- Valeria Bruni Tedeschi lo confida in una lunga intervista a La Stampa
- La 57enne non ne vuole sapere di stare sul set con la 60enne
Valeria Bruni Tedeschi si confida in una lunga intervista a La Stampa. La sorella maggiore di Carla Bruni, da poco 60 anni, spiega perché non dirigerà mai in un film l’ex Première Dame di Francia, modella di fama mondiale. “Sono stata severa e cattiva, l’ho praticamente torturata”, ammette.
L’attrice e regista su Carla rivela: “Non vuole assolutamente che io la diriga. Gliel’ho chiesto varie volte, ma niente, non vuole. Ha lavorato con Woody Allen, ed era bellissima, ma con me mai. Forse perché, durante l’infanzia, le ho sempre dato ordini, sono stata talmente severa e cattiva che non ha più voluto mettersi in situazioni simili”.
“Fino ai 12 anni l’ho praticamente torturata – prosegue Valeria – Se mi chiedeva di stare con me e i miei amici le dicevo di sì, a patto che restasse almeno a venti metri di distanza da noi, e per tutto il giorno continuavo a ripeterglielo. A scuola quando si studiava matematica e si facevano le addizioni, la maestra faceva una domanda e se lei rispondeva bene, cominciavo a prenderla in giro chiamandola ‘Cespuglioni’, che era il nome di una delle sue tante bambole, con i capelli rossi. Da allora Carla ha deciso di non ricevere mai più un ordine che venisse da me. Per me, Carla è stata un po’ una figlia, e io una madre molto intransigente”.
La Bruni Tedeschi non ha ancora finito con quello che è successo con la sorella: “Per due o tre anni, le notti di Natale, in cui restavamo sveglie in attesa dei regali, le facevo lezioni di sesso. Ogni anno mi spingevo un po’ più oltre. Le spiegavo come nascono i bambini, come si dava un bacio… tutto questo mentre aspettavamo Babbo Natale. Era un po’ come se le facessi un racconto a puntate”.
E’ abbastanza raro vederle insieme, se non in occasioni mondane qualche volta. Carla nel 2022 aveva condiviso su Instagram un rarissimo selfie. Nella foto c’è anche la sua terza sorella, Consuelo, classe 1980. “Sono uniche, divertenti, brillanti, radiose, simpatiche, folli, ragionevoli, passionali, creative, sensibili, straordinarie, diverse, bionde. Una è la più grande, l’altra la più giovane, una è figlia di mia madre (Marisa Bruni Tedeschi, ndr) e l’altra di mio padre (Maurizio Remmert, ndr). Ma ogni giorno gioisco della loro esistenza e del nostro prezioso amore. Queste sono le mie due sorelle”, aveva scritto. Il clan Bruni Tedeschi aveva, in realtà, quattro componenti, tre sorelle più un fratello, Virginio, marinaio e fotografo, morto nel 2006 per le conseguenze dovute all’Aids.
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