- La Procura di Roma ha aperto un’indagine per tentata estorsione e sequestrato gli smartphone ‘incriminati’
- Secondo il CorrSera l’attore ha denunciato di aver ricevuto un messaggio che sembrava suggerire una richiesta economica
Poco prima che diventassero di dominio pubblico, l’11 luglio scorso avrebbe ricevuto un messaggio che sembrava abbastanza palesemente suggerire una richiesta economica. Raoul Bova ricattato per i messaggi del presunto tradimento a Rocìo Munoz Morales? Spunta una nuova incredibile pista. La Procura di Roma, dopo la denuncia dell’attore, ha aperto un’indagine per tentata estorsione.
Il Corriere della Sera in merito al messaggio che avrebbe ricevuto il 53enne, svela: “Il mittente, con un ‘citofono’ spagnolo, un’utenza che sembra intestata a un prestanome, è il ricattatore dell’attore romano, ora in rotta con la compagna Rocío Morales che dopo la pubblicazione degli audio ha deciso di rivolgersi all’avvocato Antonio Conte. Per l’accusa è un industriale milanese, Federico Monzino, 29 anni, indagato per tentata estorsione”.
Stando al quotidiano “a Monzino viene contestato di aver tentato ‘di costringere l’attore a corrispondere una somma imprecisata, sì da procurarsi l’ingiusto profitto patrimoniale con pari danno per la parte offesa, non riuscendo nel proposito criminoso per cause indipendenti dalla sua volontà’”.
Il giornale fa anche sapere che Bova avrebbe ricevuto almeno una decina di messaggi, a cui non avrebbe mai risposto. “Prima di rivolgersi all’avvocato David Lecci dello studio Tognozzi, Bova si è recato negli uffici della polizia postale di Roma per sporgere denuncia, facendo così scattare l’inchiesta del pm Eliana Dolce prima che il caso scoppiasse”, sottolinea. Al momento sarebbero stati sequestrati gli smartphone della ragazza implicata, di Monzino e di Fabrizio Corona, che ha portato tutto alla luce del sole.
“Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato proprio Monzino, di fronte al silenzio di Bova, a girare a Corona audio e messaggi che confermerebbero la relazione ormai finita” di Raoul con questa giovane, scrive ancora il CorrSera. “E’ stata la ragazza a girare a Monzino i messaggi con l’attore, risalenti a molto tempo prima, senza sapere che sarebbero serviti per un’estorsione? Le sono stati rubati? E, in questo caso, potrebbe essere contestata al pr anche l’accusa di furto e invece di ricettazione a chi ha divulgato i documenti? Oppure ci sono altre persone che hanno fatto da tramite fra i due? E perché? L’analisi dei tabulati potrebbe fornire risposte decisive”, conclude il quotidiano.
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