona amministrazione, di militanza, che quando governa è risolutiva”. Ora “si riparte più determinati che mai: in bocca al lupo a tutti coloro che hanno permesso questa grande vittoria”. LEGGI TUTTO

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    Chi è Francesco Acquaroli, rieletto presidente della Regione Marche

    Francesco Acquaroli è stato rieletto presidente della regione Marche. Il candidato del centrodestra – sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Base popolare dell’ex presidente regionale Gian Mario Spacca, Unione di Centro e le liste civiche “Civici Marche” e “Marchigiani con Acquaroli” – ha sconfitto gli altri cinque candidati: Matteo Ricci (per il centrosinistra), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione), Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Lidia Mangani (Partito comunista italiano) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo) (LO SPECIALE ELEZIONI).

    Chi è Acquaroli

    Nato a Macerata nel 1974, Acquaroli è laureato in Economia e amministrazione dell’impresa. Nel 2010 è eletto consigliere regionale nella lista del Popolo della libertà, partito che abbandona per aderire alla nascita di Fratelli d’Italia. Nel 2014 si candida a sindaco di Potenza Picena e, dopo la vittoria, lascia il seggio a Palazzo Leopardi per dedicarsi al Comune. L’anno successivo si candida alle regionali, sostenuto anche dalla Lega, ma arriva terzo e preferisce conservare la carica di sindaco di Potenza Picena. Nel 2018, un anno prima del termine del mandato, si candida alle elezioni politiche e viene eletto deputato con FdI. Nel 2019 si candida alle elezioni europee, ma non viene eletto. Nel 2020 corre di nuovo per la carica di presidente di Regione e, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, batte Maurizio Mangialardi, ex sindaco di Senigallia del Pd: un risultato schiacciante (49,13% contro il 37,28% del rivale) che permette al centrodestra di strappare al centrosinistra, dopo circa 25 anni, la guida di una Regione storicamente “rossa”. Poi, il 29 settembre 2025, la riconferma alla guida di Palazzo Raffaello. LEGGI TUTTO

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    Elezioni Marche, Ricci: “Si è scelta la continuità, congratulazioni ad Acquaroli”

    “I marchigiani hanno scelto la continuità, il dato è chiaro”. Con queste parole Matteo Ricci, candidato alla presidenza delle Marche per il centrosinistra ha riconosciuto la vittoria del governatore uscente Acquaroli (SPECIALE ELEZIONI REGIONALI). “Ho appena chiamato Acquaroli per congratularmi e fargli l’in bocca la lupo” ha detto Ricci in conferenza stampa sul voto. “Bisogna sperare che i prossimi cinque anni di questa regione siano migliori degli ultimi cinque”. “Spero che il presidente Acquaroli possa fare meglio e portare le Marche fuori dalla palude economica e della sanità. I cittadini hanno sempre ragione, per fortuna c’è la democrazia, penso che ora l’opposizione si debba organizzare al meglio, non sciogliere la alleanza del cambiamento perché si dovrà mettere al servizio del Paese”, ha detto ancora Per poi concludere: “Abbiamo fatto una battaglia controvento, ma non ce l’abbiamo fatta,. Nessun rammarico, solo gratitudine per chi mi ha accompagnato in questo viaggio”. LEGGI TUTTO