- La 56enne è legata al produttore cinematografico 40enne Colombo, fondatore e ad della Adler Entertainment
- “Mi aiutava a massaggiare la crema, dicendomi che ero bella. Mi emoziono ancora a pensarci”
Randi Ingerman ora sta bene, ma un anno e mezzo fa se l’è vista brutta. Ha avuto una crisi epilettica dentro un bagno turco ed è svenuta. Ha riportato ferite gravi. Dopo il trauma delle ustioni si è ripresa e ha trovato l’amore. A Gente racconta come il fidanzato Marco l’ha corteggiata. “Ha cominciato ad accarezzarmi sulle cicatrici”, svela commossa.
“Un anno e mezzo fa sono finita in ospedale per le ustioni: ho avuto una crisi epilettica nel bagno turco, sono svenuta, attaccata al punto bollente da dove esce il vapore, essendo incosciente sono rimasta lì a cuocere. Però dico: meglio il sedere della faccia!”, racconta la 56enne.
“A questo punto della vita non me ne frega niente – prosegue l’ex attrice e modella – Sono rimasta al Niguarda sotto morfina per cinque settimane. Mi hanno fatto tre trapianti di pelle dalla schiena al sedere. Ho festeggiato il compleanno in ospedale, decorando la stanza con scotch colorato. Il mio segreto per sopravvivere è trovare sempre il lato positivo, pure nei momenti difficili. Cerco di comunicarlo con le interviste di Naked”. Parla del suo podcast in cui parla di salute mentale. Lei ha sofferto di depressione. Le crisi epilettiche l’accompagnano da tempo. Ora le cura prendendo solo gocce di marijuana.
Dopo l’incidente nel bagno turco è cambiato tutto. L’ha aiutata la mamma Sandy e un’amica: “Quando sono uscita dall’ospedale ho capito che non potevo più stare a Milano. Avevo bisogno di uno stile di vita più sano e lei mi ha accolto con la sua famiglia qui ad Arona, dove faccio lunghe camminate, mi godo la splendida vista rilassante. L’affetto è una grande cura. Dopo qualche mese con loro ho trovato una casa qui per me. Ho anche ritrovato l’amore con Marco. Da giovane ero piuttosto vivace poi, con la malattia, sono rimasta quattro anni senza rapporti sessuali, ma lui mi ha fatto rinascere nonostante non volessi più farmi toccare da nessuno”.
Il produttore cinematografico 40enne Colombo ha capito come conquistarla: “Con grande pazienza e sensibilità. E’ molto più giovane di me, quasi 17 anni, mi sembravano troppi, però tra noi funziona. Mi ha corteggiata alla vecchia maniera, mi mandava i fiori e ha cominciato ad accarezzarmi proprio sulle cicatrici: mi aiutava a massaggiare la crema, dicendomi che ero bella. Mi emoziono ancora a pensarci. Racconto questi fatti così intimi perché vorrei aiutare chi sta male: invitandoli a chiedere aiuto, non c’è da vergognarsi”.
Si sono conosciuti a una festa a Milano. Randi confida: “Lui è un produttore cinematografico a capo della Adler Entertainment. Pensa: sto con un produttore, ma non faccio più l’attrice. Non potevo più lavorare, come non posso più guidare l’auto, ho l’invalidità. Però guardo a tutto quello che posso fare. Oggi ho una marca di cosmetici e poi Naked, in cui credo molto. Recitare mi manca: magari troverò un piccolo ruolo”.
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