- L’icona della musica italiana ha ricevuto il riconoscimento a La Statale di Milano
- All’evento con Fazio, Littizzetto e Mahmood ha raccontato anche alcuni aneddoti
Ornella Vanoni ha ricevuto una laurea honoris causa a 90 anni compiuti, un evento celebrato mercoledì 11 giugno all’Università Statale di Milano.
La cantante è diventata dottoressa magistrale ad honorem in musica, culture, media e performance, davanti a un pubblico che includeva volti noti come Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e Mahmood.
Nel suo discorso, Vanoni ha condiviso emozioni e ironia, come solo lei sa fare. “I miei sarebbero impazziti dalla gioia a sapere che io ho una laurea”, ha detto con commozione. Poi ha aggiunto, con la sua consueta schiettezza: “E’ giusto avermela data? Io non ho mai presunzione di me”.
Nonostante una carriera lunga e prestigiosa, Ornella ha raccontato di non essersi mai lasciata travolgere dall’ego, al contrario di molti colleghi. “Mi manca… ci sono degli artisti che hanno degli ego pazzeschi. Io questo ego sono anni che lo aspetto ormai, è tardi”, ha scherzato. “Non ce l’ho mai avuto”, ha voluto chiarire.
Durante la cerimonia, ha ripercorso momenti cruciali della sua vita artistica, come l’incontro con Gino Paoli, che segnò una svolta. “La mia vita è cambiata quando vedendo un ragazzo bruttino che suonava malino, gli ho chiesto: ‘Mi scriveresti una canzone?’. E lui mi ha detto ‘Sì’”, ha raccontato. “Era Paoli. E ha scritto ‘Senza fine’”, ha aggiunto.
Infine, ha reso omaggio a quella che è stata la sua compagna più costante: la musica. “Io sempre alla musica tornavo, mi piaceva molto. La musica è un valore aggiunto alla parola, per me che sono una cantante. E’ un valore importantissimo, è meravigliosa la musica”, ha concluso.
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