- Alla Mondadori in Piazza Duomo l’ex calciatore 46enne e la giornalista 51enne posano insieme
- Davanti a centinaia di persone parla della sua autobiografia, “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”
Stanno insieme dal 2014, ma non diventati marito e moglie solo lo scorso 28 settembre. Da coppia hanno avuto Leopoldo Mattia, 8 anni. Gigi Buffon arriva con la moglie Ilaria D’Amico alla presentazione del suo libro a Milano, alla Mondadori in Piazza Duomo. L’ex calciatore 46enne e la giornalista 51enne si concedono la prima uscita pubblica dopo le nozze e posano innamorati davanti ai fotografi. Lo sportivo, dirigente della Nazionale, davanti a centinaia di persone parla della sua autobiografia, “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”.
Look total black per entrambi, uniti anche nel colore degli outfit, Gigi e Ilaria sono legatissimi, innamorati più che mai. Lei è fiera dell’uomo che ha accanto, che si racconta senza filtri. Racconta le sfide affrontate, soprattutto in campo. Gigi sul suo lavoro messo nero su bianco dice: “Per me, quella del libro è stata una sfida inedita, ma mi piaceva l’idea e con il grande aiuto del Premio Strega Mario Desiati l’ho portata a casa. Ho intrapreso questa strada un anno fa e ho raccontato in queste pagine esperienze di vita e verità, il perché di certe scelte e come ho reagito in momenti difficili. Penso che il titolo sia una metafora della vita”.
Buffon svela le sensazioni legate al suo ritiro dal campo: “Cosa mi ricordo? Per un uomo di 45 anni, è una consuetudine dire basta e chiudere con lo sport. Oggi posso dire che quella è però realmente la prima morte da affrontare per uno che ha fatto una vita come me. La difficoltà sta poi nel riempire la giornata, visto che per 33 anni avevo fatto lo stesso mestiere e tutto veniva organizzato da altri”.
Il campione del mondo 2006 aggiunge: “All’inizio è stato bellissimo avere tanto tempo libero, quasi una conquista. Poi, un po’ meno e mi sono dato a mille attività“. Chiarisce molto sull’unicità del ruolo del portiere: “Per alcuni aspetti, è un ruolo davvero infame. Ma penso che, con il mio carattere, non avrei potuto fare altro. Sono sfrontato, mi piace rischiare, essere altruista, spendermi per i compagni. C’è una sorta di masochismo in questo senso, perché il portiere è l’unico che in campo difende e non offende. Un aspetto che mi racconta come persona”.
Ilaria lo ascolta rapita. Lui sulle pagine del Corriere della Sera ha parlato della sua famiglia allargata: la D’Amico era già madre di Pietro, lui dalla Seredova, ceca sua coetanea, ha avuto Louis Thomas e David Lee, 16 e 15 anni. “Un tempo non ci credevo. Ora ho capito che sono un arricchimento. A patto di avere generosità e pazienza”, ha detto.
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