Vola il Pd, primo partito in regione. Si rafforza Fdi al secondo posto. Escono ridimensionati M5s e Lega. Una sconfitta che brucia soprattutto per il Carroccio che aveva puntano sul ruolo strategico del generale Vannacci in campagna elettorale per un rilancio sul territorio. Sono questi alcuni dei risultati principali del voto di lista nelle elezioni regionali in Toscana che hanno visto la larga vittoria del governatore uscente Eugenio Giani (Pd).
Delusione M5s
A scrutinio quasi concluso il Pd è primo partito della coalizione e in assoluto. Con il 34,5% i dem sono stabili rispetto alle regionali 2020 (34,7%) ma migliorano il risultato delle politiche 2022 (26,1%). Deludente il risultato del M5s al 4,4%, in calo sia rispetto al 7% delle regionali 2020 che all’11,1% delle scorse politiche. Una parte dell’elettorato Cinquestelle si è astenuto in una tornata elettorale che ha registrato il record negativo di affluenza (47,7%) In Toscana (così come in Calabria e nelle Marche, nonché nelle altre tre regioni al voto a fine novembre) il campo progressista si presentava unito. Ma i Cinquestelle (all’opposizione di Giani nella scorsa legislatura) hanno deciso di appoggiare il governatore uscente dopo una votazione della base degli iscritti, che non ha sedato malumori e distinguo. Non a caso Giuseppe Conte non ha invitato Giani sul palco del M5s per la chiusura della campagna elettorale e lo ha incontrato a Scandicci per un evento di rito – come forma di mediazione – concordato con Schlein dopo un serrato confronto. Bene Avs, intorno al 7% (5,1% nel 2022). E ottima performance di Casa riformista (lista che vede insieme Iv, Più Europa, Psi,e Pri) all’8,8 per cento.
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Male la Lega di Vannacci
Sull’altro fronte, il voto in Toscana ha segnato una sconfitta per la Lega “vannaccizzata”. Il vicesegretario è stato il coordinatore della campagna leghista sul territorio. E ha fatto il bello e cattivo tempo nella composizione delle liste. Imponendo il suo fedelissimo Massimiliano Simoni (potrebbe essere l’unico consigliere regionale eletto per la Lega) nel listino bloccato e scegliendo la maggior parte dei capilista. Ma i risultati sono stati molto al di sotto delle aspettative. La Lega si attesta tra il al 4,4%. Pur non volendo fare con boom del 21,8% delle regionali 2020, si tratta di un risultato al di sotto del 6,6% delle politiche 2022 e anche del 6,2% delle europee 2024. Non solo. La Lega è superata anche da Forza Italia, al 6,2%, in crescita rispetto alle regionali (4,3%) e alle politiche (5,6%). «Se questo è l’effetto Vannacci ci speriamo che prosegua…» ha ironizzato la segretaria del Pd Elly Schlein. Bene Fratelli d’Italia al 26,8%, che raddoppia rispetto al 2020 (13,5%) e migliora rispetto alle politiche (25,9%).
La gestione della campagna elettorale in Toscana da parte di Vannacci non è stata indolore. Alle tensioni con Susanna Ceccardi, ex candidata governatrice, europarlamentare e punto di riferimento sul territorio, si sono aggiunti numerosi addii polemici al partito. Tra questi, prima quello di Ilaria Boggi, consigliera provinciale della Lega. Poi – a distanza di 48 ore – hanno sbattuto la porta il capogruppo comunale di Viareggio, Alessandro Santini e l’ex segretaria viareggina Maria Domenica Pacchini. «E’ stato distrutto un partito per regalare un posto agli amici di Vannacci» ha commentato Alessandro Santini, il capogruppo della Lega al Comune di Viareggio, uscito dal partito per contrasti con il generale.