- La 37enne avrebbe già dato mandato al suo avvocato di presentare un ricorso al Tribunale civile di Roma
- “Lei dice che no, non erano separati in casa da un anno, addirittura da due, come risponde lui nelle chat”
Il racconto del post ‘scandalo’ si accende. Il Corriere della Sera in un articolo svela cosa starebbe accadendo, dopo che i messaggi di lui sul presunto tradimento sono diventati di dominio pubblico, tra la Morales e Bova. Il giornale lancia ipotesi su affido e mantenimento. “Rocìo ha scoperto la relazione clandestina di Raoul dal web con rabbia e segno, non si rivolgono più parola”, scrive.
La spagnola 37enne, legata al 53enne, da cui ha avuto Luna e Alma, 10 e 7 anni, dal 2013, avrebbe già dato mandato al suo avvocato, Antonio Conte, lo stesso di Francesco Totti nella causa di divorzio da Ilary Blasi, di presentare un ricorso al Tribunale civile di Roma per l’affido e il mantenimento delle bimbe.
“Rocío ha scoperto della relazione clandestina di Raoul in tempo reale come migliaia di altri utenti del web”, sottolinea il quotidiano. E aggiunge: “Non ha gradito, tuttavia ne ha preso atto. Con rabbia e sdegno, ovvio, non è mica fatta di legno”.
Il CorSera rivela: “Lei dice che no, non erano separati in casa da un anno, addirittura da due, come risponde lui nelle chat, rimandando al mittente il presunto tentativo di ricatto”. L’attrice, conduttrice e modella avrebbe a cuore, ora, un’unica questione: “L’unica cosa che le sta a cuore è la tutela delle figlie. Ed è per loro che, nelle pagine del ricorso che l’avvocato Contesta ultimando, mette una serie di pesanti puntini sulle ‘i’”.
La Morales dovrebbe smentire che lei e Raoul fossero separati da tempo: “Almeno fino a maggio inoltrato i due — che per scelta non si sono mai sposati — avrebbero condotto una regolare vita di coppia, come marito e moglie. Con gli alti e i bassi di ogni rapporto. Ci sarebbero delle testimonianze dirette a conferma”.
Il giornale precisa: “Vivevano sotto lo stesso tetto. Ora ovviamente non più. Da quando è scoppiato lo scandalo i due comunicavano a monosillabi, giusto per la gestione delle bimbe. Adesso nemmeno quello. Non si rivolgono la parola. Lui sarebbe sparito. Preoccupato più che altro delle possibili ricadute negative sulla sua carriera”.
Nel ricorso confiderebbe che Bova le avrebbe ‘mancato di rispetto’ non in un unico caso, ma pure in “precedenti occasioni”. “Si menzionerebbero dei comportamenti di Bova, di altro tipo. Gravi, che metterebbero in cattiva luce il suo ruolo di genitore. Un tempo lei gli è stata vicina in momenti di difficoltà e per amore lo ha supportato, adesso non intenderebbe più passarci sopra e perdonare. Per questo chiederà l’affido esclusivo delle figlie. Sperando di chiudere al più presto una vicenda che l’ha lasciata indignata e attonita”.
Rocìo desidererebbe chiudere al più presto tutto: “Pretenderà il giusto contributo per il mantenimento delle bambine. L’unica cosa che ancora vuole da lui”.
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