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Referendum sulla Giustizia, si voterà in due giornate


Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il decreto legge con «disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2026», in base al quale le votazioni sul referendum sulla riforma della giustizia si svolgeranno in due giornate, domenica e lunedì.

Il tentativo con la manovra

La scelta di portare la proposta in Cdm era stata annunciata dal ministro per i Rapporti con il parlamento Luca Ciriani, quando il governo aveva provato a inserirla tra i correttivi alla manovra. Dopo le proteste delle opposizioni, Ciriani ha annunciato che «l’emendamento verrà ritirato ma non c’era nessun nascosto disegno per andare a votare al referendum prima, era semplicemente la norma per consentire di votare anche il lunedì» e in ogni caso «per evitare qualsiasi interpretazione» diversa «il governo farà un decreto che andrà in uno dei prossimi Consigli dei ministri».

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Non si è parlato delle armi all’Ucraina

Non si è parlato, invece, del disegno di legge che sarà sul tavolo del Cdm del 29 dicembre e che prorogherà l’invio delle armi all’Ucraina per il prossimo anno. Nel testo, non ci sarà alcun riferimento, come del resto anche nelle altre occasioni, sul dettaglio delle armi che verranno fornite. «Ma c’è – spiega una fonte parlamentare della Lega all’Agi – l’accordo sul fatto che non ci saranno armi a lungo raggio».

Ok alla legge delega in materia di politiche per i giovani e il Servizio civile universale

È arrivato il via libera al disegno di legge delega in materia di politiche per i giovani e il Servizio civile universale, promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. In particolare, per le politiche giovanili, si delega il governo ad adottare entro sei mesi uno o più decreti legislativi riguardanti la semplificazione, il riordino e il coordinamento delle politiche per i giovani al fine di ottimizzare l’efficacia degli interventi, evitando sovrapposizioni o duplicazioni, nel rispetto delle attuali competenze istituzionali e nell’ambito delle politiche previste dall’Unione europea, favorendo la partecipazione attiva dei giovani nei processi decisionali e nelle scelte politiche che li riguardano.

La delega sul Servizio civile universale consentirà, invece, di semplificare le procedure amministrative legate alla progettazione e all’iscrizione all’albo degli Enti di Servizio civile universale, di potenziare il sistema di monitoraggio dei progetti e delle risorse impiegate, oltre che a riconoscere e valorizzare le competenze acquisite dagli operatori volontari.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml

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