- Debutta a teatro con Ubi Maior all’Arena di Tor Bella Monaca a Roma insieme alla madre Sabrina Knaflitz
- Il 26enne, cantante e attore, parla anche di nonno Vittorio, morto il 29 giugno del 200, quando aveva solo 2 anni
Dopo la tv arriva il debutto anche a teatro. Leo Gassmann salirà sul palco dell’Arena di Tor Bella Monaca a Roma accanto alla madre, Sabrina Knaflitz: il 26enne e la 56enne reciteranno insieme in Ubi Maior. In una lunga intervista a Il Messaggero il cantante e attore parla delle sue origini e spiega perché il padre Alessandro, 60 anni, ha rimesso la doppia ‘n’ al cognome.
Quando gli si domanda perché a un certo punto al cognome era scomparsa una ‘n’, Leo spiega: “La mamma di Vittorio, cioè la mia bisnonna, decise di togliere una delle due enne a causa delle leggi razziali. Mio padre Alessandro ha voluto reintrodurla perché va molto fiero delle sue origini ebraiche”.
Si sofferma anche sul famosissimo nonno, scomparso il 29 giugno del 2000, quando lui aveva solo 2 anni: “Aver avuto un nonno così importante permette di raccogliere così tanti ricordi di persone che l’hanno conosciuto, magari solo grazie ai suoi film. E poi, lo ritrovo tutti i giorni in mio padre. Non solo per l’aspetto artistico, ma anche per un certo tipo di educazione, un certo modo di stare al mondo, che si tramanda di padre in figlio”.
.Vincitore di Sanremo Giovani, Nastro d’Argento per l’interpretazione di Califano nel film Rai, Leo è molto contento del percorso fatto fin qui. Sul suo privato svela: “Vivo da solo da quando ho 19 anni. Grazie alla musica, ho potuto anticipare quello strappo che con il tempo sarebbe stato più doloroso. Ma siamo legatissimi”. La famiglia per lui rimane un punto focale. Intanto continua a recitare: a novembre uscirà il film Fuori la verità, per lui poi una serie tv, L’invisibile.
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