- Il 35enne dopo meno di due giorni di reclusione a San Vittore è adesso libero
- La giudice ha ritenuto che la relazione tra i due non fosse dominata esclusivamente da un clima di minacce e intimidazioni
- E’ emerso che la 24enne aveva ritirato la prima denuncia fatta verso di lui, poi avrebbe accettato una borsa di lusso in regalo
Alessandro Basciano è stato rilasciato sabato pomeriggio dal carcere, dove era stato detenuto per meno di due giorni in seguito all’arresto avvenuto giovedì su ordine della giudice Anna Magelli per presunti episodi di stalking ai danni della sua ex compagna, Sophie Codegoni, 24 anni.
L’uomo 35enne era accusato di averla perseguitata, minacciata e picchiata, accuse formalizzate in due diverse querele presentate dalla Codegoni, la prima il 9 dicembre 2023 e la seconda il 14 novembre 2024.
L’avvocato difensore di Basciano, Leonardo D’Erasmo, si è presentato davanti alla giudice Magelli per chiedere la revoca delle misure cautelari, ottenendo un esito favorevole.
Secondo il giudice, i messaggi depositati dall’indagato avrebbero dimostrato elementi tali da rendere “poco credibile che la Codegoni vivesse in costante stato di ansia e di paura”, come riporta Il Corriere della Sera. A rafforzare questa valutazione, sarebbe emerso che la Codegoni aveva ritirato la prima querela fatta contro l’ex compagno.
Un ulteriore elemento che ha pesato nella decisione del giudice riguarda un episodio avvenuto appena tre giorni prima dell’ultima denuncia. Sophie avrebbe accettato in regalo una borsa molto costosa e una lettera da Basciano, facendo poi riferimento, in uno scambio con lui, come riporta sempre il Corsera, a “colpe e responsabilità reciproche”.
Questo episodio, secondo il magistrato, è in contrasto con il quadro di una relazione dominata esclusivamente da un clima di minacce e intimidazioni.
Il quotidiano di Via Solferino sottolinea che la giudice ha comunque riconosciuto che Basciano ha tenuto condotte “connotate da scompostezza verbale e da espressioni irriguardose” nei confronti della Codegoni, ma ha stabilito che non ci siano più ragioni per applicare misure cautelari, nemmeno il divieto di avvicinamento richiesto dalla Procura.
Poche ore prima la Codegoni, che con Basciano ha una figlia di un anno e mezzo, Celine Blue, aveva rotto il silenzio sulla vicenda via social.
In un post aveva scritto: “Non ho potuto fare diversamente. Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante”.
“Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo. Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa, mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo”, aveva aggiunto.
“In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia”, aveva continuato.
“Adesso devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa, un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano”, aveva concluso.
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