- La 64enne è da tempo legata a Cristiano Di Luzio: “L’amore va bene”
- “La forza della relazione è lo stare insieme divertendosi, è per questo che vuoi tornare a casa la sera”
Rita Rusic è felice con Cristiano Di Luzio. Sulle pagine di Chi la produttrice 64enne parla del fidanzato con 31 anni in meno di lei. Sono una coppia dal dicembre del 2020 e tutto fila liscio, a meraviglia. “Se sei bella in una relazione ti senti più forte – sottolinea – Io e Cristiano sempre sul bordo”.
La Rusic non sa se sia stata giudicata per le sue scelte: “Mah, non lo so, questo pagare sulla mia pelle certe mie scelte, ebbene, penso che nel profondo abbia anche suscitato una certa ammirazione, o quantomeno un po’ di invidia”.
E’ sempre stata una donna libera, per lei la libertà ha il “sapore migliore del mondo”. “E’ chiaro, poi, che una relazione così non è semplice, intendo una relazione asimmetrica: sono stata da entrambe le parti, quando mi sono sposata con Vittorio Cecchi Gori avevo 20 anni e lui 38. Sentivo che non aveva voglia di fare certe cose e io idem. Se una donna, oggi, ha una relazione con un uomo più giovane o ha la forza di viverla alla pari oppure, se tutto è un’angoscia, un’insicurezza, se tutto è sospetto, allora non vivi il bello della relazione. E la forza della relazione è lo stare insieme divertendosi, è per questo che vuoi tornare a casa tutte le sere da quella persona, per la gioia, mica per farti mille problemi”, precisa.
Rita è convinta che la bellezza in tutto questo conti parecchio: “Se sei bella, e lo sai, ti senti più forte. Però a 20 anni è facile. Dopo, fai più fatica”. Con Di Luzio sta bene: “L’amore va bene, perché siamo sempre lì sul bordo, sul ciglio, stiamo bene insieme perché stiamo bene anche da soli. Perché vede, se io stessi male da sola e stessi bene solo con lui, ma lui? Vedo certe catastrofi in giro…”.
E chiarisce: “Noi donne, certe volte, siamo assurde. Metta il caso che due si conoscano, si piacciano, magari passano una notte meravigliosa. Se lei non risponde al telefono, lui è felice per una settimana e ripensa alla magni fica notte che ha passato con lei. Se lui non la chiama, lei si strugge, muore dentro. Fino a quando le donne non saranno libere nelle scelte che fanno, non smetteranno di porsi tutte queste domande, non si concederanno di gioire perché devono pensare a questo e a quello, fino ad allora sarà inutile dire di volere essere libere, non lo sono nella testa, è il ragionamento che fanno che deve cambiare”.
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