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”Mi sentivo in un corpo sbagliato”: Juliana Moreira parla in tv dei 4 interventi di chirurgia plastica fatti per stare meglio

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  • La showgirl 43enne ha sempre avuto un seno davvero grande, non le piaceva
  • Inoltre le creava difficoltà nei movimenti e dopo la gravidanza la situazione era diventata insostenibile
  • Così si è rivolta alla chirurgia plastica, ma se tornasse indietro farebbe subito l’intervento risolutivo
  • Ha infatti optato inizialmente per tre interventi meno invasivi che però non sono stati sufficienti

Juliana Moreira ha rivelato di aver fatto ben quattro interventi di chirurgia plastica per ridurre il suo abbondante seno.

La showgirl brasiliana, 43 anni, fin da piccola non amava molto le sue forme abbondanti. Sembra che in Brasile si preferiscano le donne con un seno più minuto.

Ospite de “La Volta Buona” martedì 21 ottobre ha raccontato: Mi sentivo in un corpo sbagliato. Sono sempre stata molto magra, ma con un seno grande. Avevo la quinta”.

Non era solo una questione estetica: “Sono una sportiva, mi piace correre e fare arti marziali. Il seno ingombrante mi causava proprio disagio.

Poi quando è rimasta incinta – ha avuto due figli, Lua Sophie, 14 anni, e Sol Gabriel, 9, insieme al marito Edoardo Stoppa – la situazione è ulteriormente peggiorata.

“In gravidanza scherzo e dico che sono arrivata alla tredicesima. Non potete capire, ha affermato.

Addirittura non riusciva a trovare i reggiseni della sua taglia: “Sono arrivata alla Coppa G, ho dovuto comprare i reggiseni in America, in Italia non c’erano all’epoca. Mi sentivo veramente a disagio. Ho allattato per dieci mesi e la cosa proprio non mi piaceva”.

Era costretta ad avere una postura sbagliata, il reggiseno le “tagliava” sotto. Non ne poteva più. Così è andata dal chirurgo. Ma ci sono voluti ben quattro interventi.

“All’epoca ero molto indecisa se fare la classica T, si taglia l’areola e una fetta di ‘pizza’ sotto al seno, la mastopessi. Avevo paura della cicatrice, perché sono una ragazza di colore e avevo paura del cheloide. Quindi ho deciso di fare solo la parte intorno all’areola. Ma non può andare bene perché possono togliere al massimo 3 centimetri, e non è abbastanza”, ha spiegato.

Così ha ripetuto più volte l’intervento meno invasivo: “Per me era un disagio fisico, non solo una questione estetica. Mi volevo sentire più libera col mio corpo. L’ho fatto una volta, una seconda, evitando di fare troppe cicatrici. Ma alla quarta ho deciso di fare la T, ora sono soddisfatta. Mi sono pentita di non averla fatta la prima volta perché avrei evitato tutti gli altri interventi e avrei risolto subito il problema”.

Juliana fa parte di quella piccola porzione di donne che hanno ghiandole mammarie che continuano a “produrre” con l’avanzare dell’età: “Per il 95% delle donne crescendo, le ghiandole svaniscono. Invece per il 5%, ed è il mio caso, producono ancora di più. Quindi se ingrasso, il seno cresce e questo mi dà molto fastidio”.


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