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“Attacchi di panico, solitudine, farmaci. Mi sentivo impazzire”: Chiara Nasti in lacrime racconta il suo inferno post parto

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  • L’influencer 27enne in un lungo post confessa il suo calvario oltre le apparenze
  • Svela il lato oscuro della maternità e rompe il silenzio: “Ho toccato il fondo”

Sui social ha sempre mostrato la sua vita meravigliosa prima da sola, poi col marito Mattia Zaccagni e i due figli, Thiago, nato il 16 novembre 2022, e Dea, venuta al mondo il 24 luglio 2024. Chiara Nasti ora va oltre le apparenze e in lacrime racconta il suo inferno post parto. L’influencer 27enne in un lungo post svela il lato oscuro della maternità e rompe il silenzio. Attacchi di panico, solitudine, farmaci. Mi sentivo impazzire. Ho toccato il fondo, confessa.

“Che strana che è la vita. Ti mette alla prova continuamente, queste sono immagini dei miei ultimi anni (mettendo mai in conto di farle girare)”, esordisce. Gli scatti la ritraggono triste e disperata: piange. “Non ho mai avuto la predisposizione per essere una ‘vittima’ o piacere a tutti i costi alla gente, ma ho sempre saputo di avere una grande empatia, a prescindere sopratutto per le cose che ne valessero davvero la pena. Ho avuto sempre un occhio attento per i piccoli gesti e dettagli che mi hanno sempre nutrita in maniera perfetta. E il denaro per me è stata sempre una cosa in più e ben venga se c’è. A un certo punto IL BUIO, prosegue Chiara.

La Nasti continua, parlando del malessere che l’ha ingabbiata: “Nonostante intorno ci fossero persone che mi ricordassero ‘hai una famiglia bellissima’, ‘non ti manca proprio niente’, ma il mio problema sapevo non fosse quello. Probabilmente mi ero persa sicuramente qualcosa, dove poi con un percorso sono riuscita a capire più di quando dovessi capire. C’è sempre da migliorare, e si sa la vita ci mette sempre sfide davanti ce chi sceglie di combatterle e chi si arrende. Io proprio non potevo arrendermi, i bimbi e sola in un altra città. Tutto veloce. Tutto in confusione. E poi c’era la mia rabbia, il mio scoppiare per ogni singola cosa che mi faceva credere di esser matta e infatti sono subentrati i primi attacchi di panico”.

La napoletana confida: C’è chi mi consigliava di prendere psicofarmaci per risolvere immediatamente la cosa. Io l’ho fatto per un mese post parto (Dea) ero sfinita e non dormivo mai…e mi sentivo così sola emotivamente. Il mio corpo chiedeva palesemente supporto, inventavo dolori perché si sa lo stato mentale ti porta anche a dolori fisici. Ero messa davvero male”. 

Poi una luce in fondo al tunnel: “Per fortuna nella mia vita i vari incontri mi hanno portato anche a conoscere persone vere/radicate e, dopo i primi attacchi di panico, ho sentito la persona che sentivo più stabile possibile. Fu così sincera da dirmi: ‘Hai bisogno di ritrovarti con un professionista’. Presi quelle parole con saggezza e sapevo che era la cosa più giusta da fare. E mi attivai, dritta come un treno, perché avevo il bisogno di ritrovarmi a tutti i costi”.

Chiara ora sta meglio: Ci sono riuscita, ma non perdo mai il focus e cerco di essere a tutti i costi la versione migliore di me stessa. Qui ed ora, senza pensare troppo a cosa farò/come sarò o al mio passato. Ma libera e felice di come sono davvero, senza preoccuparmi di cosa possa pensare la gente di me, proprio come facevo quand’ero più piccolina. Ma questa volta con molta più coerenza e consapevolezza”.

“Ho scoperto che con la calma si può conciliare tutto e non è mai facile quando hai dei bambini sopratutto quando non vuoi perderli di vista neanche un attimo (e ti fai un miliardo di colpe perché anche se sei presente non sei proprio vigile) – prosegue la moglie del calciatore – Ma come si suol dire: volere è potere. Vivermi il quotidiano con la calma e serenità non ha prezzo, lì si capisce davvero tanto. Hai tutto più chiaro e ancor di più chi vuoi che faccia parte del tuo viaggio”. 

La Nasti conclude: A oggi non so dove mi porterà questa lezione, ma è tutto una scoperta ed io amo la vita, la mia empatia e tutta la mia energia. Mia mamma dice che sono nata con la camicia, sono curiosa di scoprire cosa mi aspetta, perché credo nulla sia a caso. E vi auguro di rispettarvi, di non farvi troppi problemi sul chi siete davvero. Se siete voi stessi, chi capisce capirà: le anime belle si comprendono. La cattiveria, la rabbia non fanno parte del mio essere e cerchiamo di essere tutti la versione migliore di noi stessi. Possiamo veramente contribuire a far crescere i nostri i bambini nel migliore dei modi se ci vogliamo bene e apprezziamo le cose per quelle che sono davvero. Grata alla vita”.


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